UN REGALO DAVVERO SPECIALE…
“E
con questo il caso è definitivamente chiuso!”.
Kate
Beckett sistemò gli ultimi incartamenti nella scatola destinata all’archivio e
rivolse lo sguardo verso il suo amato scrittore. Rick aveva deciso, nonostante
si fosse fatto tardi, di tornare a casa con lei quella sera, e l’attendeva
pazientemente seduto sulla sua storica sedia, smanettando con cellulare.
Abbozzò
un sorriso dolce a quella visione e si perse per qualche istante ad ammirarlo,
ma dovette ben presto far sparire quell’aria sognante dal suo viso poiché,
purtroppo, erano al distretto e, in quel luogo, dovevano ancora far finta di
essere solo colleghi.
Doveva
ammetterlo a se stessa: ogni giorno diventava sempre più difficile. Si
ritrovava a toccarlo senza più alcuna paura quando meno se lo aspettava, e
qualche volta le era addirittura scappata una carezza dalla quale Castle si era
ritratto con molta tristezza, visto che non potevano rischiare di essere
scoperti. Se la Gates ne fosse stata a conoscenza, di certo non avrebbe capito
e non avrebbe più permesso loro di lavorare insieme.
Meno
male che si rifacevano una volta usciti di lì e raggiunta casa potevano dare
sfogo al loro amore come una qualunque coppia di fidanzati.
“Kate
che fai? Sogni ad occhi aperti?”. La voce di Rick la riportò alla realtà.
“Sì,
scusa mi ero incantata. Ho quasi finito, devo ancora consegnare queste poche
scartoffie e potremo andarcene”.
“Non
vedo l’ora. Mi sembra di essere agli arresti domiciliari. Non siamo usciti di
qui dentro per l’intera giornata, mi sono decisamente annoiato!” sbuffò lo
scrittore.
“Lo
so, lo so. Ma non preoccuparti, farò in modo di farmi perdonare più tardi..”
disse Kate avvicinandosi a lui col viso.
Lo
stesso fece Rick e si ritrovarono a pochi centimetri l’uno dall’altra
perdendosi l’uno negli occhi dell’altro.
“Quindi
mi devo considerare tuo ospite questa sera?”.
“Solo
se lo vuoi” disse Kate strizzando l’occhio.
Rick
si fece serio: “Sai che ho una voglia matta di baciarti?”.
Kate
diventò rossa, quell’uomo e la sua dolcezza disarmante riuscivano ancora a
metterla in imbarazzo. Attenta a non farsi notare gli accarezzò un braccio.
“A
chi lo dici.. Senti non perdiamo un minuto di più. Vado in archivio e ritorno
immediatamente. Dopo sarò tutta tua! Non ti lascerò scappare stanotte”.
“E’
la migliore minaccia che io abbia mai ricevuto detective” disse l’uomo
sorridendole, mentre Kate si alzava dalla sedia e, dopo avergli regalato un
ultimo sorriso, sparì lungo il corridoio con la scatola nelle mani.
Castle
la seguì con lo sguardo finchè la vista glielo permise. Ancora non poteva del
tutto credere che quella magnifica donna gli avesse donato il suo cuore, lo
considerava ancora un sogno ad occhi aperti. Ma quando erano soli e non si
dovevano nascondere, percepiva davvero quanto i loro sentimenti fossero reali, veri
e forti.
Non
era mai stato innamorato in quel modo prima di allora e si sentiva come
catapultato in un’altra dimensione.
L’indomani
sarebbe stato San Valentino, la festa di tutti gli innamorati, e lui voleva
regalarle una giornata decisamente speciale, omicidi permettendo. Non avrebbe
potuto portarla a cena fuori in qualche bel locale di lusso senza scatenare i
paparazzi, dopotutto lui era sempre il famoso Richard Castle e non voleva
ancora gettarla nel ciclone di un fantomatico tormentone mediatico.
Si
stava spremendo le meningi da quella mattina e, mentre Kate compilava
quell’enorme quantitativo di rapporti, lui aveva girovagato su internet alla
ricerca di un’idea illuminante con poco successo.
Non
sapeva nemmeno se Kate avrebbe gradito una sorpresa, se avesse mai festeggiato
veramente. Quando usciva con Josh, aveva preferito trascorrere l’intera
giornata con lui per risolvere l’omicidio della moglie del suo amico Daniel
piuttosto di festeggiare, ma erano cambiate molte cose da allora.
Specialmente
lei era cambiata: una decisa razione di coccole e di amore se la meritava
decisamente.
Ma
cosa?
Non
poteva credere che nonostante tutta la fantasia che possedeva non riuscisse ad
elaborare un programma decente per lei!
“Signor
Castle, è ancora qui?”.
Una
voce squillante dietro di lui lo fece sobbalzare. Si voltò e vide il capitano
Gates ferma davanti alla porta del suo ufficio, con le mani appoggiate sui
fianchi: “Crede che questo distretto sia diventato un albergo? È stato
sfrattato da casa sua?”.
“No
capitano, anche se mia figlia ci sta provando. Sa vuole dare una festa speciale
per San Valentino, ma io non sono molto d’accordo. In fondo è casa mia e credo
d’averne ancora il monopolio assoluto..”
La
Gates lo fermò: “Non mi interessa un fico secco della sua vita signor Castle,
ma non ha ancora risposto alla mia domanda. Cosa ci fa ancora qui? È quasi
notte e l’accordo col suo amico sindaco non prevede il pernottamento!”.
Quella
donna sapeva essere proprio odiosa quando ci si metteva, ma non poteva raccontarle
la verità, così optò per raccontargliene solo una minima parte: “Sto aspettando
il detective Beckett che deve riaccompagnarmi a casa. Sa ho la macchina
rotta..”.
Castle
sperò con tutto il suo cuore che la sua bugia reggesse, sul momento non aveva
saputo inventarsi nulla di meglio.
La
Gates lo guardò torva: “Sa che è veramente poco galante da parte sua? Poteva
prendersi la metro. Il detective Beckett ha avuto una giornata impegnativa, se
fosse stanca e non ne avesse voglia? Mi meraviglio di lei, insomma..”.
Rick
alzò gli occhi al cielo, ma da quando si preoccupava così per Kate? Oddio, non
l’avrebbe retta un minuto di più! Nonostante ciò il capitano continuava a
parlare ininterrottamente.
“..
Non è un comportamento da uomo, se ne rende conto? Spero almeno che abbia
pensato a un regalo di San Valentino coi fiocchi, perché per sopportarla ce ne
vuole. Allora cosa le regala? Spero non un libro..”.
Castle
senza pensare rispose: “Dice di no? E io che l’avevo considerata come
un’opzione carina. A Kate piace tanto leggere…”.
Improvvisamente
le parole gli si gelarono in gola e un brivido l’attraversò per tutta la
schiena. Cosa aveva fatto? Si era tradito come un bambino. Kate lo avrebbe
ucciso, anzi si sarebbe ucciso da solo se solo avesse potuto. Si era scoperto..
Decise
allora di cercare di sdrammatizzare: “Non intendevo quello capitano, non si
faccia strani pensieri.. Io e Beckett insieme per San Valentino? Ma non diciamo
fesserie..”.
Non
era mai stato in imbarazzo così tanto in tutta la sua vita, ma quando si voltò
e vide la Gates ridacchiare sotto i baffi, capì di essere veramente un
imbecille patentato. Era caduto nel suo tranello con tutte le scarpe!
“Avanti
signor Castle! Qui anche i muri hanno le orecchie e non solo.. hanno anche
occhi. Dovete smetterla di tenervi per mano appena facciamo finta di girare l’angolo.
Davvero si credeva che questa vostra love story, chiamiamola così, fosse un
gran segreto?”.
“Non
lo era?” chiese l’uomo arricciando un po’ il naso.
“Decisamente
no!” concluse la donna con fare sicuro. Prese la sedia di Kate e si sedette
proprio di fronte a lui.
“Ora
parliamo di cose serie. Allora vuole dirmi cosa pensa di regalarle?”.
Castle
non aveva scelta, doveva stare al gioco! Non poteva credere di stare facendo
quel genere di conversazione proprio con Victoria Gates. Era incredibile..
“Lei
quindi scarta a priori l’idea del libro? Pensavo a qualche prima edizione
speciale, un romanzo significativo per lei..”.
“Per
cortesia signor Castle! Ma si sente quando parla? È come se Kate le regalasse
un paio di manette della marca migliore. Non faccia quella faccia, so benissimo
che in un certo contesto potrebbero anche esservi utili, ma non credo che voi
ne abbiate bisogno. La fantasia non vi manca ad entrambi ..”
“Effettivamente
ci stringiamo la mano molto spesso..”
“Scusi?”
“No,
niente lasci perdere”.
“Bene
come le stavo dicendo, deve pensare a qualcosa di veramente speciale. Solo per
voi due..”.
“Beh
lei da donna cosa mi suggerisce?”.
“Elimini
i cioccolatini, fanno venire i brufoli e ingrassano e anche i palloncini a
forma di cuore, non siete al circo..”
“Come
niente palloncini? Neanche uno? Un mega cuscino gigante con scritto “I love
you”? Non va bene neanche quello?”.
“Ma
non deve essere megalomane! Non faccia parlare un oggetto, glielo dica lei che la
ama! I fiori, invece, sono sempre bene accetti, vada sulle rose rosse.
Qualunque donna impazzisce per le rose rosse! Ma non le invada tutta casa,
altrimenti crederà di essere da un fiorista!”.
Rick
prese un foglio e una penna dalla scrivania di Kate:“Aspetti, aspetti che
prendo appunti. No palloncini e cioccolatini. Sì fiori, rose rosse. Poche…
Sento già Kate lamentarsi di quanto io sia taccagno, ma non importa. Continui,
questa conversazione si sta rivelando molto utile.. Quindi in sostanza, cosa mi
suggerisce di comprare?”.
“Io
le sto solo dicendo cosa non deve fare, ciò che vuole donare alla sua bella lo
può decidere solo lei. Lei conosce Kate meglio di qualunque altro. Pensi bene a
ciò che la sua fidanzata desidera veramente e vedrà che una delle sue idee
geniali non tarderà ad arrivare”.
Castle
aggrottò la fronte attonito: “Ma come? Sul più bello mi lascia a bocca
asciutta? Ora che ha distrutto tutte le mie certezze necessito di un
consiglio..”.
La
Gates alzò gli occhi al cielo: “E cosa ho appena fatto? Indirizzandola sulla
strada giusta le ho impedito di fare un errore grossolano per il vostro primo
San Valentino. Si faccia solo una domanda: c’è qualcosa che Kate desidera più di
tutto? So che non mi deluderà, in fondo, anche se io e lei abbiamo avuto dei
leggeri battibecchi in passato, so che è un uomo piuttosto brillante se si
applica. Ora devo proprio andare, si sta facendo tardi. Oh santo cielo è quasi
mezzanotte.. scappo, buonanotte signor Castle. Mi saluti il detective Beckett e
le dica che domani ha il giorno libero. Ci penseranno o Esposito o Carposwi a
coprire il suo turno” e si eclissò nell’ascensore.
Castle
restò per qualche secondo inebetito, le aveva lasciato il giorno libero, cosa
stava a significare? Sicuramente era un messaggio implicito per lui..
Improvvisamente
sul suo viso nacque un dolce sorriso, aveva capito.. Sapeva precisamente cosa
fare.
Prese
velocemente il cellulare ed inoltrò una chiamata, tanto che quando Kate ritornò
dall’archivio lo trovò ancora al telefono. Lo guardò stupita, con chi poteva
essere a quell’ora al telefono?
“Rick
qualcosa non va?”.
L’uomo
le sorrise: “In parte. Era Alexis. Mi ha occupato casa col suo nuovo fidanzato.
Sono stato ufficialmente sfrattato..”.
Kate
si avvicinò e gli sussurrò all’orecchio: “Meglio, così posso darti ospitalità
io ufficialmente.. Sai ho un letto molto comodo a casa mia”.
“Credo
proprio di ricordarmelo! Avanti andiamo?”.
Kate
annuì, raccolse la sua giacca ed uscì dal distretto in compagnia di Castle. Si
mise al volante della sua auto e ben presto si ritrovarono nell’appartamento
della donna.
Non
appena ebbe chiuso la porta alle loro spalle, Kate lo attirò a sé e lo baciò
con passione.
“Era
tutto il giorno che desideravo farlo!”.
“A
chi lo dici! Stavo per avere una crisi d’astinenza” rispose Castle guardandola
negli occhi, mentre le sue mani scendevano lentamente verso il lato B della sua
fidanzata.
“Beh
perché non raggiungiamo la camera da letto? Stanotte ti fermi a dormire qui”
sentenziò felice la giovane donna.
Rick
si limitò a sorridere.
In
quel preciso istante il campanello di casa Beckett suonò.
Kate
era molto perplessa, chi poteva essere a quell’ora? Stava per avvicinarsi alla
porta, quando Castle la superò e disse: “Tranquilla, apro io! È per me”.
“Come
è per te?”.
Castle
non l’ascoltò neanche e, aperta la porta, si sistemò in modo che la sua mole
impedisse alla fidanzata di vedere chi si trovava sul pianerottolo.
“Chiudi
gli occhi, sennò non posso girarmi!”
“Castle
dai, sai che non amo le sorprese. Fammi vedere cosa hai dietro la schiena!”
“No,
no. Chiudi gli occhi. Fammi contento, ti prometto che non sarà nulla d’imbarazzante”.
La
donna decise di accontentarlo, in fin dei conti non c’era nulla di male. Non
riusciva a vedere nulla, ma lo sentì avvicinarsi a lei e un dolcissimo profumo
le inebriò il naso. Sul suo bel viso non poté non nascere un sorriso.
“Ora
puoi guardare!”.
Kate
ubbidì e si ritrovò davanti agli occhi un piccolo mazzo di 8 rose rosse.
“Queste
sono per te, una per ogni mese della nostra storia. Buon San Valentino, amore
mio”.
Il
cuore della giovane donna aveva sussultato immediatamente ed istintivamente
infilò il naso tra i fiori per poterne assaporare meglio il profumo. Erano
davvero bellissime!
“Grazie
Castle, sono meravigliose! Sei un po’ in anticipo, però. San Valentino è
domani”.
“Mi
dispiace doverti contraddire amore, ma tecnicamente la mezzanotte è già
passata, quindi domani è già arrivato”.
Kate
rise: “Ok, mi hai messo al tappeto scrittore. Sei un uomo troppo romantico, io
non sarò mai alla tua altezza. A volte credo di non meritarti, ma ti amo troppo
per lasciarti andare!”.
Rick
l’accarezzò: “E pensa che mi sono contenuto! Avrei potuto ingaggiare un
elicottero e farti scrivere in cielo “I love you Kate”, ma avrei rischiato una
pallottola vero?”.
“Decisamente!”.
L’uomo
rise di gusto: “Ah ah lo sapevo! Però, aspetta, il mio regalo non è mica
finito! Quella era solo un assaggino, la parte migliore arriva adesso”.
Indietreggiò
di qualche passo all’indietro ed estrasse dalle tasche del cappotto i loro due
cellulari.
“Hei,
come mai hai il mio telefono? Era nella tasca dei miei pantaloni” chiese Kate
sorpresa.
“Diciamo
che mentre ti abbracciavo poco fa è caduto casualmente addosso a me! Dai non
fare quella faccia, è stato un furtarello a fin di bene!” disse mentre con
un’abile mossa spegneva entrambi gli apparecchi lasciando la giovane donna a
bocca aperta.
“Bene,
ora hai ricevuto il tuo regalo in toto”.
Kate
lo fissava ancora con aria stupita, non aveva capito del tutto quello che stava
accadendo: “Rick scusa, ma in che modo io potrei trarre beneficio dal fatto
d’aver spento due telefoni?”.
Rick
le tolse i fiori dalle mani e dopo averli posati sul tavolino, l’abbracciò
stringendole la schiena, le donò un piccolo bacio e le disse: “La nostra
relazione non è ancora di dominio pubblico, siamo ancora nella fase clandestina
agli occhi del mondo. Giusto? Non riusciamo mai a stare veramente da soli per
un periodo di tempo troppo lungo, senza che qualcuno ci cerchi o il distretto
ti richiami al lavoro. Perfino quando ci siamo concessi una vacanza negli
Hamptons un omicidio ha guastato i nostri piani. Oggi però, il tuo più grande
desiderio sarà esaudito”.
“Il
mio più grande desiderio?”.
“Beh
sì, ricordi cosa hai risposto quando ti ho chiesto cosa volessi quella lontana
notte di giugno quando ti sei presentata a casa mia, dopo il nostro furioso
litigio, bagnata fradicia per il temporale?”.
Kate
lo accarezzò dolcemente: “Come posso dimenticarlo? “I just want you”. Te,
volevo soltanto te! E ti ho avuto completamente nella maniera più dolce che
avessi mai potuto immaginare”.
“Mai
come davvero avremmo voluto. Ma oggi la musica cambierà: per 24 ore precise
potremo dimenticarci del mondo. Lo lasceremo fuori da noi, ci saremo solo tu ed
io. Gli omicidi, gli editori, una mamma attrice, una figlia adolescente, un
padre lontano, gli amici e i colleghi per un giorno non esisteranno. Ci saranno
solo Rick, Kate ed il loro amore”.
La
giovane donna appoggiò la testa nell’incavo della sua spalla e sussurrò:
“Nessuno aveva mai fatto una cosa così romantica per me. Non sono mai stata più
felice”.
“Quindi
non sei rimasta delusa?”.
“Assolutamente
no! Quindi qual è il programma per questo San Valentino? Cosa vuoi fare?”.
“Qualunque
cosa tu voglia! Per prima cosa, però, voglio dirti una cosa molto importante.
Lo sai che ti amo da morire Kate Beckett? Farei qualunque cosa per te e non sto
scherzando. Ormai non potrei più fare a meno di te!”.
“
Lo so Rick. Me lo hai dimostrato moltissime volte! Ti amo anch’io, non sai
quanto”. Lo strinse a se ancor di più e lui la prese in braccio con un rapido
gesto e la fece volteggiare per la sala.
Kate
non protestò e lo lasciò fare. Con lui si sentiva al sicuro qualunque cosa
sarebbe successa nella sua vita, ma per qualche ora poteva non pensarci. Doveva
trascorrere il momento più indimenticabile della sua esistenza e non voleva
rovinarlo con cattivi pensieri. Spense la mente e lasciò che fosse solo
esclusivamente il suo cuore a guidarla.
Rick
aveva ragione, quello era il giorno degli innamorati.
E
loro due lo erano immensamente.
Il
suo regalo poteva essere non convenzionale, ma in fondo è quello che ogni donna
vuole: il suo uomo, il suo unico amore.
Di
certo era quello che voleva lei.
Non
avrebbe potuto chiedere di meglio!
Angolo
mio!
Eccoci
qua! Visto Dile, l’ho scritta! La nostra idea pazza di quella sera è diventata realtà.
Spero sia riuscita bene!
Che
ne dite, vi piace il regalo per Kate?
Un
bacione a tutte!!!