ESSERE ME STESSO
Chi sono io?
Un uomo, forse.
Ma un uomo è libero, non è incatenato ad una maledizione legata ad un colore.
Sono un cavaliere, allora.
Proteggo e venero il mio signore, obbedisco ad ogni suo volere, gioisco nel vedere crescere la sua gloria, il suo prestigio.
Ma un cavaliere non manca ai suoi doveri, non delude il suo padrone, nemmeno una volta morto.
Cosa sono, dunque?
Un fantasma?
Un demone?
Un condannato?
Il mio solitario occhio osserva la mia nuova padroncina, addormentata.
“Xerxes-niisan...” borbotta Sharon, stringendo a sé la sua bambola.
Le carezzo i capelli.
“Per te sola, sarò un fratello.”
ANGOLO DELL’AUTRICE:
Ebbene sì, signori e signore: sono ancora io!
Non ci credo, due drabble a pochi minuti di distanza l’una dall’altra. Faccio paura.
(Sai che sforzo! NdTutti)
Ehm, ehm... tutto ruota attorno a Break e ai suoi dubbi. Mi piace pensare che egli si fosse soffermato a pensare a se stesso e alla sua vita per molto tempo, una volta uscito dall’Abisso e che, in uno di quei momenti, avesse trovato la forza di andare avanti grazie ad una bambina: Sharon.
Non credo ci sia altro da dire, se non: grazie per aver letto!
Moni =)