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Autore: _Mezzosangue_    12/02/2013    2 recensioni
[Finale 3 stagione] Klaus è vivo, l'incantesimo di Bonnie non ha funzionato.
Cosa succederà adesso a Elena?
Klaus è deciso a portala con se via da Mystic Falls ma, la proposta di Caroline lascerà tutti senza fiato.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12

 
-Mi spieghi come ci seri riuscito?- Gli domandò Elena, fissando il legno bianco nella mano del vampiro.
-Devi ringraziare Matt- le rispose Stefan.
-Il nostro quaterback ha fregato barbie Klaus, detesto ammetterlo ma, ha fatto un buon lavoro- lo elogiò Damon , cosa che sorprese molto il resto dei suoi compagni.
-E com'è che il paletto ce l'aveva lei?- s'intromise Caroline che, appena arrivata, non capiva del tutto cosa avevano in mente i suoi amici.
-Stava per metterlo in un posto sicuro, ordini del fratello credo.
-E Matt glielo ha rubato di sua spontanea volontà?- domandò dubbiosa la bionda.
-Con una piccola spinta- aggiunse Damon con un mezzo sorriso.
-Avete costretto Matt ad andare a letto con quella pazza originaria?!
-Caroline...- iniziò Elena, ma Damon la interruppe.
-Come se non gli fosse piaciuto!- sbottò - Credimi, per esperienza personale, posso dirti che a letto è una vera bom...-
-Damon!- lo chiamò Elena.
-Che c'è? Dicevo solo che magari non gli è dispiaciuto tanto quanto pensate voi.
-Okay, basta parlarne- dichiarò Stefan - La cosa importante è che adesso abbiamo un arma contro di loro e...-
-Dalla a me-
 
 
Caroline era a casa da sola quella sera; come tutte le altre sere del resto. Dopo il funerale di sua madre, Elena le aveva offerto di ospitarla a casa sua ma lei aveva rifiutato. Non perché non apprezzasse che la sua amica tenesse a lei ma perché in quel momento non volevo nessuno intorno; voleva restare  nella sua casa, dove avrebbe potuto ricordare sua madre in ogni angolo. Non riusciva a capire perché non fosse già sul pavimento, in mille pezzi, con le sue lacrime che inondavano il pavimento.
La verità, era che aveva già pianto tutta l'acqua che aveva in corpo e, ora in lei c'era questo fuoco rosso che bruciava; questo odio soffocante e, la consapevolezza di aver perso tutto.
Prima o poi mi passerà, si disse, e ci credeva davvero. Quante volte aveva creduto di non farcela? Ormai aveva perso il conto, ma era sempre riemersa in superficie; questa volta era solo più difficile, ma ce l'avrebbe fatta.
Doveva soltanto uccidere Klaus.
Ricordava perfettamente quel giorno.
Quello in cui ,si era concessa a lui senza logica o restrizione.
In quel momento, mentre lui la teneva stretta e l'amava con ogni parte di se stesso, Caroline credeva di essere nel giusto; di aver dimenticato tutte le cose orribile che aveva fatto;
Lui mi ama. Perché sarei qui se non lo amassi anche io?Aveva pensato.
Era sempre stata convinta che se una persona è capace di amare, può essere salvata.
Non si era mai sbagliata tanto.
Klaus non poteva essere salvato, poteva solo causare morte e dolore.
Se mi amasse davvero, non lo avrebbe fatto, pensò la vampira mentre si lasciava cadere sul divano.
Stava per accendere la tv sperando di distrarsi, quando sentì bussare il campanello.
Riluttante si alzò e aprì la porta.
-Tyler- disse, sorpresa.
-Posso entrare?- Erano due giorni che non si vedevano ne sentivano, dal funerale della madre.         
-Veramente stavo per andare a dormire... quindi, magari sarà per un altra volta- gli rispose lei, cercando di sviarlo. Ce l'aveva ancora con lui e non voleva averlo vicino; almeno per un pò.
-Caroline, ti prego. Parla con me- la implorò lui; dai suoi occhi la ragazza comprese quanto si sentiva in colpa ma, la realtà non cambiava quello che era successo.
-Cosa vuoi che ti dica?- le disse lei, cercando di reprimere la rabbia.
-Che ce l'hai con me. Che mi odi, e che vorresti che quel giorno ti avessi ascoltato- disse lui, avvicinandosi alla ragazza - So che le mie scuse non servono  ma, tu sai. Sai che non avrei mai voluto questo. Quello che volevo eri tu. Volevo distruggere quel figlio di puttana che mi aveva rubato la persona che amo di più al mondo- Il ragazzo le si avvicinò fino a prenderle le mani fissandola negli occhi.
-Non mi importa se ti ha costretta ad andare a letto con lui, la pagherà anche per questo e per tutto quello che ci ha fatto- Caroline abbassò lo sguardo; sapeva che si sarebbe fatto un idea sbagliata. Come poteva spiegarglielo?
- Ti sbagli- disse - Lui non mi ha costretta-
Improvvisamente, Tyler si irrigidì, lasciò le mani della ragazza e le si allontanò di un paio di passi.
- Come sarebbe a dire?- domandò incredulo - Non ti ha soggiogata?-
-No- rispose lei abbassando gli occhi. Non le era sembrato cosi orribile fino ad ora.
-Non ci posso credere. Sei andata a letto con Klaus! Che ti è saltato in mente?-
-Ascolta, non so perché io l'abbia fatto...- Cominciava a sentirsi un po' agitata. Il ragazzo fece un altro passo indietro
-Credevo che mi amassi- disse - io mi consumavo ogni giorno cercando un modo di liberarti e tu? Te la spassavi con l'uomo che ha rovinato le nostre vite!- Tyler sbraitava incontrollato. Colpì con un calcio il vaso di fiori all'ingresso frantumandolo in mille pezzi.
-Lui ha ucciso tua madre!-
Ora basta, era troppo.
-Lei è morta per colpa tua!- Il secondo dopo si era già pentita di averlo detto.
Tyler ammutolì sotto l'accusa.
- Allora è cosi che la pensi?- disse . I suoi occhi erano bui come il mare.
- Mi dispiace, non avrei dovuto...-
-Non so che cosa ti abbia fatto, ma questa non sei tu. La Caroline che conosco io non avrebbe mai amato un mostro.-
-Ma io non o am...- ma si bloccò. Non sapeva se stesse per dire una bugia o la verità.
-Non ti riconosco piu- disse lui.
-Tyler, io sono confusa adesso. Ho fatto uno sbaglio che non ricapiterà ma... non sono sicura di poterti amare di nuovo come prima...-
-Lascia perdere le scuse. Non voglio sentire nient'altro- detto questo si voltò e si allontanò lasciando la ragazza alla porta.
Potrei sentirmi peggio?
Si sentiva schiacciata dalla sua stessa vita, quindi no, decise che non poteva andarle peggio.
Quanto si sbagliava.
Era appena salita in camera, quando qualcuno bussò di nuovo alla porta. Sembrava molto impaziente perché il campanello cominciò a suonare all'infinito.
-Tyler, credevo che...- ma non era Tyler. -Che cavolo ci fai qui?


*CONTINUA*



*angoletto autrice*
Ciao!! 
Scusate.
So di essere molto in ritardo e so che magari volete picchiarmi. In mia difesa dico che è tutta colpa della scuola. Appena ho avuto un pò di tempo ho scritto qualcosa, per adesso è solo questa ma domani o dopodomani posto il resto, anche perché non voglio lasciarvi col fiato sospeso.
Spero comunque di poter leggere qualche vostro commento, perché li amo, davvero. Siete tutti fantastici e vi ringrazio tantissimo! :)
A presto.
  
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