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Autore: jisbonsoundoflove    12/02/2013    4 recensioni
in una fredda giornata invernale jane e lisbon riescono a diventare una cosa sola...finalemente
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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era una fredda e piovosa giornata d'inverno.....

-brrrr che freddo,ma si può sapere quando il tecnico arriva a riparare l'impianto di riscaldamento?si gela qui -
borbottò Lisbon
Jane sul divano in pelle seduto intento a sorseggiare quella tazza di tè fumante che contemporaneamente gli riscaldava anche le mani intorpidite dal freddo,la fissava e abbozzava un sorriso,ciò che lo faceva ridere era il modo di muoversi di Lisbon;teresa cercava di riscaldarsi facendo avanti e indietro per il bullpen,alitava all'interno delle sue mani in modo da poterle riscaldare,nel suo viso chiaro come la porcellana spiccavano il naso arrossato dal freddo e il rosa acceso delle sue gote,gli occhi sembravano ancora più verdi, già a lui piaceva paragonarli allo smeraldo;
-Jane si può sapere cos'hai da guardare?chiese Lisbon dopo aver notato che Jane la stava fissando già da un pò
-hmmm niente di che mia cara Lisbon
e le sorrise dolcemente,Teresa lo guardò in cagnesco
-mah,mi guarda e sorride da 3 ore e poi mi dice che non ha niente....meglio lasciarlo perdere,ho già abbastanza cose a cui pensare
e si diresse verso il suo ufficio.......era quasi arrivata e tornò subito indietro nel bullpen
-ah Rigsby,quando arriva il tecnico per favore mandalo anche nel mio ufficio....
tornò nel suo ufficio e continuava a borbottare tra sè
-sembra di stare in un congelatore,ora so cosa provano i pinguini in Siberia,accidenti ho sempre odiato l'inverno

**** 1 ora più tardi*****
bussarono alla porta dell'ufficio di lisbon,
-avanti
-salve,sono il tecnico sono venuto a ripararle l'impianto di riscaldamento
era un uomo sulla trentina,alto circa 1,80 la carnagione scura i capelli corvini,non troppo corti,il suo taglio degli occhi ricordava i tratti somatici degli asiatici,aveva dei bei lineamenti,la barba appena spuntata e faceva un buon odore....
-salve io sono teresa lisbon questo è l'impianto da riparare
-piacere io sono matthew cameron,mi metto subito al lavoro
-ok io ritorno nelle mie scartoffie,
lisbon si girò ancora una volta per guardare quell'affascinante tecnico quando dall'altro lato c'era jane con un'altra tazza di tè nelle mani,che aveva notato lo sguardo e i sorrisetti di lisbon mentre il bel tecnico stava per riparagli il riscaldamento....
un'occhiata a lei,una al tecnico,patrick alzò il sopracciglio e decise di entrare nell'ufficio di lisbon
-tutto bene qui?
il tecnico si voltò
-piacere io sono il tecnico matthew cameron
-oh piacere mio sono patrick jane il consulente di lisbon
lisbon si voltò a guardare patrick
-bè non proprio di lisbon ma del CBI...
lisbon si alzò dalla sua sedia,si avvicinò a jane e disse
-va bene jane abbiamo capito adesso puoi andare per favore,ho del lavoro da completare
-mmm veramente vorrei rimanere qui,nel bullpen si gela,mi siedo sul divano senza dare fastidio promesso...
-"jane......jane....va be fa come vuoi " disse quasi scocciata lisbon,magari voleva rimanere un'altro pò da sola con quell'affascinante tecnico
jane si siede sul divano,guarda il tecnico e dice
-questo divano è comodissimo,sa ho regalato io questo divano a lisbon...
il tecnico lo fissava e pensava "ma questo è strano forte"
improvvisamente la porta si apre,entra Van Pelt
-capo c'è stata segnalata una rapina in una piccola cittadina fuori città
-ok andiamo subito....
lisbon salutò il tecnico e con Jane si diresse verso la cittadina in questione,il resto del team era andato già sul posto,durante il tragitto in auto jane inziò a giocherellare con lisbon
-ti piaceva il tecnico
-scusa? -rispose lisbon stranita
-si ti piaceva il tecnico
-ma che stai dicendo
lisbon sorrise e gli si formò la piccola e ormai familiare rughetta vicino alla sua bocca
-ma dai ammettilo lisbon,gli stavi sbavando praticamente dietro
-io non sono questo tipo di donna jane
-lo so,ma ciò non toglie che comunque gli stavi sbavando dietro
-non è per caso che sei un pò geloso patrick jane?
-uh,io geloso di quell'agglomerato di testosterone così grezzo?ma figurati,il mio essere eleganti,affascinanti carismatici non ha uguali
disse pieno di se jane,non s'era però capito se stesse scherzando o se stesse parlando sul serio....
-uh uh uh ma sentitelo,sei la persona più egocentrica che io abbia mai conosciuto.....
-ma ti piaccio- e guardandola le fece l'occhiolino
-ma smettila di dire cavolate e scendiamo siamo arrivati
entrarono in un piccolo market di quella zona sperduta di montagna,
c'era un signore anziano sui 75 anni,con i capelli bianchissimi e dei baffoni incolti altrettanto bianchi,indossava un pantalone scuro e una camicia a quadri
-sono teresa lisbon siamo del CBI,lui è Patrick Jane il nostro consulente,vorrei farle qualche domanda a proposito della rapina
il vecchio la guardò con aria strana,non capiva cosa volesse la polizia da lui,
-mi chiamo john rider,sono il proprietario di questo market dal lontano 1956 e non sono mai stato rapinato
-scusi? chiese teresa sbigottita
-signorina agente,ha sbagliato,si sarà confusa,qui nessuno è stato rapinato ,ammazzato,rapito.....oggi è una splendida giornata come le altre
-mi sta dicendo che qui non è successo nulla di nulla?
-si è così
jane e lisbon si guardarono negli occhi come straniti,allora perchè li avevano mandati in quel posto se non era successo nulla?
rientrarono nel suv nero di lisbon e nella radio ad un tratto si sentì: ".........sta per abbattersi una violenta tempesta sulla cittadina di greenville,consigliamo di non uscire dalle abitazioni....." lisbon chiamò Cho
-Cho siamo stati a greenville,il proprietario del market della cittadina ha detto che qui non è mai successo nulla,ne rapine ne delitti nulla di nulla
-ho capito capo
-ma voi scusa non dovevate essere già sul posto?
-c'è stato un incidente a catena nella strada provinciale,credo che torneremo indietro a sacramento visto che non c'è nessun caso di cui occuparsi
lisbon riagganciò il telefono,aveva l'aria preoccupata e confusa,si voltò verso jane che mostrava una grande tranquillità al contrario di lei
-cho mi ha detto che sono bloccati sulla provinciale a causa di un incidente a catena,crede che saranno si nuovo marcianti tra qualche ora e ritorneranno a sacramento,noi siamo qui sperduti in non so qualche parte della california e per di più la stazione radio ha detto che ci sarà una tempesta tra un pò....ok...siamo fregati....maledizione,se scopro chi ci ha dato questa falsa pista giuro che lo uccido con le mie mani
-okcalmati lisbon,andrà tutto bene non ci succederà nulla
-smettila di parlarmi come se stessi parlando ad una bambina di 5 anni
misero in moto l'auto cercado di imboccarsi di nuovo nella strada che li avrebbe riportati a sacramento,improvvisamente si abbattè un fortissimo vento seguito da una pioggia violenta,non si vedeva la strada,nulla;la macchina si fermò e sembrava non dare segni di vita
-ok ora sono ufficilmente colta dal panico,che facciamo?
-calmati lisbon,guarda li,infondo... dietro a quel grande albero c'è una vecchia casa e sembra disabitata proviamo a ripararci li
-complimenti per la vista,non so come hai fatto a vedere quella casa dietro l'albero con questa pioggia così fitta...
-be lisbon ognuno ha le sue doti
e ammiccò un sorriso che fece sorridere anche l'imbronciata agente lisbon.
Scesero dall'auto e correndo cercarono di raggiungere quella casetta,
quando entrarono erano bagnati fradici,sembrava che avessero fatto il bagno con tutti i vestiti addosso,la casa era vecchia,in legno,l'odore del legno bagnato era inebriante,a jane lo faceva impazzire quest'odore e anche a lisbon non dispiaceva,sulle pareti c'erano appese vecchie cornici ma senza foto,qualche quadro impolverato,non c'erano molti mobili,solo un divano di stoffa ormai sporco e strappato in alcune parti,di un colore verde scuro con delle righe bianche,o almeno,bianche erano quando il divano era ancora nuovo,adesso quelle strisce bianche erano diventate di un grigio scuro....niente tappeti,ma c'era una lampada molto bella,ma non funzionava ovviamente,l'unica cosa sana di quel posto erano le finestre stranamente integre,era tutto bellissimo,così vintage.....
lisbon tremava dal freddo,aveva i capelli che le cadevano sul volto,quegli occhi così chiari come cristallo,le gocce d'acqua cadevano dal suo viso disegnando i lineamenti,jane la guardò e fece una gran fatica nel trattenersi,voleva tirarla a se,stringela spogliarla,fare l'amore con quell'angelo bruno,farla diventare sua una volta per tutte,ma si trattenne e fece un profondo respiro e poi disse
-wow lisbon,io lo trovo fantastico questo posto,a te non piace?
-si jane è meraviglioso ma non mi sento più le dita della mano e dei piedi
jane si avvicinò a lisbon,la guardò negli occhi e le disse
-se non facciamo subito qualcosa moriremo congelati lo sai,
dobbiamo spogliarci e riscaldarci con i nostri corpi
-jane ti darei adesso un pugno sul naso ma sono troppo infreddolita per muovere la mano....
-lisbon se preferisci morire congelata per me non ci sono problemi sai..... disse jane -ok ok d'accordo,ma come ne fai parola con qualcuno al CBI ti ammazzo con le mie mani sappilo....

si misero sull'enorme divano,inziarono a spogliarsi,nudi,Teresa era così imbarazzata che non riusciva quasi a respirare,non avrebbe mai pensato di trovarsi in quella posizione,Jane non le toglieva gli occhi di dosso,jane si mise accanto a lei,il divano non era piccolo,ma neanche grande quanto un letto normale,era giusto giusto grande abbastanza per ospitare due persone,Jane stirò un braccio e prese una vecchia coperta scozzese impolverata per potersi comprire.....
erano soli,nudi,stretti l'uno all'altra,una casa vecchia e sperduta faceva loro da riparo,la pioggia battente sui vetri da colonna sonora di questo momento,piombarono nel silezio,lui fissava lei,lei fissava lui,era così silenzioso che potevano sentire i battiti del loro cuore,e come batteva il loro cuore....sembravano dei tamburi impazziti.
Jane guardava le labbra di lisbon,le sfiorò con le dita
-jane aspetta non credo sia il caso,aspetta per favore
-lisbon siamo io e te,lontani dal mondo reale,lontani dai problemi, dal lavoro,dalle ansie,da RJ siamo solo io e te e i nostri pensieri,lasciati andare
-jane ma che dici lo sai non possiamo non così,cioè senza sentimenti l'un per l'altro solo trasportati dalla situazione è brutto
-e chi ti ha detto che non ho sentimenti per te?Teresa ricordi quella volta quando feci finta di spararti?
-e come potrei dimenticarlo,avevo una gran paura che ci scoprissero
-bene,ti ricordi quando ti dissi "Ti amo"
teresa arrossì,inziò a balbettare:
-s-si ricordo,ma tu mi dicesti che non ricordavi cosa mi avessi detto prima di spararmi
-era una bugia teresa,in quel momento ero così preoccupato che qualcosa potesse andare storto che non ti ho rivelato i miei sentimenti per te,perchè avevo paura che qualcosa sarebbe andato storto e non avrei più avuto la possibilità di dirtelo,ho fatto finta di aver dimenticato il ti amo perchè non sapevo come gestirlo,sei la prima donna che amo davvero dopo la morte di mia moglie e questa consapevolezza mi ha fatto paura all'inizio e poi avevo paura che tu diventassi il bersaglio di red john,non voglio per nulla al mondo metterti in pericolo....ma adesso siamo qui,io e te,soli,estraniati dal mondo vero,dal mondo duro che ci circonda e non riesco più a trattenere ciò che ho dentro da anni......
 
teresa era sbigottita da quello che aveva appena sentito,non riusciva a dire nulla,una lacrima scese dai suoi occhi smeraldo per rigarle le gote rosse infreddolite,continuava a fissare jane e ripensare parola per parola a quello che lui gli avesse appena detto
-jane io non so cosa dire
-non dire niente teresa
gli chiuse la bocca con un bacio appassionato
teresa si scansò,lui la guardò serio,gli fece uno di quei suoi soliti sorrisoni sexy e continuò a baciarla,stavolta lei si fece trasportare da tutto,dai sentimenti che provava e che negava a sestessa,dal tempo fuori,dalla vecchia casa,da jane,dalle labbra calde di jane e dal suo corpo..... Finalmente teresa,dopo un'attimo di esitazione si lasciò andare davvero,Jane inziò ad accarezzare il corpo della sua bella,come se stesse toccando un oggetto di cristallo delicatissimo,teresa era completamente in estasi,il tocco di jane l'aveva mandata in delirio,qualche gemito di piacere uscì dalla sua bocca e jane apprezzò moltissimo,continuava a baciarla come se non ne avesse mai abbastanza,le loro lingue era come se danzassero sotto la musica dei loro sospiri,lui gli leccava le labbra e lei ricambiava di gusto,si guardavano sorridevano erano felici come mai prima d'ora,fecero l'amore per tutta la sera,instancabili,come lupi affamati non ne avevano mai abbastanza l'uno dell'altra.
Quando i primi raggi del sole trapanarono da quelle finestre piccole e vecchie,Lisbon aprì gli occhi e trovò un jane che la stava fissando da ore
-ma che ci fai già sveglio?
-non riesco a smettere di guardarti,sei così bella con quei raggi che ti illuminano il viso
-ma dai smettila di dire queste cose imbarazzanti,almeno prima fammi svegliare...
comunque caro jane,se il tizio anonimo non avesse dato quella falsa informazione sulla rapina,non saremmo mai arrivati qui e non....
-avremmo mai fatto l'amore e messo a nudo i nostri sentimenti?
completo jane
-be si...non se ringraziarlo questo tipo o spaccargli la faccia
-hai ancora dubbi?devi ringraziarlo no?
-si forse è vero
e si mise a ridere,era così bella
-be allora fallo....ringraziami su
-scusa non capisco,che vuol dire ringraziami,jane?
-che sono io l'anonimo che vi ha detto della falsa rapina?
-cosa?????brutto stronzo perchè lo avresti fatto?e ti conviene avere una scusa abbastanza plausibile e convincente jane o ti ammazzo
-era da un pò di giorni che cercavo trovare un momento con te,per parlarti di ciò che sto provando nei tuoi confronti e che non riusxivo più a gestire,tu sei sempre così dannatamente impegnata con il lavoro,dovevo cercare un modo per rimanere da solo con te il più tempo possibile,allora feci un giro in questa cittadina,era abbastanza lontana da sacramento,entrai in quel market per comprare una bottiglietta d'acqua e appena vidi il vecchio mi venne subito l'idea di mettere in scena una rapina in questa piccola cittadina sperduta,entrai in auto e accesi la radio,e il meteo prevedeva una tempesta nei due giorni a seguire,non feci molto caso a quelle previsioni metereologiche,ma poi vidi questa casetta abbandonata,era perfetta,solo che aveva i vetri delle finestre rotti,così pensai di cambiare i vetri altrimenti saremmo davvero morti congelati,cittadina sperduta+tempesta+casa abbandonata=momento perfetto per stare con lisbon e dirgli tutto finalmente.....
-scusa pazzo criminale,mente malata,psicopatico hai organizzato tutto questo per me?cioè per dirmi i tuoi sentimemti?
-si,che te ne pare?
-che sei un pazzo......ecco.....adesso mi è tutto charo.... tu non ha visto questa casa durante la tempesta,non potevi con quella fitta pioggia,ma sapevi che era in questa zona,tutto calcolato altro che dono,ma devo dire che ti adoro,sei un adorabile psicopatico...
ma ho un'altra domanda.....la mia auto si è fermata quasi qui davanti,è stata una coincidenza giusto?
-hmm sbagliato...veramente l'ho manomessa io...eh eh
sono stato bravo vero?
-ti ammazzerei jane e sai perchè non lo faccio?
-dimmi,perchè?
-perchè ti amo...
lisbon aveva una luce diversa negli occhi,era felice e serena e cosa più importante era innamorata....
continuarono a baciarsi ancora nudi e non avevano nessuna intenzione di ritornare a sacramento.....
chissà cosa il futuro aveva in serbo per loro
 
The end.....
 
p.s.
in questo giorno così freddo mi è venuto in mente di scrivere questa storia,sono gradite recensioni anche negative :) perchè sono sicura che mi aiuteranno a migliorare grazie a chi legge e a chi recensisce
  
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