Un uomo e una donna, seduti su un tavolo di un ristorante di lusso, discutevano animatamente accompagnando la serata con qualche risata.
Il marito, un uomo sulla trentina,  pregò il cameriere di portargli un ulteriore bottiglia dello stesso vino.
<< Ma guardati, già ubriaco e non siamo qui nemmeno da un’ora! >> lo sgridò quella che pareva essere la moglie, una giovane donna dal bell’aspetto con le forme giuste.
<< Taci! >> la sgridò lui che ora la fissava con aria furibonda.
<< Nemmeno al ristorante riesci a staccarti dalla bottiglia, ubriacone! >>.
<< Parli tu, inutile che fai la finta tonta, tanto lo so che ti hanno licenziato perché hai vomitato sulle scarpe del tuo superiore. Hai persino portato gli alcolici sul posto di lavoro, non puoi ingannarmi! >> disse lui concludendo il tutto con una perfida risata.
<< Bene, voglio il divorzio! Tanto lo so che ti fai la segretaria, mica sono stupida! >> rispose lei.
<< Ma non mi dire! Taci che sei stata tu a raccontarmi, quando eri ubriaca, di come ti sei fatta un tuo ex collega! E poi è inutile che cerchi il divorzio, sai bene che non avrai nemmeno un centesimo  da me! >>
<< I soldi li ho già al sicuro dove so io! >> rispose lei guardandolo con aria soddisfatta.
Il marito si alzò e si mise a cercare qualcosa nelle tasche dei pantaloni. Poco dopo estrasse una chiave.
<< Oh cara, intendi forse quella cassetta vicino alla stazione? >> rispose lui soddisfatto e ridendo a crepapelle.
<<  Cosa pensi di aver ottenuto? Chiederò ugualmente il divorzio e dovrai cedermi dei soldi perché aspetto un bambino! >> disse lei che pensava di aver messo finalmente a tacere il suo caro e dolce maritino.
<< Ma per favore! Quel che aspetti non è sicuramente mio figlio, è  già tanto se è di un altro uomo e non di un qualche animale dello zoo! Porca che altro non sei! Guarda che lo so che sei una zoofila  e non è solo amore e rispetto per gli animali, tu proprio te li fai! Cosa ci combini con il rinoceronte e il suo corno, nessuno lo sa! >> disse lui disgustato.
<<  Parli tu che quando stavamo insieme mi chiedevi di sodomizzarti, e poi non è colpa mia se lo hai piccolo! >> disse lei concludendo con una risata maligna.
<< Io ce l’ho anche piccolo ma tu a letto sembri un bradipo in prognosi riservata, sei come un palo, aspetti solo che ti riforniscano di energia su per il sedere! >> disse lui sorridendo e facendole l’occhiolino.
<< Stronzo, sei un coglione.  Dovresti impiccarti per quelle piccole palle che ti ritrovi così la smetti di ammorbarci con la tua stirpe di merda! A lavoro non fai nulla, faresti bene ad andare a vendere banane con i tuoi simili! >>
<< Zoccola cara, te l’ho detto mille volte che mi piaci tanto quando fai così! Se poi ti trucidi all’istante ci fai un favore e faresti bene anche ad impalarti così la smetti di riempirti tutti i buchi della prima cosa che ti capita a tiro! E ciò che sta in tiro mica lo devi far sputare! Ma le sgualdrine come te si divertono troppo con le cose appiccicose e bianche! >> l’uomo di pose una mano sulla fronte e cominciò ad imprecare << Come ho fatto a sposare una come te? Non mi ricordavo fossi così zoccola! >>
<< Parli tu! Vorrei non averti mai sposato o averti mai incontrato, sei pessimo sia come uomo che a letto! Ti farò sapere in tribunale! >> concluse lei e fece per andarsene ma l’uomo la trattenne.
<< E dove vorresti andare? Parlo tanto delle mie prestazioni, ma ricordati che ogni volta urli come una pecora pervertita! >> concluse il tutto con qualche risata.
 
Due uomini al bancone osservavano la scena.
La coppia era l’unica rimasta al ristornate .
<< Ma guarda te Mario come si vogliono bene quei due, che coppia romantica! >> disse l’uomo al bancone con tono sarcastico.
<< E non sai quanto è porca quella! >> disse il cameriere.
<< Perché? >> chiese il tipo al banco.
<< Ma dai, non lo sai? Questa è quella che viene sempre qua e paga con delle prestazioni sessuali! Si vede che sei nuovo! >> rise.