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Autore: Nicklaus96    12/02/2013    1 recensioni
Lettera di una vita infranta, una ragazza innamorata dell'amore.
Una ragazza che sente la mancanza di qualcuno.
Una ragazza che viene tradita da tutti.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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-SPAZIO AUTRICE-


Questa raccolta nasce da una passione per le lettere, quelle ancora scritte a penna su quei fogli profumati.
La mia vita sta in quella penna, buona lettura.
-Nicklaus96. 

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Caro Amore mio,
Ti ricordi il primo giorno in cui mi hai conosciuto? In tutti gli anni che ti conosco ho sempre avuto la curiosità di sapere di quel giorno.
Io no, non ricordo nulla.
Ero solo una bambina e tu eri quel ragazzo del piano di sotto.
Non ricordo il giorno ben preciso in cui mi sono accorta che tu c’eri, nonostante tutto tu eri lì e io con te.
Ricordo soltanto che eri speciale, eri come un po’ diverso e per me eri già tutto.
Eri l’aria che respiro, il sole che spuntava a mezzogiorno, la luna che splendeva di notte dietro ad una nuvola, il sangue che scorreva nelle mie vene, l’acqua che cadeva dal cielo, l’ossigeno che mi teneva viva.
Eri tutto per me, già a quel tempo in cui credevo nelle principesse, in quel ‘E vissero felici e contenti’ che leggevo dietro ad un libro.
Anche se ancora non capivo niente, tu per me eri già speciale.
Ero piccola e passavo le lunghe giornate di Giugno a divertirmi tra la natura di un estate caldissima e indimenticabile.
E ogni giorno aspettavo te, ti aspettavo uscire da quel portone scuro per poi ritornare alla mia piccola realtà. Piccola realtà che non mi bastava.
Tu mi salutavi con il tuo solito sorriso e con un zaino sulle spalle correvi dietro a quel futuro che ti stava aspettando dietro alle quinte della tua stessa vita.
Eri come una Star di Hollywood, che correva dietro alle sue stelle.
Anche allora la gente mi prendeva di mira, quando tu passavi e io non smettevo di sorridere e di essere felice. Per quella piccola felicità che mi regalavi ogni giorno.
Da allora sono passati anni, forse troppi. Anni che ti hanno portato via da qua.
Io sono cresciuta, tu sei cresciuto. Noi siamo cresciuti.
Quella bambina e quel ragazzo di quell’estate sono spariti.
Ora c’è soltanto una ragazza innamorata e con il cuore in mano, un cuore ormai in frantumi e un falso sorriso per ogni giorno rubato, e un ragazzo diventato uomo troppo in fretta.
Poi tu sei ritornato da un’avventura che alla fine è andata male e io sono stata la prima ad esserne felice, se non fosse stato che al tuo ritorno ci fosse stata anche lei.
Quella donna che ora conta di più della tua stessa vita e che ami, ami e amerai per sempre.
Quella donna che un giorno scriverà il vostro futuro, e un giorno porterai su un altare per pronunciare quel ‘Si’ maledetto.
Quella donna che ora chiami ‘Amore’ e che alla mattina la trovi nel tuo letto che dorme abbracciata a te.
Ora siamo in tre, tu, io e lei. Come un titolo di un vecchio film mai scritto.
Io ti amo, ti amo e ti amo, ma tu non lo saprai mai.
Non lo saprai mai perche sei talmente ceco da non vedere il mio sguardo alla mattina presto quando incrocio i tuoi occhi.
Non saprai mai il bene e il male che in tutti questi anni ti ho sempre voluto.
Il male per non aver avuto la possibilità di essere tua, nemmeno per un istante.
Il bene per essere stato tu.
L’amore è ancora con me, anche se tu non sei mio e non lo sarai mai.
Non sai mai quante volte ho cercato il tuo sguardo nei silenzi miei.
Non sai mai quante volte ho cercato di guarire da te, mi sentivo come malata, una malata terminale. Una malattia senza cura, senza diagnosi, senza medici e infermiere.
Una malattia che solo il tempo avrebbe guarito, cancellando ogni cicatrice.
Quel tempo che ancora oggi sto aspettando. Sto aspettando l’entrata in scena di qualcuno che mi possa sconvolgere la vita in bene, capace di farmi innamorare dell’amore.
Capace di farmi dimenticare ogni singola lettera del tuo nome e il male che mi hai fatto provare ogni volta che ti vedevo sempre più distante da me.
Ma finchè questa persona non arriva, rimango con il pensiero che alla fine sei stato un po’ la mia medicina.
Senza volerlo e senza desiderar nulla da me, sei riuscito a rendermi migliore e per questo voglio ringraziarti.
Non mi hai dato la possibilità di amarti, ma io sono riuscita lo stesso a farlo.
Mi hai fatto capire veramente cosa significa amare e voler a tutti i costi la sua felicità prima della propria.
Grazie per non avermi amato come ho fatto io, perché gli amori più belli sono quelli non corrisposti, vivono nei nostri sogni e muoiono ogni volta che ci sentiamo delusi dalla realtà.
Grazie per essere stato fantastico nonostante il finale che è arrivato, quel finale che volevo per noi ma invece non è accaduto.
Grazie per quel noi che non siamo stati, ma è stato bello sognarlo ogni notte e desiderarlo ogni giorno, ogni minuto, ogni ora. Perché io volevo te.
Grazie per quel sorriso che ogni mattina mi regalavi.
Grazie per quella sensazione che mi lasci dopo ogni sogno.
Grazie per essere da sempre la perfezione e assomigliare alla dea afrodite, in versione maschile.
Grazie per tutte le farfalle nello stomaco che mi hai lasciato.
Grazie per tutte quelle volte in cui mi chiedevo quando saresti tornato, e trovavo risposte nei tuoi occhi, nel tuo sorriso, quando il giorno dopo ti rincontravo.
Grazie di avermi fatto innamorare di te.
Questa lettera che ho scritto per te, che tu non leggerai mai perche sono troppo debole per permettermi il tuo odio verso di me, racconta di una terribile storia d’amore.
Nata da una notte di sogni e continuata nella realtà.
Parla di una ragazza innamorata del suo Romeo, bello e impossibile e una storia strana, la nostra o meglio quella che ogni notte sognavo mentre tu amavi lei.
Ti amo e non potrei mai dimenticare quello che sei stato per me, quello che sarai ancora.
E’ troppo difficile dire ‘Basta, è ora di smettera’, ancora non ci riesco.

-Firmato, la tua piccola stella di una dimensione parallela, dove noi siamo i ‘Romeo & Giulietta’ del 21esimo secolo.
   
 
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