Film > Le 5 Leggende
Segui la storia  |       
Autore: Kamelye    12/02/2013    3 recensioni
Luce e Oscurità. Vita e Morte. Estate e Inverno. Facce della stessa medaglia.
L'ombra non può mai perire, finchè ci sarà un ultimo barlume di luce. E più fulgida è la Vita, tanto più totale è la Morte. Ma dopo la fine, c'è sempre un Inizio.
Tre anni dopo la sconfitta di Pitch Black, un'ombra nuova sta per oscurare la luce della Luna. Un potere più grande anche dei Cinque Guadiani. In loro aiuto, verrà invocata un'altra Immortale, antica quanto la Luna stessa, ormai dimenticata.
Un sussurro, sulle labbra dell'Ultima Luce: Solstyce, il Solstizio D'Estate.
Tra scontri, vecchi nemici e nuovi sentimenti, i Guardiani si troveranno a combattere la battaglia più grande.
Perchè la Paura non può sparire, finchè ci sarà un solo cuore che batte sulla Terra.-
JackXNuovo Personaggio
[Ogni capitolo della storia è stato revisionato e corretto. EPILOGO PUBBLICATO!]
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Cinque Guardiani, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Rise of The Guardians: Eclipsed

Chapter 2: In the Eyes of the Wolf


Quando vennero scaraventati fuori dal portale di Nicholas, lo spettacolo che gli si parava davanti era agghiacciante. 

Jack, ormai sfinito, perdeva sangue da una ferita sull'occhio sinistro e si teneva la mano stretta su un fianco. 

Si reggeva a stento al bastone, dolorante e sembrava verosimile che si fosse rotto qualcosa. I suoi occhi color del mare non facevano altro che fissare intensamente quella specie di corpo ribollente davanti a lui, pronto a schivare il prossimo attacco, nonostante ansimasse pesantemente.

I quattro corsero verso di lui, che si accorse della loro presenza e si voltò. 

Quell'attimo di distrazione gli fu fatale: un… braccio, spuntato dal centro della creatura scattò verso il ragazzo, che non riuscì ad evitarlo e venne avvolto in una presa ferrea. Cercò di divincolarsi con tutte le sue forze mentre polmoni si svuotavano, e lo Spirito sentì la testa girare, le ossa scricchiolare con un rumore orrendo. 

Il bastone gli era sfuggito di mano. 

Sentì Dentolina urlare il suo nome, poi il buio.


Quando la Guardiana dei Ricordi vide la testa di Jack accasciarsi, privo di sensi, non riuscì a trattenere un urlo e sentì una rabbia cocente montarle nel petto. Scattò verso quella roba nera orribile alla massima velocità che le sue ali iridescenti le permettevano, ma nell'ansia, non vide una delle estremità galleggianti della creatura saettare verso di lei. Sentì solo un "attenta" alle sue spalle e due braccia forti che la salvavano da un impatto colossale che riverberò attraverso la neve fresca, riscuotendola. 

“Ma cosa mi è preso…?” Pensò, portandosi una mano alla testa. Tutta quella rabbia che aveva provato, così forte da bruciarle il petto, era sparita. Si guardò intorno, confusa; Calmoniglio l'aveva salvata appena in tempo e ora la fissava con tanto d’occhi: 

"Stai bene?" Disse lo Spirito, la voce piena d'ansia. La Guardiana dei Ricordi semplicemente annuì, gli sussurrò un veloce grazie e si alzò subito, scrollandosi rapidamente la neve di dosso. Nord sfilò le sue enormi daghe e le fece roteare, ululando e pronto alla battaglia. Bisognava liberare Jack, subito! 

Con un urlo e l'adrenalina che entrava in circolo, l’uomo in rosso si scagliò su quell'indefinito ammasso di roba nera. 

Uno dei boomerang di Calmoniglio gli sfiorò l’orecchio e le fruste di Sandy gli passarono accanto al fianco destro, mentre lui menava  fendenti a destra e manca, muovendosi agilmente nonostante le gambe gli affondassero nella neve fino ai polpacci.

“Maledizione, si rigenerano!” Disse, lanciando sguardi preoccupati ai suoi compagni.

Poco dietro di lui, Calmoniglio aveva deciso di cambiare strategia, guidato da Dentolina: faceva di tutto per tenere occupata la creatura, mentre la Guardiana aspettava il momento buono per tentare di liberare Jack dalla presa di quel mostro ributtante. 

Il Coniglio di Pasqua non si fermava un attimo; schivava, rotolava, scattava via, lanciava le sue uova esplosive… Dentolina ammirò profondamente le capacità del suo compagno e le si gonfiò il petto di orgoglio. 

Eppure… all’improvviso, si sentì impotente. Un gelo incredibile le attanagliò il petto e gli occhi iniziarono a pizzicarle e riempirsi di lacrime. 

“Tutti si sono buttati nella mischia seguendoti a ruota, ma ora ti hanno lasciata indietro…” le diceva una voce nella sua testa. 

Guardava ansiosa combattere Sandy, il buono, allegro e dolce Sandy, con una furia ed un coraggio che mai gli aveva visto in corpo. Calmoniglio che faceva di tutto per salvare quello che era diventato il suo migliore amico. Nord per quello che era diventato come un figlio per lui. E lei? Cosa poteva fare lei?

“Io... Non so che fare! Non so combattere come loro! Cosa faccio, cosa faccio!!” Continuava a ripetersi, disperata. 

Sentì le lacrime salirle prepotentemente agli occhi e di riflesso strinse i pugni. 

Lei non aveva armi per difendere nessuno… 

Alzò lo sguardo, ormai quasi preda del panico. Per un attimo, le parve che la Luna glie lo restituisse. 

La Guardiana si sforzò di respirare più regolarmente. 

Si asciugò le lacrime, prendendo coraggio. Prese ad osservare con più attenzione i movimenti della creatura; Sandy faceva schioccare abilmente le sue fruste ogniqualvolta i tentacoli neri si avvicinavano troppo ad uno dei Guardiani, preoccupato per i suoi amici. Uno gli sfuggì, colpendo Calmoniglio alle spalle e gettandolo lontano. Questo fece arrabbiare Nord, tanto. 

Più la sua rabbia cresceva, più l'ansia di Sandy si affilava, tanto più i tentacoli di quell’orrore color catrame diventavano più forti, grossi e taglienti. 

“Ho capito!!” Esclamò Dentolina ad alta voce;

La Guardiana continuò a respirare in maniera controllata, rallentando i battiti del cuore. Poi si concentrò su un bel ricordo. Vediamo... Quando aveva abbracciato Jack, subito dopo aver sconfitto Pitch. In quel momento si era sentita davvero felice. Inconsciamente, nonostante la situazione disperata, si ritrovò a sorridere.

“Andrà tutto bene.” Pensò. 

Iniziò ad avanzare, senza fretta. Grazie al raziocinio e all'autocontrollo, cercò di concentrarsi su altri ricordi, i più felici che le venivano in mente; Funzionò. 

Nessun tentacolo le venne incontro. Calmoniglio, che si era rialzato, inorridì, mentre vedeva Dentolina avvicinarsi sempre di più alla creatura. 

Paura, terrore, ansia, rabbia iniziarono a scorrergli dentro con una forza che quasi gli mozzò il fiato e gli oscurò la vista.

Un tentacolo strisciò verso di lui.

Poco prima che fosse troppo tardi, negli ultimi sprazzi di lucidità, lo Spirito notò una cosa: Dentolina era serena. Non aveva paura. Ne era accecata dalla rabbia, o dall'ansia. Sembrava quasi che sorridesse. Allora capì e si concentrò, chiudendo gli occhi e respirando. Il tentacolo, stentò a crederci, si contorse per cercarlo, come se l’avesse perso di vista; infine, con suo sommo sollievo, si ritrasse. 

Dunque si alzò, ancora barcollante. Nel frattempo, anche Sandy aveva intuito il piano di Dentolina. Si era fermato, aveva dominato le sue emozioni e si stava avvicinando al tentacolo che stava stritolando Jack. 

Per Nord, notò il coniglio, la cosa sembrava un po' più difficile. 

Non riusciva a contenere la sua ira, sembrava fuori di sè! Finalmente, Dentolina raggiunse Jack, come invisibile agli occhi della creatura. Dolcemente, sfilò il ragazzo dalle sue spire e di corsa lo portò lontano, aiutata dagli altri Guardiani. 

“Nord! NORD! Jack è salvo! Andiamo via, presto!"

"Coraggio, vieni via!" 

Ma l’omaccione in rosso non rispondeva. Era come in trance, concentrato solo sulla sua rabbia, 

“Non ci ha nemmeno sentiti!” Disse Calmoniglio, sforzandosi di rimanere controllato.  

"NICHOLAS! NON LO POSSIAMO BATTERE! DOBBIAMO SCAPPARE, ADESSO!!” Tentò di gridare, senza successo. 

Dentolina guardò Jack, ora al sicuro e protetto dalla sabbia di Sandy, poi rivolse nuovamente lo sguardo verso Nord. 

“E’ come se quella creatura lo stesse ipnotizzando” sussurrò preoccupata, indecisa sul da farsi.

Nord era sempre più stanco, ma non accennava a fermarsi. Non riusciva a fermarsi. Sentiva montare dentro un'ira incontenibile, ma non sapeva nemmeno perchè!

Menava fendenti a qualsiasi cosa di colore nero entrasse nel suo campo visivo, finchè la stanchezza fu tale che lo pervase uno stato di spossatezza. 

Mentre perdeva i sensi, vide un baluginìo argentato e quella specie di grumo nero gorgogliante svanì davanti ai suoi occhi. 

Cadde in ginocchio, frastornato. 

"Nord!! Per la Luna, stai bene?!" Chiese Dentolina, trafelata.

"Ragazza mia... Cosa essere successo?" ribattè lui, incredulo. Scrollò la grande testa, agitando la barba candida. 

Sentiva di avere come… un vuoto, nella mente. 

Ricordava solo quella creatura orrenda, che aveva ferito Jack, e tanta, tanta rabbia. Poi nient'altro.

"Abbiamo combattuto contro una massa nera gigantesca, che aveva preso Jack. Credo alimentasse e si nutrisse delle nostre emozioni negative. Dentolina se n'è accorta, ed è riuscita a salvarlo. Anche noi siamo riusciti a calmarci, e quella… cosa ci ha completamente ignorati. Mentre tu... "

"Eri come in trance. Non ci vedevi, non ci ascoltavi, è stato terribile!" Disse Dentolina, che dopo il grande sforzo di volontà che aveva fatto, era distrutta.

"Io molto dispiaciuto, ragazzi miei. Fatto preoccupare tutti voi." Disse e li avvolse in un abbraccio spacca"ossa dei suoi. 

"Ma che fine ha fatto quel mostro? E' svanito nel nulla!" Mimò Sandy con la sua sabbia. 

"No, non è sparito. Io ho visto luce. Qualcosa ha colpito mostro, che è sparito." Rispose Nord. 

Tutti si girarono verso il luogo dello scontro, e in mezzo alla neve smossa, notarono che in effetti qualcosa brillava alla luce della luna. 

Incuriositi, Calmoniglio e Nord si avvicinarono. 

All'improvviso, senza fare alcun rumore nonostante camminasse nella neve, una figura ammantata si avvicinò a quello che pareva tutti gli effetti un pugnale. 

I due Guardiani scattarono sull'attenti, l'uno brandendo le sciabole, l'altro estraendo i boomerang. 

“E adesso questo chi è?!” pensò il coniglio di Pasqua, ancora con i nervi a fior di pelle per lo scontro appena concluso. 

La pressione era palpabile. Dentolina e Sandy si piantarono con decisione davanti a Jack con tutta l’intenzione di proteggerlo.

Eppure la figura non si mosse; anzi, sembrò fare un piccolo sorriso e alzò le mani, in segno di resa. Le maniche del mantello le scivolarono all’indietro, rivelando gli avambracci pieni di bracciali dorati e dalla carnagione olivastra. Il cappuccio che copriva il viso si alzò un pochino grazie ad una leggera folata di vento, permettendo ai guardiani di intravedere un gran paio di occhi cangianti che andavano dal verde, al nero, al giallo, al marrone. Occhi di lupo. 

Sandy spalancò i grandi occhi dorati, riconoscendo la figura. Le si avvicinò di corsa, allargando le braccia con l'intento di abbracciarla. Tuttavia la figura ammantata gli fece delicatamente cenno di fermarsi. 

Sempre tenendo in alto le mani, si chinò lentamente e prese in mano il manico intarsiato del pugnale che sporgeva dalla neve. Quello vibrò e sembrò farsi liquido, cambiando la propria forma in quella di una sfera e sparendo lentamente.  

Lentamente, la misteriosa figura si girò e iniziò a camminare, allontanandosi con nonchalance dai quattro Guardiani. 

Calmoniglio era annichilito. Dove la figura poggiava i piedi, spuntava un piccolo ciuffo d’erba. 

“Può essere che sia…” sussurrò sconvolto. 

Nord lanciò un'occhiata preoccupata a Dentolina, che ancora stringeva Jack ma gli restituì uno sguardo eloquente. L’uomo si caricò in spalla il giovane Spirito, ancora privo di coscienza. 

"Portiamolo a mio castello. Li sarà al sicuro”. Disse. Senza aspettare l'approvazione degli altri, aprì un portale magico e vi si gettò dentro, seguito a ruota dai suoi amici.


Jack... 

Jack...

Jack Frost...

"Chi sei? "

Jack Frost...

"Cosa vuoi da me?"

Un alito di vento caldo lo investì. Non vedeva nulla. Non sentiva nulla. Ma sapeva di avere un corpo, in quanto aveva percepito il vento. 

Galleggiava nella più completa oscurità. Era totalmente in pace, eppure sapeva che sarebbe durata poco. 

"Manny... Sei tu?"

Non ebbe risposta. Prima di svegliarsi, due occhi di lupo gli danzarono davanti agli occhi per un attimo, per poi essere sommersi dalla luce. 


"Mmh..."

“JACK! Oh grazie al cielo, ti sei svegliato!!"

Il ragazzo non fece nemmeno in tempo a capire dove si trovava, che un grumo indistinto di piume gli crollò addosso.

"Dentolina, piano! E' ancora stordito!"

La Guardiana, rossa quanto un pomodoro, sciolse l'abbraccio, e balbettando si allontanò un pochino. 

"Dove siamo?" Chiese lo Spirito del Gelo.

"In una di tante stanze di mio castello, ragazzo.” Gli rispose Nord, dandogli un’affettuosa "distruttiva" pacca sulla schiena, mentre Jack si sistemava seduto sul letto. 

“Ah!” Gemette sorpreso: una fitta alle costole lo aveva fatto piegare su se stesso.

"Ehi, ehi, piano! Hai preso una bella botta ghiacciolo! Quel coso per poco non ti faceva fuori." disse Calmoniglio, che sotto la scorza da duro era decisamente contento che l'amico stesse più o meno bene. 

"A proposito! cosa è successo? E cos'era quel... coso?" chiese il ragazzo a Calmoniglio. 

Tutti alzarono le spalle, mentre Sandy cercò di mimare qualcosa indicando Dentolina; il guardiano dell'inverno, ancora un po' intontito, non afferrò il concetto.

"In pratica,” spiegò la Guardiana "non abbiamo idea di cosa sia. Però... a quanto ho capito, si comporta un po' come gli Incubi di Pitch." 

“Oh no! non di nuovo.” Pensò il giovane spirito. 

Il gelo calò nella stanza. 

“Però… questo era diverso. Non veniva solo attirato dalla paura. E’ stato come se ci avesse ipnotizzato, costringendoci a provare proprio quei sentimenti che voleva che provassimo, attaccando indistintamente ogni qualvolta percepisse un sentimento negativo."

“E infatti… " continuò Calmoniglio "appena io e Dentolina ci siamo calmati, ha smesso di attaccarci. Se non ci fosse arrivata, probabilmente adesso non saremmo qui.” disse, facendo arrossire la Guardiana. 

Sandy mimò "Io ero preoccupato, Nord arrabbiato. Quindi attaccava solo noi."

"Per quanto lo colpissi o cercassi di imprigionarlo nel mio ghiaccio... si rigenerava in continuazione! Come l'avete sconfitto?"

I quattro si guardarono, incerti su come "e se" rispondere.

A salvarli dalla situazione spinosa fu un elfo, che entrò trafelato nella stanza. Respirando affannosamente, prese un lembo della veste rossa di Nord e la strattonò violentemente. Tutti si precipitarono subito nella Sala del Libro seguendo le direzioni del piccoletto, mentre Calmoniglio aiutava Jack, ancora dolorante, a camminare dietro gli altri. 

Una volta arrivati tutti, se avessero aperto la bocca un po' di più probabilmente gli sarebbero cadute le mascelle. 

Il libro brillava, illuminato dalla luce lattea della luna. 

"Che succede?" chiese Jack.

"Ah giusto, tu non l'hai mai visto” disse Dentolina, sfoggiando uno dei suoi sorrisi più smaglianti. "Succede così ogni volta che Manny vuole eleggere un nuovo Guardiano!" Era così emozionata da non riuscire a stare ferma!

“Chissà chi sarà nostro nuovo compagno!” Disse Nord, apparentemente felice ma con una leggera ombra nello sguardo. 

La luce si fece più intensa. Calmoniglio scuoteva Sandy, che nel frattempo si era addormentato. I cinque sentivano la presenza dolce e rassicurante dell'Uomo della Luna sopra di loro, e finalmente, Nord allungò la mano per aprire il libro. 

Il raggio di luna che filtrava dalla finestra del castello di Nord si unì a quella emanata dal libro, illuminando tutta la stanza. Improvvisamente si alzò una colonna di luce, che rivelò una figura incappucciata. 

La pesante mantella nera non permetteva di vederne alcun dettaglio tranne due avambracci snelli dalla carnagione scura, coperti da vari bracciali dorati, eppure pareva chiaro che celasse una figura femminile. 

Jack scrutò i volti angosciati dei suoi compagni guardiani. Tutta la loro allegria era svanita. Aveva come la sensazione che la conoscessero da tanto, tanto tempo. La cosa che lo colpì di più, era di avere la sensazione di averla conosciuta lui stesso ma l’assurda consapevolezza di non averla mai vista.


Ella è la destinata a diventare la nuova Guardiana. Il suo nome è Solstyce M. Quetzacoal Hunahpu Wi Inti, spirito del Solstizio D'Estate. 


————



*Come forse qualcuno avrà notato, il nome è piuttosto lungo: infatti è composto da vari nomi in lingua Maya, Indiano Lakota, Inca e altri antichi idiomi nativo"americani. Probabilmente aggiungerò una traduzione in seguito :)



Nel prossimo capitolo:

"Caspita! Allora è una gran cosa che sia diventata una Guardiana!" disse Jack, entusiasta.

"Oh si, è gran cosa ragazzo. Lei essere una di spiriti più antichi e potenti. Anche più di me oh! Problema è un altro..."

"Ovvero?" chiese lo spirito, sempre più curioso.

"Ci odia a morte." concluse sbrigativo Calmoniglio. 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Le 5 Leggende / Vai alla pagina dell'autore: Kamelye