Fanfic su attori > Logan Lerman
Segui la storia  |       
Autore: itsflam    12/02/2013    6 recensioni
Solo e chiuso nella mia città, una mattina di dicembre ho voltato pagina e ho ricominciato a riempire i fogli bianchi, ormai quasi ingialliti, con il suo nome.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

PROLOGO


A  Mona e Lessie,
che  sopportano i miei scleri.

 

Un foglio bianco, ecco come mi sentivo. Niente emozioni, niente sentimenti. Mi alzavo la mattina tutti i giorni alla stessa ora, stessi amici, stesso lavoro, stessa routine. La monotonia, ecco cosa mi circondava. E invece no, io la vita la volevo vivere a pieno, io volevo amare fino a consumarmi, volevo viaggiare, scrivere, conoscere, ma ero bloccato là, come quando si metta in pausa un film e tutto si ferma. Ero imprigionato e non vedevo una via di fuga, un’uscita d’emergenza o il tasto play per continuare la scena bloccata.

Questo è come mi sentivo due anni fa. Solo e chiuso nella mia città, ma una mattina di dicembre ho voltato pagina e ho ricominciato a  riempire i fogli bianchi, ormai quasi ingialliti, con il suo nome: Piper.
 
Era una di quelle mattine di dicembre dove il freddo penetra nelle ossa e non si può fare a meno che affondare il viso nella sciarpa di lana. Entrai nello Starbucks dietro casa  e presi il solito caffè medio. Mi lasciai cadere nella poltroncina color porpora e iniziai a leggere il giornale mentre il tepore del caffè riscaldava il mio corpo infreddolito.
Nel locale entrò una ragazza sorridente –Ehi Seth!- la ragazza salutò amichevolmente il commesso. –Il solito Pep?- chiese lui gentilmente –No ho voglia di cambiamenti- asserì la bionda –mmh un cookie e un orange jasmin tea- concluse dopo averci pensato su qualche secondo osservando con gli occhietti vispi il cartellone con sopra il “menù”.
Decisi di uscire dal negozio per dirigermi a lavoro, ma una voce mi richiamò – Ehi tu!- mi girai e rimasi sbalordito.
 La ragazza che avevo appena visto al locale mi stava chiamando. Feci qualche passo indietro fino a raggiungerla. Mi sorrise amichevolmente e prese a sorseggiare il thè camminando.                         
–Che fai? Non vieni?- mi chiese. La raggiunsi a passo svelto.                                                                                                      
–Sai- cominciò – sei strano, guardi la vita dall’alto verso in basso e la trovi sempre grigia e monotona- scostò una ciocca di capelli biondi cenere dietro l’orecchio destro.
-Mmmh- mugugnai, ma chi era quella? E come si permetteva di fare commenti sulla mia vita monotona?.
Velocizzai il passo cercando di lasciarmela alle spalle.
-Logan!- mi richiamò con la sua voce acuta.
-Come fai a sapere il mio nome?- chiesi brusco.
-Sono due anni che vai in quel locale, addirittura con un amico qualche rara volta- disse sottolineando quel rara a denti stretti -sono due anni che tutte le mattine ci incontriamo ci scambiamo un finto sorriso. So che giornale leggi so che sbuffi quando arrivi alle pagine dedicate alla politica, so che il lunedì metti sempre il maglione blu di cachemire e so anche che tu odi essere osservato e mi guardi per storto quando mi becchi a farlo, ma io amo guardare la gente per cercare di scovare i loro piccoli pensieri e di te ho capito che sei stanco di tutto, ma alla fine non vuoi cambiare PER PAURA- concluse il suo discorso e poi raggiunse il cestino per buttare il bicchiere ormai vuoto.
Ero stato colpito e affondato. Per me era assurdo anche solo prendere un thè al posto del solito caffè o prendere Strateng Street al posto di Cribley Road per tornare a casa dopo lavoro.
-Io…io- cercai di dare un senso ai pensieri che mi offuscavano la mente.
-Si lo so sei senza parole, di solito entro così nella vita della gente- enfatizzò la bionda -comunque sono Piper-.
 
Camminammo diversi minuti in silenzio.
-Allora pronto per bigiare il lavoro?- chiese battendo le mani Piper.
-Io che?- sbottai.
-Daaaai! Ti farò provare l’ebbrezza del cambiamento e a fine giornata ti farò una proposta che non potrai rifiutare- continuò imperterrita.
Mi lasciai convincere, dopotutto non potevo essere licenziato era l’impresa di mio padre “Lerman & co”  lui, poi, era così felice che avessi accettato di lavorare con/per lui.



ciao ciao peeeeipi.
Ragazze, eccomi qui con una minilong di, credo almeno, sei capitoli, sette massimo.
Allora non so che dire onestamente, se non può sembrare la solita storiella, ma spero che già dal prossimo capitolo vi possa incuriosire un po’ di più.
Il banner l’ho preso dall’lj di egg__s (che è la meglio uu lol)
Ciance alle bando , si sono scema, lasciatemi un commentino giusto per sapere se vale la pena continuarla o lasciare perdere.
Un bacio e al prossimo capitolo che spero di pubblicare entro mercoledì prossimo
-Flam.
twitter @xlousmell
tumblr mahonshoes
ps. si lo so che il padre di Log  possiede l'azienda di impianti ortopedici Lerman&Son, ma io può sks,
scherzo.
 

 
 
 

        Image and video hosting by TinyPic      

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Logan Lerman / Vai alla pagina dell'autore: itsflam