Emma si svegliò di soprassalto, sollevando il busto con uno scatto innaturale. Si guardò intorno, respirò, riempì i polmoni fino a sentire la testa girare; Regina, stretta nelle coperte, si mosse appena, pur senza abbandonare l'abbraccio del sonno.
Allungò una mano fino ad incontrare il cuscino, serrando la presa attorno alla stoffa imbottita di piume, e mugugnò qualcosa di sconnesso.
Da qualche notte Emma condivideva i suoi sogni, senza capirne il perché.
Un piazzale, occhi bramosi di vendetta ovunque, Snow White e Charming seduti su un trono, poi il buio; un fruscio, un comando, quattro frecce le scivolarono pericolosamente vicino.
I ricordi di Regina erano terrificanti.
Emma fece scorrere la mano sulla stoffa e insinuò le dita fra quelle di lei, stringendole e carezzandole.
La luce del lampione appena fuori dalla finestra rivelò le labbra di Regina mentre un lieve sorriso se ne impadroniva, scacciando i ricordi di una vita passata.
La bionda tornò ad insinuarsi sotto le coperte, stringendole la mano, baciandole il dorso, per poi accostarla al petto, vicino al cuore; a quel gesto, finalmente, il volto della regina abbandonò ogni rammarico.