TRADIMENTO
UN
SOGNO
Jenna era
veramente felice, il giorno dopo si sarebbe sposata con un uomo meraviglioso,
Simon.Fino
a qualche anno fa se avesse anche soltanto rivolto la parola allo stesso ragazzo
avrebbe avuto come risposta una risata strafottente, invece domani lei avrebbe
sposato… Simon, il bellissimo e corteggiatissimo, fin dai tempi del liceo, lei
e le sue amiche lo guardavano passare dai corridoi della scuola diretto alla
propria classe avvolto in un nugolo di ragazze, a volte capitava che qualche sua
amica ce la facesse, ma non otteneva che una storia di pochi mesi alla fine dei
quali si trovava piangente per lo stesso tempo se non di più della durata del
loro rapporto, che tutti sapevano non era riservato solo alla fortunata ragazza,
o sfortunata, dipende dai punti di vista.
In
ogni caso lei lo amava e la cosa più importante lui amava lei e le aveva
chiesto di sposarla: stava davvero vivendo un sogno ! A volte la notte le
capitava di svegliarsi e tastarsi il collo dove lui le aveva legato una stupenda
collana d’argento come pegno del suo amore per assicurarsi che era tutto vero.
Era comunque molto strano che lui avesse notato proprio lei, non era certo molto
spigliata e neanche bellissima… Il campanello interruppe le sue riflessioni,
aveva invitato le sue amiche delle superiori per svagarsi un po’ : Simon
vedendola stressata le aveva detto di trovarsi un po’ di tempo per sé,
invitare le sue amiche, farsi un giro, comprarsi qualcosa, insomma le solite
cose.
Andò
ad aprire e si ritrovò sommersa di baci, abbracci e congratulazioni, magari un
po’ invidiose ma soprattutto molto contente per lei, era felice che la loro
amicizia non si fosse spenta.
Decisero
di non prendere l’auto ma di fare una passeggiata a piedi sotto i portici
della piazza guardando le vetrine.
Passarono
davanti a centinaia gioiellerie, boutique e pelliccerie, ma mentre le sue amiche
restavano ore a guardare quei trendissimi stivali firmati Betty Boop o quella
pelliccia di coniglio vero (mentre Jenna pensava poveri animali) e le
consigliavano quel vestitino rosa di Valentino,lei passava avanti stranamente
disinteressata. Mentre Elena le elogiava la modernità e allo stesso tempo
l’eleganza di due pendenti swarosky, Jenna fu attirata da un negozietto
incastrato fra la gioielleria e un negozio di scarpe, notò subito i due
orecchini dal gusto antico che dominavano la minuscola vetrinetta: due caramelle
di madreperla incastrate in un anellino di brillanti da cui pendeva una
catenella d’argento lunga più o meno 2 cm alla cui estremità era attaccata
un’altra sferetta di madreperla più piccola anch’essa contornata da una
fila di brillanti che però finivano a punta formando un piccolo sole lucente:
se ne innamorò subito, chiamò le amiche: Vi piacciono quegli orecchini in
vetrina ?-
-
Mah io li trovo un po’ stravaganti !!!-