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Autore: moni_cst    13/02/2013    11 recensioni
Era stato un pianto liberatorio, per tutto il dolore che aveva provato nella sua vita, per tutte le cose di cui si era coscientemente voluta privare e che adesso aveva lasciato alle spalle.
Ci aveva messo un’ora a convincere Castle che andava tutto bene, che lei stava benissimo anzi non era mai stata meglio. Ma tutto ciò che era scaturito da quel momento le rimbombava in testa e rimbalzava nel suo cuore che, al solo ripensarci, aveva ripreso un battito accelerato.
ATTENZIONE SPOILER 5x14
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
- Questa storia fa parte della serie 'Rick e Kate'
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Un nuovo inizio.

Il cassetto era rimasto un po’ socchiuso, forse era troppo piccolo per i vestiti di Castle ma Kate non poteva fare a meno di pensare al significato del suo regalo di San Valentino. Sperava tanto che Castle lo avesse compreso completamente. Lei era convinta di si. Sorrideva pensando a quello che quel gesto significava per lei, forse l’espediente del cassetto era più un regalo che aveva fatto a se stessa, un altro passo avanti nell’accettazione di quel tornado che ormai da mesi sentiva nella sua anima, nel suo corpo nella sua intimità più profonda. Lei non poteva cambiare. La sua razionalità non poteva essere messa da parte e accantonata come se fosse un oggetto, ma aveva deciso che era ora di fare quel passo. Poteva continuare ad ignorare quella strana sensazione che la teneva ad un metro da terra ma prepotentemente si stava insinuando in lei una nuova consapevolezza: le sue incertezze e le sue paure stavano lasciando il posto alla volontà di lasciarsi andare completamente, di fidarsi e di concedersi realmente la chance di essere veramente felice e di avere una vita normale. Sorrise pensando che forse era azzardato parlare di normalità avendo Castle a fianco!
Si girò di fianco verso Castle e piano gli si accostò cercando di far aderire tutto il suo corpo a lui. Non voleva svegliarlo, voleva solo continuare a godere di quelle sensazioni magnifiche che il contatto con la sua pelle le procurava. Ormai era diventata brava ad avvicinarsi a lui, stringerlo e accarezzarlo senza svegliarlo. E le piaceva da matti poter riflettere e assaporare un po’ di quei momenti godendosi il respiro regolare di Castle. Castle, Castle… non riusciva proprio a non chiamarlo così tanta era l’abitudine in tutti quegli anni.   Eppure quando voleva attrarre la sua attenzione lo chiamava Rick. Ed era sicura che lui, a quel punto lo avrebbe ascoltato con ancora più concentrazione. Proprio come era successo quella notte… Castle dormiva ora beatamente mentre lei non era riuscita a prendere sonno. Era ormai l’alba e si sentiva dentro la forza e l’energia di una tigre. Ripensò a quanto era bello il messaggio che le aveva scritto nel bigliettino che accompagnava gli orecchini. Quanto le sarebbe piaciuto sapere esprimere anche lei con una sola riga tanta intensità di emozioni e sentimento. Sperava che durante la notte trascorsa avesse rimediato un po’ e fosse riuscita a trovare le parole giuste… ma come si fa a competere con le parole con uno scrittore?
Sorrise di nuovo e portando una mano sul viso di Castle appoggiò le labbra delicatamente sulla sua spalla, lasciandogli una delicata scia di baci.
Da quando stavano insieme, la passione tra di loro era stata travolgente, oltre ogni sua aspettativa. A dire il vero, nonostante lo avesse negato a se stessa per tanti anni, l’attrazione magnetica che c’era nei loro sguardi era così tangibile che era certa che la tensione sessuale tra di loro sarebbe stata forte, fortissima. Ma aveva sottovalutato un aspetto: il forte sentimento che già li legava, seppur inespresso. Eppure dopo tutti quei mesi, mai si erano amati come quella notte, la magia che c’era stata era indescrivibile e lei mai avrebbe pensato che si potesse raggiungere un tale livello di intimità fisica ed emotiva nello stesso tempo. Si morse il labbro inferiore e un brivido le percorse tutta la schiena. Quella notte aveva suggellato un passaggio fondamentale per lei. Per la prima volta nessuna parte del suo io più nascosto voleva fuggire, nessuna parte aveva un po’ di paura. Niente. Si era solo lasciata andare come non credeva potesse mai fare, fidandosi e lasciando tutta se stessa, anima e corpo, nelle mani di un altro. Ripensò a come si erano amati, con i loro corpi stretti; ripensò come le piaceva tutto il peso di Castle su di lei e ripensò a come muovendosi lentamente e dolcemente il piacere aveva invaso prima ogni poro della sua pelle per poi impadronirsi violentemente e improvvisamente dei loro corpi e delle loro anime. Non si era mai sentita così e, proprio nel momento in cui raggiunse il suo culmine, l’emozione l’aveva fatta scoppiare a piangere con un paio di singhiozzi che non era riuscita a trattenere. Era stato un pianto liberatorio, per tutto il dolore che aveva provato nella sua vita, per tutte le cose di cui si era coscientemente voluta privare e che adesso aveva lasciato alle spalle.
Ci aveva messo un’ora a convincere Castle che andava tutto bene, che lei stava benissimo anzi non era mai stata meglio. Ma tutto ciò che era scaturito da quel momento le rimbombava in testa e rimbalzava nel suo cuore che, al solo ripensarci, aveva ripreso un battito accelerato.

        
“Rick sto bene ti ho detto”
“Stai piangendo. Come puoi stare bene?”
“Rick guardami, sono lacrime di felicità, non mi sono mai sentita così completa, così donna, così in pace con me stessa e con tutti gli altri, come in questo momento.”
 Castle la strinse tra le braccia ancora più forte poi le prese una ciocca di capelli e mentre gliela sistemava dietro l’orecchio le aveva baciato i capelli mentre sentiva il suo respiro sulla pelle del suo collo.
“Kate non ti ho mai visto così! E soprattutto non mentre facciamo l’amore!”
“Io … io… è difficile da spiegare, Castle. Io mi sono liberata, io non ho mai amato in questo modo e non mi sono mai sentita in una comunione così profonda con un’altra persona, una comunione di anima, corpo e cervello. E’stata una scossa adrenalinica pazzesca. Sono state solo lacrime liberatorie”
“Liberatorie?”
“Rick… “
Lui si fermò a guardarla in attesa che lei continuasse, aveva la sensazione che quella serata se la sarebbe ricordata per molto molto tempo.
“So che il cassetto non è proprio una cosa che normalmente uno si aspetta come regalo ma vorrei che capissi bene che questo non è stato un regalo ma un dono, un dono del mio cuore.”
Lui si tirò un po’ più su per vederla meglio e continuando ad accarezzarla le fece un segno di assenso per spronarla a continuare.
“Quel cassetto, ovviamente è simbolico. Anzi ti libererò subito uno dei cassettoni del comò visto che lì non c’entra nulla” disse indicando il cassetto rimasto semiaperto perché trasbordante di cose.
“Kate non ce n’è bisogno, quello va benissimo”.
“ No, ne ho bisogno io. Non capisci? Ti sto facendo ufficialmente entrare nella mia vita, nella mia casa, nei miei spazi. Ieri sera non ci hai fatto caso ma in bagno c’è uno spazzolino da denti nuovo, rasoio e schiuma da barba…”
“Kate mi stai chiedendo di trasferirmi qui?”
“No, Rick, ti sto dicendo che d’ora in poi, fuori dal distretto, se tu lo vuoi, staremo insieme. A casa mia, a casa tua, non importa dove…ma staremo insieme. Sempre. Ti sto dicendo che ormai questa casa senza di te non è più la stessa e per quanto io adori le mie cose … casa mia non è più cosi bella se non ci sei tu, casa mia è dove ci sei tu”.
Si fermò, alzando gli occhi e corrugando la fronte un po’ timorosa della sua reazione e vedendo che lui era rimasto a bocca aperta e non diceva niente si affrettò ad aggiungere
“Solo se per te va bene.”
Lui le passò una mano su quelle rughette di preoccupazione che lei aveva in fronte e si affrettò a baciarla dolcemente sulla labbra e sugli occhi. Quando lei riaprì gli occhi incrociò il suo splendido guardo inumidito dall’emozione.
“Kate non ho parole, sono uno scrittore ma sono davvero rimasto senza parole!”.
Allora il volto di Kate si illuminò di un sorriso meraviglioso che fece sciogliere ancora di più il cuore già emozionalmente provato dello scrittore e, continuandolo a fissarlo negli occhi, continuò a parlare
“Bene, se sei senza parole continuo io. Perché non ho finito!”
“Meravigliosa creatura!!!”
“Ho pensato tanto in questi giorni e ho pensato che in tutti questi mesi abbiamo vissuto come dei clandestini, senza mai farci vedere in giro, circondati solo dall’affetto dei nostri cari e dei nostri amici e..” Castle spalancò gli occhi e aprì la bocca per la sorpresa…
no, non poteva essere… che era successo alla sua musa?
“…al distretto ci comportiamo come due estranei, più di prima… stiamo anche attenti a non sfiorarci per sbaglio per paura di essere visti dalla Gates. Ma ormai, dopo stasera, mi sono convinta che la Gates sa tutto e che se non ci ha ancora affrontato direttamente vuol dire le sta bene così ma non può dircelo perché è pure sempre il mio capitano.”
“Non mi parlare della Gates, perché non mi riprenderò mai dalla figura che ho fatto. Mi sarei voluto sotterrare”.
Lei rise di cuore e continuò “Al distretto dovremo continuare a mantenere il segreto, almeno ufficialmente, ma Rick c’è un punto spinoso che dobbiamo affrontare e visto che oggi sono in vena… vorrei tirare fuori la questione adesso”.
“Di cosa parli? A cosa ti riferisci?”
“Castle, Richard Castle… non puoi continuare a rifiutare tutte le chiamate di Gina e a snobbare tutti gli eventi promozionali del libro. Lo so perché lo hai fatto e credimi “ disse mettendosi in ginocchio davanti a lui per guardarlo meglio dritto negli occhi “ non sai quanto io abbia apprezzato questa cosa. Ma è il tuo lavoro e non puoi continuare a trascurarlo”.
“Kate non posso farlo. Ogni volta che presento un libro, ogni volta che partecipo ad eventi mondani  la stampa scandalistica mi insegue e i paparazzi me li ritrovo appostati anche sotto casa mia per settimane dopo l’evento… finalmente dopo tutti questi mesi ci sono stati altri scandali e gossip e si sono dimenticati di me… e io sono tornato a vivere normalmente, grazie a te”.
“Lo so. Lo so perfettamente che le cose stanno così. E questo è un problema per me. Vorrei tenere la nostra relazione gelosamente nascosta perché non sono pronta ad affrontare i giornalisti o le tue fan disperate. Ma io e te dobbiamo anche parlare di questo. Prima o poi mi dovrò abituare all’idea che devo affrontare tutto questo e…”
Lo scrittore l’attirò su di se e appoggiando la schiena alla testata del letto se la mise sulle sue gambe per poterla guardare meglio e per poterle accarezzare la schiena mentre quel miracolo si stava svolgendo nel suo letto.
“Vuoi che grido quanto ti amo a tutto il mondo? Che non sono più single e che non uscirò mai più con nessuna donna che non sia tu? Io Kate sono pronto a gridarlo ai 4 venti…”
“Nooooooooo, Castle sta zitto! No! Non sono ancora pronta a tutto questo. Ti sto solo dicendo che piano piano devo far pace con me stessa e accettare che sono innamorata di Rick ma che Rick è anche lo scrittore famoso dalla passata fama di latin lover. Non sono pronta a comunicati ufficiali. Ti sto solo dicendo che se mai un paparazzo dovesse fotografarci insieme mentre ci facciamo una passeggiata a Central Park non ne sarei più sconvolta come lo sarei stata fino ad ora”.
Castle la strinse a sé e la baciò dolcemente. Ben presto le loro labbra si assaporarono e le loro bocche iniziarono un’unione di umori e sapori che suggellavano le parole magiche di quella serata. Quando entrambi non avevano più fiato si staccarono, sorridendosi  e accarezzandosi il viso a vicenda.
“Sai Kate, posso dirti una cosa?”
“Spara!” e nel dire questo sorrise pensando a quanto quel modo di dire fosse inappropriato tra poliziotti…. Già ma Castle non era un poliziotto in fondo.
“Mi sono tanto mancate le nostre passeggiate a Central Park e quegli Hamburger e patatine che ci mangiavamo dopo la conclusione di un caso… non ci siamo più andati… è buffo: non ci avevo mai pensato in tutto questo tempo”.
Kate sorrise “Anche a me sono mancati”
“Kate, stasera mi hai fatto l’uomo più felice della terra… io non pensavo davvero che sarebbe mai successo, pensavo che avremmo continuato a vivere la nostra clandestinità per sempre e voglio aggiungere che non mi sarebbe comunque dispiaciuto. Basta che stiamo insieme. Non mi importa del mio lavoro, scrivo libri gialli…” si interruppe pensieroso e lei lo guardò con fare interrogativo “ e sinceramente non so se riuscirò a scriverne ancora… dopo questa sera… temo che dopo tutte queste rilevazioni da parte della mia musa ispiratrice mi ritroverò a scrivere romanzi rosa sotto uno pseudonimo, proprio come Rook!!”
Scoppiarono entrambi a ridere e a baciarsi nuovamente. Ben presto le loro carezze si fecero più audaci e fecero l’amore con una consapevolezza nuova. Era un nuovo inizio e lo sapevano entrambi.


Kate lo stava continuando ad accarezzare e ripensando a tutte quelle parole e a tutte le forti emozioni di quella notte. Ripensandoci a freddo sembrava ancora più bello ed emozionante  tutto quello che era successo, tutto quello che si erano detti a cuore aperto. Aveva una sensazione di benessere in corpo che la lasciava senza fiato.
Era davvero certa: quella notte di San Valentino era un nuovo inizio, un bellissimo nuovo inizio per loro.



Spazio di Monica:
Ciao a tutti. Questa è la mia prima ff in assoluto partorita durante l’insonnia da OCD di questa notte…
Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate, perché la prima volta che scrivo e la prima volta in assoluto che vado così in fissa per una cosa…
Un grazie speciale a Rebecca che mi ha fatto venire la voglia di provarci.

  
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