Indefiniti
(Senz’anima)
La
polvere si posa sui soprammobili, sotto questa luce
dorata.
E ti
penso, se ti fa piacere.
Sei
uno di quei ninnoli in cima alla libreria,
quel
cristallo un po’ opaco che ciondola dalla lumiera
riflettendo il verde
sgargiante e il rosso di fiamma.
Nell’odore stantio
della carta ammuffita,
quel
penetrante profumo di una storia lontana
lidi
e lidi,
oltre una scogliera e
uno strapiombo
di
mare in tempesta.
Un
precipizio
un
accuminato spuntone
di
roccia
la
spuma
leggera
sull’acqua
annega...
una
piuma.
Finita come un
sospiro,
al
limite della resistenza
senza lasciare niente
indietro,
gettando fuori tutto
ciò che si poteva.
Finita.
Come
la conclusione più banale
di
un film di serie B,
dove
infondo ci si è amati,
e
amati non ci si è mai.
Come
chi resta senz’anima,
e
chi anche senz’anima...
Resta.