Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: Baude    14/02/2013    7 recensioni
Una casa in via di costruzione, San Valentino ed una proposta-pretesa di matrimonio. Sebastian Smythe, nonostante la maggiore età, resta il solito ragazzino incapace di esprimere a parole ciò che sente.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La stanza delle fotografie.

 

 

*

Note dell’autrice: Ed eccomi ancora qui. Ennesima os, collocabile ovunque, scritta per non sentire troppo la mancanza di questi due testoni. Spero possa piacervi e farvi sorridere per cinquedieci minuti.

 

Note betaggio: la mia metà che ringrazio. Solo questo, il resto risulterebbe superfluo e già detto.

 

Pubblicità: Questa storia è nata perché qualcuno di assolutamente meraviglioso e bellissimo ha scritto un’ altrettanto meravigliosa e bellissima Os. Vi consiglio caldamente di leggerla. Lei è smythwood con “Now every february, you'll be my valentine.'”

 

Al mio Thad:

A voce non riesco,

qui c’è tutto.

Tutto il mio amore.

 

 

Atto Unico

 

*

 

 

 

 

Sebastian chiuse con tre mandate la porta d’ingresso e vi appoggiò la fronte.

 

Inspirò.

 

Odore di vernice fresca, di aspettative e famiglia. Odore di Natali insieme, di notti passate sul divano a rimuginare e mattinate sul pavimento a fare pace. Odore del loro futuro insieme.

 

Espirò e si voltò, ritornando alla propria macchina, parcheggiata nel vialetto.

 

Avevano deciso di comprare casa insieme.

 

L’avevano fatta costruire dalla base, secondo i loro gusti e sogni.

 

Mattone dopo mattone, casa loro aveva iniziato a prendere consistenza e forma.

 

Sebastian estrasse dalla tasca posteriore dei jeans le chiavi ed aprì la portiera.

 

Ancora rabbrividiva: Sebastian Smythe e Thad Harwood insieme, nonostante tutto.

 

Nonostante le differenze, nonostante i litigi, le distanze, le gelosie, gli ostacoli.

 

Nonostante il mondo.

 

Fece partire la macchina.

 

Per il momento soggiornavano a casa di una stramba zia di Thad: una maniaca che non perdeva occasione per far cadere la mano sul sedere di Sebastian.

 

Menopausa” un cazzo!

 

Ma spesso, quando parlavano tra loro, Harwood e la zia usavano lo spagnolo.

 

Sebastian si schiarì la gola, inserendo la quarta marcia.

 

Lo spagnolo. Thad e lo spagnolo. Era un biglietto di sola andata per il meraviglioso paese di “Fotti-Land”.

 

Sorrise tra sé.

 

L’indomani sarebbe stato San Valentino e Smythe sperava con tutto sé stesso di aver fatto la cosa giusta.

 

 

*

 

-Mi spieghi dove andiamo? - sbuffò Thad, agitandosi sul sedile del passeggero.

 

-Adesso vedrai. - ripose Sebastian, continuando a fissare la strada.

 

-Sai che odio le sorprese… -

 

Ed eccolo, Harwood schierava le truppe e si preparava all’attacco.

 

Non era una banale frase che constatasse quella che, effettivamente, era la natura sociopatica di Thad.

 

Au contraire.

 

Con Thad Harwood l’essenziale era nell’espressione facciale. Il piccolo infido aveva utilizzato il broncio che sfoderava ogni qual volta volesse ottenere subito qualcosa. E lo sguardo, quello era il colpo di grazia. Lo sguardo tutto occhi e ciglia riduceva Sebastian in una poltiglia di ormoni e di “Certo Thad” o “Come vuoi tu, Thad.”

 

Smythe si concentrò sulla strada e ghignò. - Lo so. -

 

-Sadico. - lo accusò Thad.

 

-Impaziente. - rispose l’altro, sorridendo di quel battibecco.

 

*

 

Attraversarono la sala e Harwood si perse ad osservare l’ambiente che li circondava.

 

Sebastian appoggiò le spalle alla parete e incrociò le braccia sul petto. - E’ bella, vero? -

 

-E’ bellissima. - ammise Thad, girando su se stesso. - Ogni volta che la vedo è sempre più… - non riuscì a trovare le parole.

 

-Reale. - concluse per lui Smythe, provando esattamente le stesse emozioni del compagno.

 

Harwood si voltò nella sua direzione e sorrise.

 

-Ma non è per questo che siamo qui. -

 

Attraversò quella che sarebbe diventata la loro camera da letto e, con Thad al seguito, aprì la porta del ripostiglio.

 

O meglio quello che Sebastian, mentendo, aveva fatto passare per ripostiglio.

 

Si fece di lato e lasciò che il compagno entrasse per primo.

 

Uno spazio ampio, luminoso, una finestra a lato, dei cuscini e tappeti colorati sul pavimento.

 

Le pareti.

 

Harwood alzò lo sguardo e si coprì la bocca con una mano: ricoperte di loro fotografie.

 

-E’ la stanza delle fotografie. - mormorò sorpreso il moro, avvicinandosi ad uno dei muri ed osservandolo.

 

-La desideravi. - rispose Sebastian, cingendogli la vita. - E’ tua. - borbottò contro la sua spalla. - E’ il tuo regalo. -

 

Il loro primo appuntamento: due ragazzini in mezzo ad un  prato, impegnati a ridere ed incapaci di smettere.

 

Il dottorato di Sebastian: Thad ancora con gli occhi lucidi che abbracciava il fidanzato, orgoglioso e commosso.

 

Il trasloco a casa della zia: loro due, impegnati nel trasporto di scatoloni pesanti e pieni, per la maggior parte, di cose inutili.

 

Harwood si strinse in quell’abbraccio e si voltò.

 

Uno spazio vuoto.

 

-Uno spazio vuoto? - corrugò la fronte, notando un angolo del soffitto spoglio e bianco.

 

Sebastian abbassò lo sguardo, respirò profondamente e riportò i propri occhi su quelli del compagno. - Se vorrai, lì attaccheremo le foto del nostro matrimonio… -

 

Thad spalancò gli occhi, tentò di dire qualcosa, ma ne uscì solo un verso acuto e confuso.

 

Decise allora di buttarsi tra le braccia di Smythe e fare l’unica cosa sensata in quel momento.

 

-Sì. - gli rispose, baciandolo. - Sì. - ripeté, baciandolo ancora. - Sì. -

 

Sebastian sorrise di tutta quella euforia e baciò a sua volta il ragazzo.

 

Alzò lo sguardo ed incontrò, in fotografia, quello del padre di Harwood.

 

-Thad, forse dovremmo togliere le foto con i tuoi genitori. - mormorò, tra i suoi capelli neri. - Mi farebbe senso scoparti qui dentro, mentre tuo padre ci osserva. -

 

-Oh, ma che romantico, Smythe! -

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Baude