14 febbraio.

Il giorno di San Valentino, in cui gli innamorati si scambiano dolci regali.

O almeno, così è il pensiero comune.

Invece, se volete pensarla come un certo biondino inglese, era il cosiddetto giorno di San Cretino, di cui l’unico scopo era quello di farti spendere soldi per regali alquanto inutili e stucchevoli, e per strada vedevi coppiette melense strillare il loro amore per le strade. Sì, proprio uno strillo, fastidioso e fuori luogo.

Di solito Arthur se ne stava casa,a leggere, magari concedendosi un bicchiere di whisky (se per bicchiere intendiamo tutta la bottiglia o suppergiù ), magari con della musica in sottofondo. Tutto qua, un giorno come un altro.

Ma no, quell’anno il meeting doveva capitare proprio quel giorno. Ci avrebbe scommesso una delle sue adorate fatine che era stata un’idea di quel mangiarane pervertito di Francis.

Arrivato nel salotto, l’inglese lo trovò decorato con stendardi rosa e rossi, cuori qua e là e una musichetta romantica di sottofondo.

Gli venne uno strano tic all’occhio destro. Stava per sbraitare, ma si accorse della presenza di Austria e Germania.

-Voi ne sapevate qualcosa?! - chiese stizzito

-No, ma non si sta male. Insomma, tutti i più grandi compositori hanno scritto qualcosa sull’amore.- replicò Rodherick, con flemma

L’ariano sospirò -E poi la maggioranza ha votato a favore, non possiamo farci niente.-

Sulla fronte di Arthur adesso si poteva vedere una piccola venuzza in rilievo, che pulsava.

-Oh, sei arrivato!buona festa degli innamorati cheri ~-
Un quanto mai effemminato Francis stava correndo verso l’inglese, prima che venisse stoppato da un violento pugno sullo sterno.

-SIAMO VENUTI QUA PER UN MEETING, RAZZA DI IMBECILLE! NON PER QUESTA STUPIDA FESTA! Questa volta farò io da moderatore, visto che sembra non ci sia nessun’altro in grado di farlo!-

Le altre nazioni nella stanza ammutolirono, mentre Arthur si buttò sulla sua sedia, prendendo varie scartoffie,e iniziando uno dei più tremendi meeting della storia.

 
Finita la riunione, ormai era giunta sera. Non avevano concluso niente, come al solito: America aveva proposto di brevettare la vista a raggi X per ‘scopi militari’ (perché guardare Ucraina quando è in bagno è da considerare ‘studio del nemico’) ,che stranamente ha avuto successo tra gli uomini della sala, che poi le hanno prese da Ungheria; e aveva rotto qualche dente a Francis, che continuava a palparlo di nascosto. La prossima volta gliele avrebbe tranciate quelle mani!

Stava per uscire dall’edificio, ma davanti alla porta c’era un ostacolo. E il suddetto ostacolo aveva capelli rossi, lentiggini e casacca blu con croce bianca.

Perfetto, un altro che le vuole prendere!

-Che ci fai qui Ian, non sei una nazione, e quanto mi risulta non dovresti entrare qua. Tornatene a casa, arrivo più tardi.- esordì tagliente l’inglese

Lo scozzese si avvicinò –Ah, e io che volevo proporti di farci una gitarella insieme a Glasgow…  sai hanno aperto una nuova biblioteca… ma se mister scontroso non vuole, me ne vado…-

-Quindi non è un invito per San Valentino?-

-Ti deluderebbe se non lo fosse?-

Il biondo cercò di nascondere l’arrossimento con la sciarpa, ma non prima che l’altro lo vedesse
-Fuck you! Perché dovresti interessarmi?!-

Il lentigginoso, per risposta, si limitò ad unire le sue labbra a quelle dell’inglese.
-Nah, era solo una curiosità…-

Arthur divenne bordeaux. La giornata aveva preso una piega decisamente molto strana.

 
-Spero per la tua salute fisica e mentale che la biblioteca esista davvero…-

-Oh, io non dico mai bugie, dovresti saperlo… permette?-
Ian aprì la porta al biondo, con un piccolo inchino

-Tsk-

Arthur uscì di gran carriera, e subito lo raggiunse lo scozzese

-Se non se ne fosse accorto, le avrei portato un omaggio-

E porse all’altro una rosa rossa

-Mettiti bene in testa che non sono come le troiette che rimorchi di solito, se vuoi conquistarmi ci vorrà molto di più, idiot!-

Ian lo tirò verso di sè, per rubargli un altro bacio
-Ho tutto il tempo del mondo, honey ~-  
 
 


 
*Angolo dell’autrice*
Salve, popolo di EFP!
Ebbene sì sono tornata con un’altra fic su questo fantastico inglesino! ^°^
Si, perché in mezzo a tutte queste sdolcinatezze di San Valentino, o pensato di far vedere il tutto sotto un altro punto di vista, ovvero quello dell’inglese più scorbutico che esista! :D
Vorrei dedicarla a Sam Lackheart, per vari motivi: innanzitutto, è colei che mi ha fatto amare il personaggio di Scozia, soprattutto se shippato con Arthur :) e poi, è una grande, non c’è altro da dire! Grazie di tutto! :DD
Fatemi sapere se il mio sclero è stato di vostro gradimento, magari con una recensione!
A presto,
Snow :D