Caro amico,
 
oggi è stato il mio primo giorno di seconda Liceo. Devo dire che Sam e Patrick mi sono mancati tantissimo e mi sono stenti come quando Patrick mi aveva detto di stare lontano da loro per un po’.
  Sai, la settimana scorsa gli ho visti. Sam era così bella. Mi hanno detto che si sento tristi anche loro, perché gli manco. È stato davvero bello sapere che manco a qualcuno. Patrick ha detto che ha incontrato un ragazzo. Però non mi ha voluto dire il nome. Ha detto solo che è gentile e non ha paura di quello che possono pensare gli altri. Questo mi ha reso felice. Sam mi ha detto che le manca molto il tunnel e che le manca anche quella sensazione di infinito.Sono rimasto a casa loro per un bel po’. Abbiamo anche fumato e bevuto un po’. Sam ha portato il vinile dei Beatles che gli ho regalato a natale. Dice che la sua compagna di stanza lo adora. Sono felice.
  Tendo sempre a dilungarmi troppo. Infatti volevo parlarti di una cosa diversa. Una cosa che mi ha reso ancora più contento. Oggi, finita la lezione di matematica, sono andato a trovare Bill nella sua classe. Mi ha consigliato un paio di libri da leggere e mi ha invitato a casa sua tra un mese per discuterne insieme. Mentre stavo andando via dall’aula una ragazza del corso di inglese avanzato mi è venuta addosso. Non l’ha fatto apposta, anche se mi ha fatto un po’ male. Mi ha chiesto scusa e da dietro quegli occhiali mi ha sorriso. A pranzo ho visto che era in un tavolo. Era da sola. Così mi sono avvicinato perché so quello che stava passando. Mi sono presentato. Ho cercato di non sembrare uno strano. Lei ne è stata molto contenta. Almeno credo. Continuava a ridere e ogni tanto diventava rossa. Credo di piacergli. Però io per ora la trovo solo simpatica.
  Credo di essere ancora innamorato di Sam. Lei è fantastica. Ma torniamo a Clara. È così che si chiama la ragazza. È in prima liceo. E per essere sincero con lei gli ho detto subito che ero innamorato di una ragazza. Perché ho pensato che se l’avesse saputo non ci sarebbe rimasta male, dopo. Però lei è diventata ancora più rossa in viso e se ne andata.
  Alla fine delle lezioni l’ho aspettata fuori perché volevo chiederle scusa. Ma quando mi ha visto mi ha abbracciato prima che potessi dirle qualcosa. Io ero immobilizzato. Non sapevo cosa fare. Poi ho pensato a quando mia abbracciava Sam e allora mi sono comportato come se Clara fosse lei.
  Lo so che è sbagliato. Ma non voglio ferire Clara. Domani ci dobbiamo vedere per studiare. Spero di riuscire a essere sempre sincero con Clara. Sento che è nella mia stessa situazione. Voglio starle vicino e aiutarla. Lei dice che non parlo molto, anche se mi sto sforzando, non è facile partecipare!
  Mia sorella mi manca tanto. Però mi chiama spesso e manda molte lettere. Dice sempre che mi vuole bene, ora. Anche lei ha detto che gli manco. Quando sono in camera mia e inizio a pensare troppo velocemente inizio a piangere. Poi mi capita di pensare a Sam e allora passo dal piangere al ridere in un attimo. Ho sempre questi sbalzi di umore e ho paura di poter spaventare Clara. Però Sam mi ha detto di agire e di rimanere me stesso. Di non mettere la vita degli altri davanti alla mia.
  Sono tornato a casa a piedi oggi. L’aria era fresca e mi sono sentito proprio bene. Ho finito di leggere il libro che mi ha consigliato Sam. Dopo che ha letto quelli che le ho regalato è diventata un’appassionata di letteratura quasi quanto di musica. Ha detto che a Natale verrà e non vedo l’ora.
  Ora devo andare perché è pronta la cena. Da quando mia sorella è partita mia madre mi vizia tantissimo. E io mi sento troppo al centro dell’attenzione. A tavola è strano essere solo in tre. Credo che domani inviterò Clara a fermarsi a cena da noi. O magari la porterò al Big Boy.

Sempre con affetto
Charlie