Prima ora del lunedì, come tutti sanno il più pesante.
Il professor Fiamminghi si sistemò gli occhialini da Harry Potter con il suo fare da saccente,pronto a scorrere il registro per una nuova vittima sacrificale.
Metà della classe stava cercando invano di recuperare le ultime informazioni su Platone,l'altra parte dormiva beatamente sul banco non curandosi del professore.
-Garsani, interrogato!- disse in tono di sfida Fiamminghi.
Il povero Garsani si svegliò e terrorizzato andò al patibolo.
Il resto della classe, tirò un sospiro di sollievo e tornò a copiare i compiti dalla secchiona della classe.
La povera Beatrice passava sempre i compiti a tutti, era troppo timida e bisognava aspettare fino alle calende greche per farle finire una frase.
Ma,non dava fastidio a differenza della sua compagna di banco, Fabiola ''Faby''.
Era la classica finta brava ragazza,di quelle che vanno in chiesa la domenica mattina dopo essersi ubriacate in discoteca con abiti succinti e calze a rete il sabato sera.
Nella fila dietro si trovava il miliardario Thomas, sempre impegnato a scrivere messaggi con il suo iPhone 5, vicino a lui c'era il nerd rumeno Martin ,che con il suo accento incomprensibile parlava sempre di fumetti .
L'ultima fila era dominata dalle arpie: si chiamavano Carlo ed Enza, sempre pronti a criticare tutti, senza nessuna distinzione.
Una fila davanti si trovava la più seccante,la più antipatica e lecchina dell'istituto : l'Erika.
Vicino a lei c'era il buon vecchio Aziz che passava tutto il tempo a dormire e a rollare sigarette.
E infine in mezzo a tutti questi disparati personaggi c'eravamo noi: due ragazze con un personale modo di vedere il mondo.
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