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Autore: FedericaSN    15/02/2013    3 recensioni
Lentamente si tirò indietro, è stato un bacio morbido, che lasciò Serena senza fiato.
Nate appoggiò la sua fronte contro la sua. “Amo il gelato alla vaniglia…” Sussurrò.
“Ti amo..” Sussurrò Serena.
Nate non aveva bisogno di dirglielo, lei sapeva che Nate l’amava. Anche lei lo ama, ogni volta che lo vede il suo cuore batte all’impazzata, lei amava Nate, sempre è stato e sempre sarà. E il risultato del loro amore respirava nel suo corpo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nate Archibald, Nuovo personaggio, Serena Van Der Woodsen | Coppie: Nate Archibald/Serena Van Der Woodsen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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“Nate”.Si voltò dall’altra parte del letto ignorando la voce che lo chiamava.”Nate!” Questa volta la voce era più forte, gemette e sbirciò attraverso un occhio.
“Cosa?” Ha chiesto una testa di capelli biondi inginocchiata sul letto.
“Voglio il gelato”La sua voce era così addolorata.
Nate si sedette sul letto. Di solito Nate Archibald  non si limitava a stare seduto così tranquillamente dopo essere stato svegliato, no, a Nate Archibald  gli verrebbe un attacco isterico, maledirebbe tutti e poi si sarebbe girato dall’altro lato del letto e si sarebbe riaddormentato.
Ma, questa volta a svegliarlo non era una persona normale, questa era Serena Van Der Woodsen Archibald, una molto incinta Serena Van Der Woodsen Archibald. E bene, Nate non avrebbe mai attaccato una donna incinta, figuriamoci Serena Van Der Woodsen Archibald.
Così il povero Nate ha fatto quello che ogni uomo avrebbe fatto se fosse stato svegliato così senza tante cerimonie del bel mezzo della notte. Guardò l’orologio digitale sul comodino, erano le 3:00.
Nate gemette più forte e sospirò, è stato svegliato nel cuore della notte, ma questo ormai era diventata parte della routine di questi ultimi mesi, ma tuttavia questo non significava che lui non poteva lamentarsi.
“Serena, sono le 3:00 di mattina. Torna a dormire” Le disse tirandosi le coperte.
Ma Serena ha iniziato a fare quello che faceva in questi ultimi mesi dopo che Nate si era lamentato, afferrò le su coperte e le buttò lontano da lui.
“Nate Archibald, porta il tuo culo grasso giù dal letto e vammi a prendere del gelato, perché giuro che mi sento particolarmente un’assassina in questo momento.
Lui la guardò con gli occhi socchiusi e borbottò qualcosa tra i denti, che suonava come “ Avremmo dovuto usare la protezione quella notte.” E poi si è precipitato al piano di sotto in cucina, maledicendo gli ormoni della gravidanza.
 
Cinque minuti più tardi, Nate è tornato nella camera da letto con una vasca di gelato al cappuccino in una mano e un cucchiaino nell’altra.
 
“Ecco qua.” Le disse, porgendole la vasca e il cucchiaino.
Era pronto a infilarsi di nuovo sotto le coperte quando sentì Serena, si voltò a guardarla con un sopracciglio alzato.
“Dovresti considerale di indossare una camicia a letto” Lei lo ha informato con un luccichio negli occhi.
Nate sorrise, un sorriso irresistibile. “ Non ero quello che aveva il culo grosso?” Disse con ironia.
“Oh, non ti preoccupare, mi piace il tuo culo, mi piace molto” Rispose bacandolo.
“Davvero?” Nate sussurrò con voce roca. Si avvicino e gli mise le mani intorno alla pancia.
“Certo” Serena annuì. “Più o meno il motivo per cui ti ho sposato”
Nate scoppiò in una risata. Si avvicinò ancora un po’ a lei, gli morse il lobo dell’orecchio e continuò bacandole il collo fino ad arrivare all’angolo della bocca.
Questo era il paradiso per Nate, fin quando non sentì la voce di Serena.
“Io non voglio il gelato al cappuccino, Nate!”
Nate gemette di nuovo. “Cosa?”
“Io non voglio il gelato al cappuccino!”  Serena gli disse con gli occhi spalancati.
“Allora cosa vuoi?” Era semplicemente confuso. “Serena questo è l’unico gusto che abbiamo”
“Ma io lo voglio alla vaniglia” Serena piagnucolò come una bambina di sei anni.
Nate fece un respiro per calmarsi prima di cercare di fare ragionare Serena. “Ma Serena, ieri hai voluto quello al cappuccino.”
“Si, Nate ma ora lo voglio alla vaniglia!”
“Ma a te non piace nemmeno”
“Oh, come fai a saperlo?” Chiese infastidita.
“Perché ti conosco!” Nate rispose altrettanto infastidito.
“Non è vero!” Serena gridò.
“Serena non ti piace il gelato alla vaniglia, e poi sono le 3:00 del mattino.. Dove vado a comprarlo?” Nate disse restano in ginocchio.
“Viviamo a New York, io sono abbastanza sicura che possiamo trovare del gelato alla vaniglia da qualche parte!” Rispose con gli occhi spalancati e con le mani che gesticolavano selvaggiamente.
“Ma non ti piace alla vaniglia!” Nate brontolò.
Serena aggrottò la fronte e mise le mani sulla vita. “Nate Archibald! Questo è ciò che accade durante la gravidanza va bene?.. Avere bisogno di cose che non ti piacciono a delle ore pazzesche, ti senti la nausea, la vescica perde il senso di responsabilità e questa cosa qui dentro ti prende a calci come si fosse un lottatore quando in realtà è solo il tuo sperma che succhia tutto il mio sangue! E mi fa sentire grassa. Dio sa quanto questo non è piacevole, non mi piace svegliarmi alle 3:00 del mattino e avere voglia di cibo che mio marito non vuole darmi! Credimi Archibald se portavi dentro di te mio figlio allora avrei fatto di tutto per darti quello che vu…”
Nate prese il suo viso tra le sue mani e attaccò le sue labbra con quelle di lei. Non avevano nulla a cui aggrapparsi se non loro due, e bene, si sono tenuti piuttosto stretti. È stato un bacio affamato, appassionato e coraggioso. Le labbra di Nate si muovevano contro quelle di Serena, con tanto fervore che si sentivano ondate di calore andare dalla testa fino ad arrivare alla pinta dei piedi.
Sentiva il calore delle sue mani contro la sua schiena, si diressero lentamente a giocare con i suoi capelli. Nate gemette nella sua bocca e afferrò i capelli per approfondire il bacio, spinse la lingua all’interno della sua bocca, combattendo per il dominio contro la lingua di lei. Serena tirò i suoi capelli, e Nate portò la sua mano sui fianchi di Serena portando il loro copri ancora più vicino. Il suo petto nudo premuto con la sua pancia, Serena era abbastanza sicura che se Nate non l’avrebbe mantenuta, lei si sarebbe sciolta proprio lì. Nate le more si labbro inferiore e Serena gemette in riposta. Ma accidenti, gli mancava l’ossigeno, era l’unico motivo che li fece staccare. Secondo l’opinione di Serena Nate si staccò troppo in fretta, non voleva lasciarlo.
“Andiamo, vediamo di prendere un po’ di gelato alla vaniglia” Serena disse sorridendo, lei lo amava.
Serena scese dal letto e vide Nate mettersi la camicia, il suo corpo era perfetto. “Non puoi sempre  zittirmi con un bacio, lo sai?” Serena disse sorridendo.
“Oh, ma ti fa stare zitta” Rispose sorridendo. “Inoltre, non è solo per farti stare zitta. Hai uno sguardo adorabile e il rossore delle tue guance è fantastico, questo mi fa pensare che sono il bastardo più fortunato del Mondo” Dopo aver detto questo, Nate baciò Serena e prendendo le chiavi della macchina dal comodino andò al piano di sotto.
Parole come quelle avevano sempre lo stesso effetto su Serena, la facevano scogliere, rimase lì chiedendosi perché era così meraviglioso. Perché in realtà, non avrebbe ami potuto dire delle cose del genere, Dio sa quanto voleva dirglielo! Oh, lei gli diceva quelle cose, ma il modo in cui Nate le aveva appena dette, con semplicità, come se lei dovesse saperlo. Come se fosse la cosa più ovvia del Mondo, lo invidiava. Non era mai riuscita a dirgliele con tanta semplicità, doveva balbettare e arrossire, come poteva riuscirci?
E, la cosa che più la infastidiva era che Nate neanche ci pensava, sapeva quanto lui significasse per lei e la faceva sentire amata. Ma maledizione, voleva la fiducia che aveva lui, voleva farlo scogliere proprio come face lui, voleva lascarlo senza parole, proprio come l’aveva lascata lui.
“Allora andiamo? Non lo vuoi più il gelato?” Nate interruppe i suoi pensieri.
 
Nate stava guidando verso il supermercato più vicino sperando che fosse aperto a quell’ora.
“Cosa?” Ha chiesto a Serena, guardando ancora verso la strada quando sentì lo sguardo di lei su di lui.
“Cosa pensi che sarà?”
“Cosa sarà?” Chiese ancora Nate confuso.
Serena lo colpì sul braccio attirando così la sua attenzione.
“Cosa sarà?” Serena gli chiese di nuovo, appoggiando la mano sul ventre.
“Oh, quello…Non lo so, anche se Blair lo sa…”
“So che Blair lo sa!” Serena rispose vivacemente infastidita dal fatto che Nate fosse più concentrato sulla strada che su di lei.
“Allora perché non vuoi saperlo?” Chiese Nate, dandogli uno sguardo veloce.
“Perché voglio mantenere il mistero.. Non sarà più bello quando la terremo in braccio per la prima volta e scopriremo di che sesso è? Gli chiese, prendendole la mano e appoggiandola sulla pancia.
Nate sorrise, si sentiva una pressione improvvisa sotto la sua mano, il bambino aveva scalciato. Non era la prima volta, ma Nate non riusciva a smettere di sorridere ogni volta che lo sentiva scalciare.
Questo era il risultato dell’amore tra lui e Serena, lui la guardò con il suo sorriso più bello e lei gli sussurrò “Penso che sa che sei il suo papà”
Nate sentì le lacrime pungere i suoi occhi.
“Non si dovrebbe chiamare il nostro bambino con la “o”. Lui la prese in giro.
“Ah, davvero? Quindi come dovrei chiamarlo?Non so il sesso Nate!
“Ma lui non dovrebbe essere chiamato così” Nate sorrise.
“Ma l’hai appena chiamato così!” Serena lo guardò trionfante.
“No, non l’ho fatto!” Nate mentì.
“Si, l’hai fatto” Serena rispose.
“Non ho chiamato lui così!” Non appena la frase ha lasciato la suo bocca, Nate si more la lingua.
“Ah! Vedi l’hai appena fatto, di nuovo!” Serena rispose puntando il dito contro di lui.
“Oh, mi dispiace, il mio cervello non funziona così bene a quest’ora..” Nate si lamentò.
“Beh, hai appena ammesso di aver sbagliato”
“Non mi piace sbagliare” Disse Nate in modo infantile.
“Beh, non sarebbe stata la prima volta..” Rispose Serena sorridendo.
“Non aiuta” Disse Nate.
“Dio, tu sei fastidioso!” Rispose Serena esasperata.
“Io sono fastidioso? Oh, mi perdoni, Non sono mica io quello che vuole il gelato alla vaniglia alle 3:00 del mattino, e soprattutto neanche ti piace!” Nate rispose tutto d’un fiato.
“Voglio il gelato alla vaniglia, e Nate Archibald me lo sarà!”
In risposta Nate sbuffò.
 
Qualche minuto più tardi arrivarono al supermercato.
“Eccolo” Nate disse. “Siamo arrivati”
Serena alzò lo sguardo eccitata, ma il suo sorriso scomparve altrettanto velocemente come era comparso. “Ma è chiuso”
“Oh, davvero?” Nate fece finta di essere sorpreso e guardò fuori dal finestrino. “Sono chiusi, come potevano non sapere che Serena vuole il gelato alla vaniglia”
Si voltò a guardare Serena che gli stava gettando pugnali dai suoi occhi socchiusi, se gli sguardi potessero uccidere, il bambino sarebbe nato senza padre.
“Oh, non guardarmi in quel modo” Disse Nate sulla difensiva. “Non è il mio negozio”
Serena uscì dalla macchina senza dire una parola e Nate si affrettò a raggiungerla.
“Dove stai andando?” Le chiese inseguendola.
“A comprare del gelato alla vaniglia”
“Oh, andiamo Serena, sali in macchina” Nate disse prendendogli la mano.
Ma lei si lasciò dalla sua presa e continuò a cammina. Era vestita solo con un camicia di Nate e i pantaloni della tuta, le pareva che il vento freddo gli congelava le ossa.
“Oh, andiamo Serena, mi dispiace va bene? Vieni a sederti in macchina andiamo in un altro negozio” Nate la supplicò ma lei continuò a camminare in fretta, senza degnarlo di uno sguardo.
“Serena, questa è New York, non è sicura! Vieni con me” Le prese la mano e la tirò a se.
Vide le lacrime nei suoi occhi, a lui non piaceva vederla piangere così prese il voltò tra le sue mani e gli asciugò le lacrime.
La guardò diritta negli occhi e gli chiese gentilmente. “ Cos’è che non va Serena?”
“Non lo so” Ha risposto con un filo di voce.
“Tu lo sai, ti prego dimmi cosa c’è che non va..?
“Io davvero non lo so Nate! So solo che voglio davvero il gelato alla vaniglia, ma il negozio è chiuso, poi ho la nausea e io sono sempre più grassa, praticamente cammino come un pinguino tutto il tempo e non mi sento bene. Questo bambino vive praticamente sulla mia vescica ed è così fastidioso proprio come te, almeno siamo certi… è tuo!
A Nate venne da sorridere dopo aver sentito questa frase.
“ E io no so cosa c’è che non va con me, sono tutta ormoni, le mie emozioni sono un casino e non riesco ad avere il gelato alla vaniglia. Dio sembro così stupida” Mormorò.
“No, non lo sei” Nate l’ha interrotta. “In effetti, ha perfettamente senso. Ed io non so quello che vedi nello specchio, ma no credo di aver mai visto una persona più sexy e c’è qualcosa nel modo in cui cammini che è meraviglioso Serena” Le disse guardandola negli occhi. “I tuoi occhi potrebbero illuminare una stanza buia e tu sei fantastica, mi sento come se mi innamorassi di te sempre di più ogni volta che ti vedo” Sussurrò in un orecchio con le mani sulla sua pancia.
Anche questa volta Serena si sentiva come se si stesse per scogliere, proprio lì, davanti alla persona che ama.
“Davvero?” Gli chiese dopo qualche istante.
“Ne sono certo!” Nate la baciò.
Poi prese la mano,intrecciò le sue dita con le sue e cominciò a farsi strada lontano dalla macchina.
“Dove stiamo andando?” Serena gli chiese confusa.
“A prendere del gelato alla vaniglia”
“Ma il negozio è chiuso” Rispose Serena confusa.
“Oh, c’è questo altro piccolo negozio che lo vende, è qui vicino”  Nate le rispose.
“ Ma l’auto..?”
Nate ridacchiò. “Voglio prendere un po’ d’aria fresca. Beh, a meno che tu non voglia tornare in macchina?”
Lei sorrise e tenne stretta la mano di Nate. “No, andiamo a piedi” Rispose sorridendo.
Così si presero per mano e iniziarono a camminare per le strade di New York, proprio come avevano fatto tante volte negli ultimi anni. La It-Girl e il Golden Boy, che aspettavano un bambino.
 
“Penso che sarà una bambina” Ha detto Nate rompendo il silenzio.
“Davvero? Perché pensi che sia una bambina?” Ha chiesto incuriosita.
“Non lo so” Si strinse nelle spalle. “Ho sempre voluto una bambina sai? Ho sempre sognato di essere un padre che protegge la propria bambina e la mette in imbarazzo..” Disse mentre sorrideva e immaginava la scena.
Serena scoppiò in una risata, Nate la guardò iniziano a ridere anche lui, la sua ristata era contagiosa. “Perché ridi?” Chiese sorridendo.
“Vuoi una figlia così la puoi mettere in imbarazzo?” Chiese continuando a ridere.
“Certo! Cosa potrei fare se non cacciare i suoi fidanzati?” Disse ridendo.
Serena lo guardò con incredulità. “Non lo so Nate, forse potresti insegnarle le buone maniere? Aiutarla con i compiti? Ci sono tonnellate di altre cose da fare”
“Ma io sono già occupato a proteggerla!” Disse sorridendo.
Serena ridacchiò.”Così sarei quello con tutti i vantaggi?
Nate annuì. “Dovremmo proteggere i nostri bambini”
“Bambini? Chi ha mai parlato di bambini. Sai come è difficile far nascere un bambino?” Serena gli chiese.
“No, non lo so. E tecnicamente non lo saprò mai..” Nate le sorrise.
“Ma io sto vivendo la gravidanza, e questo non premette niente di buono” Serena si lamentava.
Nate rise e le baciò la fronte. “Beh, ma tu sei fantastica” Le disse guardandola negli occhi. “Dubito che qualcuno possa essere come te in questo periodo”
Serena lo guardò negli occhi e lo sorrise, quel sorriso che era  solo per Nate. “Oh, l’adulazione è il tuo forte Archibald. Mi arrendo, stiamo per avere dei figli, Plurale, si”
Nate alzò i pugni al cielo in segno di vittoria. “Lo sapevo, il mio fascino conquista tutti”
Serena rise e gli diede una spinta.
“Oh, allora avremo due figli e tre figlie…” Disse Nate sorridendo.
“Ohi! Stai calmo Archibald. Non c’è modo che io faccia cinque figli” Serena lo rimproverò.
“Ma io voglio tre figlie e due figli!”
“Li potrai avere quando sarai pronto a dar loro da mangiare il tuo sangue.” Serena lo informò.
“Allora cosa volevi dire quando hai detto figli?” Chiese Nate mettendo il broncio, completamente scoraggiato dal fatto che non potrà avere i suoi desiderati figli.
“Voglio una ragazza, e poi due gemelli” Serena gli disse. “E noi, chiameremo la ragazza Summer!”
“Summer?” Nate la guardò. “Perché?”
“Perché sarà bionda e con gli occhi azzurri, proprio come il  padre. E ci ricorderà l’estate, gli Hampton, le spiagge. Sarà Summer Elizabeth Archibald”
“Hai davvero pensato a questo, non è vero?” Disse Nate prendendola in girlo.
Serena annuì con un timido sorriso e iniziò a giocare con le sue labbra. “Davvero?”
“Cosa?” Chiese Nate confuso.
“Hai pensato a quel proposito stupido?” Disse Serena rimproverandolo.
“Beh, un po’ si…” Nate rispose esitando.
 “Oltre a rovinare i bambini cosa farai?” Chiese Serena sorridendo.
“Starò con loro, anzi staremo con loro…Vedremo i loro primi passi, i primi compleanni..”
“Sarà fantastico!” Serena urlò accarezzandogli i capelli. “Allora, cosa pensi, come saranno?”
“Beh, sicuramente avranno i capelli biondi, gli occhi azzurri e dal momento che sono i nostri figli, probabilmente saranno liberi e spensierati..”
“Prenderanno 999 decisioni sbagliate prima di prenderne una incredibile!” Serena intervenne per completare la sua frase.
“Oh, parla per te. Io non ho preso 999 decisioni sbagliate” Disse Nate.
Serena lo guardò offesa con la bocca aperta.
“Cinquecento forse?” Disse Nate sorridendo.
“Mi hai chiesto di sposarti mentre eravamo in cucina, in tuta…”
“Non è stata una decisone sbagliata!” Disse Nate mentre gli accarezzava il braccio.
“Ma non ti sei neanche inginocchiato o portata fuori!”
“Beh, era un fatto personale e intimo…” Disse Nate sorridendo.
“Non mi hai nemmeno dato un anello..”
“Ma, poi ho fatto tutto, ti ho portato fuori, mi sono inginocchiato e ti ho dato un anello!” Rispose Nate fiero di quello che aveva fatto.
“Si, beh, però non mi ha sorpreso allora..”
“Non l’avevo programmato! Eri bellissima quella mattina e sapevo che volevo passare ogni giorno della mia vita con te!” Nate le disse e gli morse la guancia. Lui non glielo aveva mai detto che quel giorno non l’aveva programmato.
Serena si stava scegliendo ancora una volta. Accidenti a te Nate Archibald!
“Stai arrossendo?” Chiese Nate con un tono di presa in giro.
“No, non sto arrossendo!” Serena mentì.
“Si! Certo che stai arrossendo!” Disse Nate sorridendo.
“Beh, non gongolarti Nate Archibald!” Serena lo rimproverò. “Oh, io sono Nate, non ho preso molte decisioni sbagliate.” Lei lo prese in giro imitando la sua voce.
“Oh, stai zitta. Questa è stata la miglior decisione della mia vita” Nate le disse. “E, so che aver accettato di sposarmi è stato la miglior decisione che tu abbia mai preso. Ora puoi smettere di fingere..”
È stata la miglior decisone della sua vita, e lei lo sapeva, ma ancora non aveva capito cosa aveva fatto per meritarsi la felicità che aveva con Nate.
Serena lo baciò. “Ti amo” Sussurrò.
“Ti amo di più” Rispose lui.
Serena scosse la testa. “Non credo sia possibile” La sua voce era piccola.
Nate la strinse più vicino a se e la baciò la tempia. Era stata la migliore decisione della sua vita. Di entrambe le loro vite.
 
Hanno finalmente raggiunto quel piccolo negozio che vende il gelato, e Dio benedica le loro anime erano aperti alle 4:00 del mattino.
Serena strillò quando lo vide e corse dentro mentre Nate iniziava a ridere e ad inseguirla.
“Io-voglio-del-gelato-alla-vaniglia” Lei disse tutto d’un fiato al venditore.
Ora scusate il povero venditore che non ha capito nessuna delle parole che aveva detto quella donna incinta, ma stava lavorando alle 4:00 del mattino dopo aver rotto con la sua ragazza.
“Mi scusi, non ho ben capito..”
“Io voglio..”
“Ehm, una vaschetta di gelato alla vaniglia” Nate intervenne prima che Serena potesse confondere ulteriormente il venditore.
“Bene signore” Rispose educatamente e si diresse verso il congelatore.
Nate guardò divertito Serena che stava saltando dall’eccitazione.
Lei si voltò a guardarlo. “Cosa? Perché ridi?”
“Posso immaginare Summer come te, quando lei avrà sei anni…” Nate le disse ridendo.
Lei gli diede una piccola gomitata nello stomaco. “Lei farà lo stesso quando sarà incinta”
“Oh, benediciamo la povera anima che la sposerà” Nate disse scherzando.
Serena iniziò a ridere con lui, non riusciva a non ridere quando lo vedeva così.
Il venditore tornò con la vasca di gelato e un cucchiaino di plastica.
Serena avidamente lo strappò dalle sue mani, mentre Nate tirava fuori il portafoglio e pagava.
“Grazie” Disse Nate mentre il venditore si limitò a sorridere.
 
Nate prese la mano di Serena e si fece strada fuori dal negozio.
“Andiamo” Ha detto. “Ti prenderò in braccio, dobbiamo farci di nuovo tutta la strada verso la macchina, sarai stanca”
Nate la raccolse tra le sue braccia, Serena avvolse il suo braccio intorno al collo di Nate e gli diede un bacio sulla guancia.
Il venditore guardò la coppia che era venuta alle 4:00 del mattino in cerca di gelato alla vaniglia, è rimasto piacevolmente colpito dal fatto che l’uomo portava la sua moglie in braccio, così decise di chiamare la sua ragazza per scusarsi.
 
“Nate” Serena lo interrogò baciandolo sulla guancia.
“Hmm?”
“Ho una confessione da farti” Disse Serena.
“Sto ascoltando” Nate rispose guardando verso di lei.
“Ho paura..” Lei disse. “ Questa cosa, tutto, il bambino è una grande responsabilità..”
“Sei preoccupata che rovineremo tutto e che saremo dei genitori orribili?” Nate completò la frase continuando a guardarla. “Già questo pensiero mi perseguita..” Confessò Nate.
“Perché, beh, ora che ci penso, non sono esattamente un modello da seguire..” Serena espresse la sua preoccupazione mentre mangiava un altro po’ di gelato.
 “A dire la verità, nemmeno io sono un gran che…, ma questa volta sarà diverso, non rovineremo niente!” Disse Nate con la sicurezza che solo lui poteva avere.
“Come fai ad essere così sicuro..?
“Perché daremo al nostro bambino tutto ciò che volevamo quando eravamo bambini!” Nate disse baciandola.
Serena sorrise e ricambiò il bacio.
“Inoltre Chuck e Blair lo stanno facendo alla grande, quanto male può essere? Continuò Nate sorridendo.
 
Camminarono in silenzio per un po’, quando Nate sentì Serena respirare nel suo orecchio.
Il suo respiro sulla sua pelle e i suoi baci sul collo.
“Non sei stato male in tutti i tuoi primi tentativi, anzi.. sei stato fantastico in un bar..” Disse Serena mentre continuava a bacargli il collo.
Nate quasi perse l’equilibrio e Serena si strinse più forte a lui.
Serena sorrise alla sua reazione.
“Non sapevo di avere ancora questo effetto su di te…” Serena gli sussurrò nell’orecchio.
“Oh, non hai idea…” Disse bacandola. “Non, farlo di nuovo però” Lui, infondo aveva Serena e il suo bambino tre le braccia, non poteva rischiare.
 
“Vuoi il gelato?” Chiese Serena.
“No, non lo voglio grazie” Rispose Nate sorridendo.
“Ma ti piace il gelato alla vaniglia”
“Si, ma adesso non lo voglio”
Finalmente videro la macchina.
“Va bene!” Serena brontolò. “Per te niente gelato” Disse sorridendo.
Nate finalmente raggiunse la macchina e appoggiò Serena sul sedile.
“Ultima offerta, Archibald… gelato?”
“No, Archibald, non lo voglio” Nate rispose sorridendo.
Si girò per andare dal suo lato della macchina quando fece due passi indietro.
Serena aveva del gelato sbavato sul suo labbro superiore.
“A pensarci però…” Disse Nate tirando Serena più vicino a se. “Mi piace molto il gelato alla vaniglia”
Dopo aver detto questo, mise le sue labbra su quelle di lei, succhiò leggermente il suo labbro superiore, gli leccò via il gelato che aveva sulle labbra e sentì delle note alla vaniglia sulla sua lingua.
Lentamente si tirò indietro, è stato un bacio morbido, che lasciò Serena senza fiato.
Nate appoggiò la sua fronte contro la sua. “Amo il gelato alla vaniglia…” Sussurrò.
“Ti amo..” Sussurrò Serena.
Nate non aveva bisogno di dirglielo, lei sapeva che Nate l’amava. Anche lei lo ama, ogni volta che lo vede il suo cuore batte all’impazzata, lei amava Nate, sempre è stato e sempre sarà. E il risultato del loro amore respirava nel suo corpo.
 
Nel momento che Nate posò a letto Serena si erano fatte già le cinque del mattino.
Nate sospirò, doveva svegliarsi fra due ore per andare a lavoro, baciò sulla fronte Serena e si sdraiò sul suo lato del letto.
Improvvisamente sentì le dita di Serena che gli accarezzavano il viso.
Nate si voltò verso di lei.
“Mi dispiace..” Disse Serena a bassa voce.
Nate immediatamente gli prese le mani. “Per cosa mogliettina?”
“Per essere così fastidiosa.. Io ti do un po’ fastidio, vero?”
“Dai Serena hai un bambino dentro di te, non posso neanche immaginare come ti senti. Così quando mi chiedi un gelato posso portartelo, e il minimo che io possa fare, che marito sarei se non riuscissi a soddisfare i desideri di mia moglie?” Disse accarezzandogli il viso. “Inoltre, questi momenti con te, sono i migliori della mai vita, meglio di qualsiasi cosa io possa desiderare” Si chinò a baciarla.
 
“Nate?” Serena disse dopo un po’.
“Si?” Chiese Nate.
“Avresti dovuto fare la scorta di gelato alla vaniglia..” Disse con un sorriso malizioso.
Nate sorrise. “Sarebbe stato uno spreco, probabilmente vorrai un gusto diverso domani” Disse sorridendo.
“No, vorrò del gelato alla vaniglia!”
“Si, sono sicuro vorrai un altro gusto”
“No!” Disse Serena alzando un po’ la voce.
“Oh, chiudi il becco. Ne vorrai un altro e io sono stanco ma soprattutto ti amo..”
“Davvero affascinante Archibald” Disse Serena bacandolo e stringendogli la mano.
“Mi hai sposato per questo” Nate le ricordò.
“Oh no, era il culo ricordi?” Disse Serena ridendo.
  
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