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Autore: princess_serenity_92    15/02/2013    3 recensioni
Dal testo:
..."Come procede il lavoro mamma?" aveva chiesto avvicinandosi alla donna ed osservando i vari schemi sul monitor del computer.
"Ancora in alto mare, ma sono sicura che presto riusciremo a metterla a punto Selena" ed aveva sorriso speranzosa, doveva farcela per salvare il futuro dei suoi figli e quello dell'umanità.
Trunks quella mattina, all'insaputa di Bulma, si stava allenando con Gohan mentre madre e figlia stavano cercando di ultimare il progetto della macchina del tempo.
"Pensi che così possa andare?" Aveva chiesto cercando l'approvazione dalla propria madre, approvazione che non era tardata ad arrivare.
Era felice come non mai, presto sarebbe potuta tornare indietro nel tempo con suo fratello per chiedere aiuto a Goku, ma avrebbe incontrato anche suo padre, la cosa che bramava più al mondo.
Purtroppo però la felicità non è eterna e la gioia svanisce insieme ad essa lasciando spazio a dolore e sofferenza.
Trunks era entrato nel laboratorio tenendo Gohan ferito e sanguinante, il braccio sinistro non c'era più e al suo posto un fiume di liquido scarlatto.
"Oh mio Dio Trunks che cos'è successo?"...
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mirai!Bulma, Mirai!Gohan, Mirai!Trunks, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'E se...'
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L'inizio di tutto







Prologo



Correva a più non posso tra i resti di quella che una volta era una città.
Era stata una sciocca a disubbidire a sua madre, ma doveva assolutamente cogliere quel fiore raro e prezioso che cresceva soltanto in quella zona.
Domani sarebbe stato il compleanno dell'uomo che amava, quel fiore sarebbe stato il regalo perfetto per lui.
La sua corsa era stata interrotta dalla arrivo di un ragazzo e una ragazza.
La giovane sgranò gli occhi per lo stupore, e per la paura indietreggiò di qualche passo.
Il cuore aveva cominciato a batterle così forte che sembrava volesse uscirle dal petto, la sua era stata una vera e propria sfortuna, possibile che proprio in quel preciso istante i due cyborg dovessero trovarsi là?
"Guarda un po' chi abbiamo qui, la fidanzatina del nostro caro amico, nevvero sorellina?" Disse il ragazzo dai capelli neri e lisci con un ghigno sul volto.
"Hai proprio ragione fratellino, sai mi stavo proprio chiedendo come prenderà la morte di questa ragazzina" rispose la ragazza dai biondi capelli sistemandosi una ciocca dietro l'orecchio.
I cyborg si avvicinarono alla giovane, una bella ragazza di quindi anni circa, i capelli lunghi color dell'ebano legati solamente da un nastro di raso rosso.
I suoi occhi erano talmente azzurri che a guardarli sembrava di navigare in un oceano, o di volare nel limpido cielo.
Al collo portava una catenina dorata con un ciondolo a forma di cuore dove vi era incisa una esse.
Una lunga cicatrice si estendeva sulla gamba sinistra, visibile grazie agli shorts che indossava sotto una t-shirt nera con impresso il logo Capsule Corporation.
"Che cosa volete da me?" Aveva chiesto balbettando stringendo sempre più forte quel fiore che per lei era un prezioso tesoro.
"Cosa vogliamo? Ma è semplice, vogliamo giocare con te piccola saiyan" rispose il ragazzo creando una sfera di energia sul palmo della mano.
La ragazza impaurita indietreggiò ancora di più inciampando d una trave di legno che la fece cadere con il sedere per terra.
Aveva chiuso gli occhi stringendo a se quel dono, sapeva che era giunta la sua ora, aspettava solo il colpo di grazia.
Una folata di vento le aveva fatto riaprire gli occhi, il suo cuore aveva perso un battito e le sue goti erano diventate rosse, lui era andato a salvarla.
"Non dovevate toccarla" e dopo ciò i suoi capelli si tinsero d'oro alzandosi all'insù, un'aura dorata lo circondava e con tutta la rabbia che aveva in corpo si era scagliato contro il cyborg.
I colpi erano decisi e ben assestati, con un pugno in pieno viso l'aveva scagliato a diversi metri da lui, e senza pensarci due volte aveva preso la ragazza tra le braccia e con lei si era allontanato da quegli esseri che avevano causato solo morte e distruzione.

Era atterrato su una radura dei monti Paoz, l'aveva adagiata a terra e poi si era abbassato alla sua altezza per guardarla dritta negli occhi celesti.
"Ti rendi conto che se non fossi arrivato in tempo saresti potuta morire?" Aveva chiesto mettendoli le mani sulle spalle.
"Beh...ecco...io...mi dispiace Gohan" ed aveva abbassato gli occhi che avevano cominciato a lacrimare stringendo forte a se quel dono per il quale era quasi morta.
Gohan si era accorto della reazione della ragazza e del fiore che teneva tra le mani, in un attimo la strinse tra le possenti braccia lasciandola sfogare quelle lacrime amare.
"Non volevo farti piangere Selena, e solo che ho avuto paura, avrei potuto perderti se non fossi arrivato al momento giusto. Che cosa sei andare a fare tutta sola in quel posto desolato?"
La ragazza si spostò leggermente dall'abbraccio e mostrò il fiore che stringeva tra le mani porgendolo a Gohan che lo prese senza capirne il significato.
"Domani è il tuo compleanno ed io volevo farti un regalo, ho pensato a questo fiore perchè cresce solamente nel parco dove ci siamo scambiati il primo bacio" disse arrossendo successivamente.
"Il mio compleanno, sai che l'avevo dimenticato, comunque è un regalo bellissimo" e dopo ciò si abbassò posando un piccolo bacio sulle labbra rosee della giovane.
"Adesso vieni che ti riporto a casa, tua fratello e tua madre saranno preoccupati" e senza darle il tempo di rispondere la prese tra le braccia alzandosi in volo sul cielo, dove il sole rosso e arancione tramontava lasciando spazio alla luna che già risplendeva alta nel cielo.

"Sei riuscito a trovarla?" aveva chiesta la donna non più tanto giovane.
"Ho solo trovato il suo nastro rosso, ma di lei nessuna traccia" aveva risposto un ragazzo di circa diciassette anni, i capelli color glicine e gli occhi azzurri.
"Trunks dimmi che non è vero, ti prego dimmelo" aveva pregato la donna, il suo volto segnato dal tempo era una maschera di dolore, dei cristalli salati sgorgavano dagli occhi celesti.
Il figlio l'aveva abbracciata dandoli tutto il coraggio necessario, coraggio che in quel momento li mancava.

Erano atterrati nel giardino della Capsule, il sole era completamente sparito dall'orizzonte lasciando spazio alle miriadi di stelle e alla luna che impreziosivano quella distesa scura.
"Perchè non ti fermi a cena, sono sicura che la mamma sarà contenta" aveva chiesto la giovane prendendo la mano di Gohan intimandolo ad entrare.
Il ragazzo però l'aveva fermata attirandola a se, "prima di entrare voglio fare una cosa" e dicendo ciò si era abbassato al suo livello per posare le sue labbra su quella della giovane in un casto e dolce bacio.
Si erano staccati l'un dall'altro ed insieme si erano diretti dentro casa dove regnava un aria tutt'altro che felice.
Avevano varcato la soglia della cucina per ritrovarsi davanti una Bulma che piangeva abbracciata a Trunks, senza pensarci due volte Selena si avvicinò a loro cercando di capire cosa fosse successo.
"Mamma perchè piangi?" Al suono di quella voce la donna si girò osserva la figlia tra un misto di stupore e felicità ed anche un pizzico di rabbia.
Si staccò dall'abbraccio di Trunks e mise le braccia sui fianchi, segno che stava per sgridarla.
"Signorina si può sapere dove ti eri cacciata ci hai fatto prendere un grosso spavento, pensavamo fossi morta, la colpa e solamente tua Gohan" disse additando successivamente il ragazzo, tutti scoppiarono a ridere mentre la donna indignata aveva incrociato le braccia al petto cominciando a sbuffare.

"Come procede il lavoro mamma?" aveva chiesto avvicinandosi alla donna ed osservando i vari schemi sul monitor del computer.
"Ancora in alto mare, ma sono sicura che presto riusciremo a metterla a punto Selena" ed aveva sorriso speranzosa, doveva farcela per salvare il futuro dei suoi figli e quello dell'umanità.
Trunks quella mattina, all'insaputa di Bulma, si stava allenando con Gohan mentre madre e figlia stavano cercando di ultimare il progetto della macchina del tempo.
"Pensi che così possa andare?" Aveva chiesto cercando l'approvazione dalla propria madre, approvazione che non era tardata ad arrivare.
Era felice come non mai, presto sarebbe potuta tornare indietro nel tempo con suo fratello per chiedere aiuto a Goku, ma avrebbe incontrato anche suo padre, la cosa che bramava più al mondo.
Purtroppo però la felicità non è eterna e la gioia svanisce insieme ad essa lasciando spazio a dolore e sofferenza.
Trunks era entrato nel laboratorio tenendo Gohan ferito e sanguinante, il braccio sinistro non c'era più e al suo posto un fiume di liquido scarlatto.
"Oh mio Dio Trunks che cos'è successo?" Aveva chiesto Bulma andando incontro al figlio aiutandolo ad adagiare il ragazzo ferito su di un letto.
Selena era rimasta impassibile, il suo Gohan era stato ferito e sapeva benissimo di chi fosse la colpa, quei cyborg l'avrebbero pagata molto cara.
Senza ragionare neanche un momento era corsa fuori prendendo il volo con un obiettivo ben preciso, trovare quei dannati cyborg.









Inanzi tutto ciao a tutti coloro che leggeranno questo esperimento che sto cercando di fare.
Premetto che questo dovrebbe essere il prequel dell'altra storia che sto scrivendo: "Il migliore amico di mio fratello".
Lo scenario si apre nel futuro alternativo di Mirai Trunks, dove appare il nuovo personaggio Selena, che è la secondogenita del principe dei saiyan, Vegeta.
Spero che vi abbia incuriosito a tal punto da continuare a seguirmi, spero lascerete qualche recensione per capire se devo continuare ad andare avanti o abbandonare la pessima idea che ho avuto.
Ringrazio anticipatamente, una buona serata a tutti.

Princess_serenity_92

   
 
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