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Autore: northernsong    15/02/2013    1 recensioni
"Frank si era semplicemente stancato, ecco tutto.
Quello non era il mondo che conosceva. Quella non era la sua vita.
Quella non era vita."
California 2019
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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But this is just a game.
 
Frank si era semplicemente stancato, ecco tutto.
Si era stancato di quei limiti che gli venivano imposti, di quelle regole assurde che doveva rispettare, di quelle stupide pillole che dovevano renderlo come tutti gli altri.
Quello non era il mondo che conosceva. Quella non era la sua vita.
Quella non era vita.
Da quando erano arrivati quegli uomini – sempre se erano definibili tali – con quelle maschere da vampiri, da quando avevano monopolizzato le radio, le televisioni, fino a impossessarsi delle loro menti, quella che conduceva non era più vita. La causa era semplice.
Pillole della felicità.
Ecco come si chiamava la loro arma. Prendi le pillole due volte al giorno, una alla mattina, in  modo che durante il giorno tu non capisca cosa tu stia facendo, una alla sera, in modo che nel caso ti svegliassi tu non sappia cosa stia succedendo.
Che stupido gioco.
E in tutto ciò, chi era colui che governava questa bugia?
Korse, lui. La Better Living. Bl.Ind.
Blind. Cieco.
Frank non avrebbe mai ringraziato abbastanza quel Draculoide che, quasi a farlo apposta, un giorno gli aveva consegnato delle pillole fasulle. Delle pillole che gli avevano liberato la mente, quasi irrecuperabile.
Da quel giorno, Frank aveva imparato a nascondere le pillole che fingeva di inghiottire. Osservava ciò che accadeva nella città di Battery City, ogni giorno con l’orrore dipinto sul volto.
Nessuno sembrava capire cosa stesse facendo. Sembrava un esercito di automi, tutti con la stessa espressione vuota sul viso, tutti che compivano le stesse azioni programmate.
E quel giorno, Frank si era stancato di osservare, si era stancato di fingere, si era stancato di non vedere.
Si era stancato di essere cieco.
 
 
La sua evasione da Battery City non andò come aveva programmato.
Secondo i suoi piani, avrebbe dovuto recarsi verso la recinzione che divideva la città da un deserto e scappare il più velocemente così.
A suo discapito, però, scoprì che la sorveglianza non era così debole come aveva pensato.
Venne rincorso da alcuni Draculoidi per buona parte del tragitto, finché quegli esseri non sembrarono stancarsi.
Frank rimase alquanto stupito, ma continuò a correre.
Continuare a correre, ecco cosa doveva fare.
Non poteva permettere che lo facessero tornare in quel luogo, in quella che osavano chiamare città, in quel luogo dove tutto era finzione.
Ma cosa voleva fare davvero? Cosa avrebbe fatto, una volta raggiunto un luogo lontano da Battery City? Cambiare il mondo?
Certo, tutti vogliono cambiare il mondo, ma nessuno è pronto a morire.
Quando fu certo che i Draculoidi non avrebbero fatto in tempo a riprendersi prima che si fosse fermato, si nascose dietro alcuni cespugli rinsecchiti. Era sempre meglio di niente.
Sospirò, riflettendo.
Aveva compiuto una grande stronzata.
Ora che era in mezzo al deserto, senza provviste, da solo e inseguito da delle guardie che molto probabilmente lo avrebbero ucciso, che aveva intenzione di fare?
Si accorse che il cielo stava cominciando a scurirsi. Non aveva idea di cosa sarebbe successo dopo, ma aveva un solo piano.
Continuare a correre.
Corse per diversi minuti, quando sentì il suono di un laser. Vide come una barra di luce infrangersi di fianco a lui, per poi schiantarsi contro il suolo.
Il panico stava cominciando a impossessarsi della sua mente. Non potevano prenderlo ora.
Si ripeteva la stessa cosa, cercando di mantenere il controllo.
Continua a correre, Frank.
Un altro colpo, alla sua sinistra. Un altro, lo mancò di pochissimo.
Continua a correre.
Sentiva il rombo di un motore dietro di lui. Delle voci che provenivano certamente dal veicolo. Un altro sparo. Frank sentiva che non sarebbe resistito ancora molto.
Continua a correre.
 
 
 
 
 
 Non ho la minima idea di che cosa minchia mi sia saltato in mente quando ho cominciato a scrivere ‘sta roba e sinceramente non voglio saperlo, mi spaventerebbe.
Sappiate solo che non so perché lo faccio e con che coraggio/dignità.
Quindi abbiate pietà, vi prego. Non sparatemi.
Dico solo che questa non è una Frerard (per ora). Non so se lo diventerà, si vedrà. E chiedo anche scusa per la brevità del capitolo çç
Bene, non avendo il coraggio di aggiungere altro me ne vado (a uccidermi, preferibilmente).
Ditemi che ne pensate, pls.
Jude 
   
 
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