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Autore: Moony91    04/09/2007    6 recensioni
Prima ff originale che scrivo, è uno sfogo personale, difatti è scritto in prima persona. Una ragazza innamorata in una notte di pazzia...
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una notte di pazzia

 

 

Stavo distesa sul letto,

il cuore che pulsava a mille…

…mi faceva quasi male…

avevo gli occhi lucidi e mi bruciavano, eppure non riuscivo a piangere.

Fuori pioveva.

Guardai il cellulare nella speranza che si animasse e che mi dicesse cosa avrei dovuto fare.

Guardai la porta nella speranza che si aprisse e che entrasse mia madre chiedendomi il perché della mia tristezza,

sinceramente preoccupata e interessata a me.

D’altronde erano le 10 di sera e i miei probabilmente stavano guardando il televisore, troppo presi da qualche film più importante di me.

Presi il cellulare e composi il seguente messaggio:

“Non ce la faccio più…io glielo vado a dire…adesso…”

e lo inviai alla mia migliore amica.

Stetti cinque minuti in attesa di una risposta,

ma già sapevo che non sarebbe mai arrivata.

Con determinazione cacciai indietro i lucciconi dagli occhi,

mi alzai dal letto,

velocemente e a grandi falcate attraversai la casa e afferrando un paio di sacchi dell’immondizia pieni annunciai ai miei che sarei andata a buttarli.

-Ma è tardi…fa freddo…piove!-

Provarono a controbattere.

Non so se fu la mia risposta secca e decisa (-Ho bisogno di prendere una boccata d’aria-) o se furono i miei occhi rossi e ancora lucidi che, per una volta, gli impedirono di fermarmi.

Mi tirai su il cappuccio e uscii sbattendo la porta.

Scesi le scale rapidamente,

attraversai il cortile,

arrivai al secchione e aprendolo lanciai dentro entrambi i sacchi.

Mi infilai le mani in tasca,

mi fermai,

chiusi gli occhi,

inspirai profondamente e alzai il viso verso il cielo,

la pioggia cominciò a battere sul mio volto…

…era fresca…

…gelida…

tutto ciò era…

…romantico e…

…rilassante…

Adesso ero insicura sul da farsi.

Inspirai nuovamente…

…e ancora…

…e ancora…

Riabbassai lo sguardo e aprii gli occhi

Avevo riacquistato la mia decisione e fermezza.

Cominciai a camminare spedita sotto la pioggia.

Camminavo e camminavo

a testa bassa

le mia gambe andavano da sole

conoscevo la strada ma non l’avevo mai percorsa.

Arrivai in breve tempo sotto casa di lui

Citofonai ad un campanello a caso e mi feci aprire da uno dei condomini con una banale scusa.

Entrai e zuppa cominciai a salire le scale lasciando pozze enormi sul pavimento.

Eccolo…

Questo è il suo appartamento…

Sulla porta troneggia il suo nome…

Medito fissando quel nome per qualche secondo, incredula di essere arrivata fin lì.

Affino l’udito e sento della musica provenire da dentro la casa…

Riconosco della musica classica…

qualcuno canta…

forse un tenore…

…non sono mai riuscita a capire la differenza tra le varie voci…

…non riesco a sentire quale opera sia…

La musica si interrompe e riesco a sentire un lontano vociare.

Senza rendermene conto suono il campanello.

Sento la sua voce,

poi dei passi…

La porta si apre.

La musica riparte.

Lui mi apre.

Stavolta è la voce di Battisti a inondare la casa…

…questa la riconosco subito…

Lui mi guarda…

…io lo guardo…

Mi riconosce e rimane a fissarmi sorpreso e incuriosito dalla mia visita.

Incapace di parlare abbasso lo sguardo osservandolo…

…è bellissimo come sempre…

sento il suo profumo persino da qui e per cinque secondi mi isolo dal mondo…

la sua voce mi ributta sulla terra

-Come mai qui?Che succede? Oddio sei fradicia!Vuoi entrare?-

Sorride benevolo…

…come sempre…

E io lo faccio,

glielo dico:

-Io c-credo…-

Balbetto appena

-…Io credo di amarla-

lo dico tutto d’un fiato,

senza alzare lo sguardo.

-Cosa?-
Ribatte stupito sgranando gli occhi
Alzo lo sguardo e lo fisso sul suo
-Ti amo-
gli rispondo.
Rimane a guardarmi incapace di reagire
sembra quasi spaventato.
Si sentono nuovamente dei passi.
Una donna si avvicina e lo abbraccia da dietro.

-Che succede amore?-

Gli chiede.

-Chi è?-

Continua a domandare.

Lui non la guarda.

Continua a fissarmi.

Io lo guardo speranzosa.

Lo sguardo di lui diventa duro,

severo,

inquisitorio,

pesante…

-Scusi…devo andare…-

Mento.

Rimarrei lì in eterno anche con quel suo sguardo,

ma devo andarmene,

ho già fatto abbastanza guai.

Lo lascio sulla soglia della porta.

Gli do le spalle e comincio a scendere le scale.

I miei piedi percorrono gli scalini con un ritmo rapidissimo.

Esco.

Chiudo il portone dietro di me e vi ci appoggio la schiena.

La pioggia ricomincia a bagnarmi

Io appoggio anche la nuca sul freddo portone di vetro e metallo.

Come ho potuto farlo veramente?

Mi porto le mani al volto.

Sento una stretta fortissima al cuore

Gli occhi cominciano di nuovo a bruciare e le lacrime spingono nuovamente da dietro le palpebre,

stavolta gli lascio via libera e cominciano a rigarmi il volto  impastandosi con la pioggia.

Perdo le forze

La schiena scivola lentamente sul vetro

Mi ritrovo seduta per terra…

Continuo a piangere…

Ormai è inutile frenarmi…

Come ho potuto farlo?

Mi odio,

La odio,

Lo odio…

…lo amo.

 

***

 

Salve a tutti! Ritorno a pubblicare per la prima volta una ff inventata di sana pianta...Spero vi piaccia...

Aspetto commenti!^^

 

Grazie

 

Moony91

   
 
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