Ciao a tutti.

Questa one-shot è un po' un fuori programma, non avevo messo in conto di scriverla, ma ieri mi sono venute in mente alcune idee dolciose e non ho proprio potuto sopprimere la mia vena creativa.

La storia si ricollega alla mia fan-fiction Alpha's love.

Qui troviamo Derek e Stiles un po' impacciati nelle prime settimane della loro relazione, soprattutto durante un giorno particolare: San Valentino.

Buona lettura!!

Happy V-day Big Bad Alpha  

-Psss.-

-Uhm-

-Psss...Stiles!-

Il ragazzo si voltò allarmato verso Lydia, seduta con Allison al banco dietro di lui.

Ottenuta la sua attenzione la ragazza gli sventolò davanti al viso il polso facendo sfoggio del nuovo luccicante braccialetto in oro bianco tempestato di swarovski.

-Bello vero?-domandò la rossa gongolando.-Me l'ha regalato il mio tesorino per San Valentino.-gli disse tutta eccitata e Stiles lanciò una veloce occhiata a Jackson vedendolo alzare gli occhi al cielo mentre si copriva imbarazzato il volto con una mano.

-Allora ti piace?-chiese ancora l'amica continuando ad agitare il braccialetto.

-Sì, sì...carino.-commentò incerto il ragazzo, facendo imbronciare la giovane Martin che evidentemente si aspettava una reazione decisamente più entusiasta.

-Oh, sei un maschio, è ovvio che tu non capisca niente di queste cose!-sbottò inacidita.

-Ehy, che ho fatto ora?-chiese incredulo Stiles.

-Non saprei Signor Stilinski, ma le consiglierei di smetterla di parlare e seguire la lezione se non vuole rimanere a farmi compagnia oggi pomeriggio.-lo riprese la voce sarcastica di Harris.

Alla fine della lezione il ragazzo sfrecciò fuori dall'aula prima di tutti, ma fu raggiunto poco dopo da quelle che erano a tutti gli effetti diventate le sue personali aguzzine.

Da quando lui e Derek stavano più o meno insieme Lydia ed Allison non gli avevano dato un attimo di tregua, cercando in continuazione di farsi gli affaracci suoi con la scusa di poter essere utili in caso entrambi avessero necessitato di alcuni consigli.

-Lui cosa ti ha regalato?-domandò la cacciatrice.

Stiles sospirò pesantemente accelerando il passo.

-Niente forse, boh...non lo so, devo ancora vederlo oggi.-spiegò scocciato.

-Ma vi sarete pur scambiati gli auguri per messaggio vero?-chiese Lydia, mentre uscivano in cortile.

Il ragazzo si fermò di colpo sulle scale d'ingresso della scuola, mentre accanto a loro, gli altri studenti si dirigevano verso il parcheggio.

-No, no Lydia, no! Non so se l'hai notato, ma il mio ragazzo non è quello che tutti potrebbero definire un amante delle sdolcinatezze tutto miele e cuoricioni, perciò sarei immensamente grato ad entrambe se la smetteste di importunarmi con le vostre domande fuori luogo prima che io possa decidere di richiedere un'ordine restrittivo, potreste anche finire in prigione. Mio padre è lo sceriffo, ricordate? E lui farebbe qualsiasi cosa pur di rendere felice il suo unico, adorato figlio...-lo sproloquio del giovane fu interrotto dal suono di clacson e voltandosi, tutti e tre poterono vedere la Camaro nera di Derek ferma davanti all'entrata in attesa di Stiles.

-Dio, ti ringrazio!-sussurrò l'umano precipitandosi verso la vettura e lasciando le due ragazze sconvolte a guardarlo, incapaci di pronunciare una sola parola.

Non appena ebbe preso posto sul sedile del passeggero, Stiles tirò un sospiro di sollievo voltandosi a guardare...il suo ragazzo...davvero lo aveva definito in quel modo davanti alle due amiche? Le parole gli erano scivolate fuori di bocca con così tanta naturalezza che non ci aveva nemmeno fatto caso.

-Ti ho mai detto quanto mi faccia piacere vederti ogni volta spuntare all'improvviso da chissà dove?-chiese il giovane, guadagnandosi uno sguardo scettico da parte del lupo.

-A dire il vero, mi hai sempre detto che odi quando lo faccio.-chiarì Derek, mentre partiva in direzioni di casa Stilinski.

Ormai negli ultimi giorni quella era diventata una piacevole abitudine. Alla fine delle lezioni, si presentava davanti a scuola per riaccompagnare a casa Stiles e trascorrere qualche minuto in più insieme. Un gesto che Peter aveva definito stranamente dolce da parte sua.

Storse il naso a quel pensiero, no, lui non era dolce, solo che riteneva fosse giusto così.

-Ritiro tutto, puoi farlo quando vuoi, giuro che non ti rimprovererò mai più per una cosa del genere.-continuò il ragazzo, facendo sbuffare il licantropo. Certo, ora diceva così, ma nel caso si fosse presentato alle sue spalle senza avvertirlo, causandogli un mezzo infarto come era solito fare, gli avrebbe sicuramente urlato contro accusandolo di volerlo uccidere.

-Tutte cazzate, lo dici solo perchè ti ho salvato dal terzo grado di Lydia.-lo rimproverò.

L'umano lo guardò pensiero per qualche istante.

-Sì, probabilmente hai ragione.-dovette convenire alla fine.

-Che voleva stavolta?-domandò l'Alpha.

Stiles alzò le spalle noncurante. -Sempre le solite cose, è curiosa e vuole sapere tutti i minimi particolari su noi due.-disse sventolando una mano in aria per liquidare il discorso, per poi sistemarsi meglio e poggiare la testa contro il finestrino freddo e guardando fuori.

Pensava davvero ciò che aveva detto alle due amiche, Derek non era di certo il tipico fidanzato che ti regalava cioccolatini e rose il giorno di San Valentino, ma d'altro canto quella loro assurda relazione era iniziata da appena qualche settimana e lui stesso doveva ancora capacitarsi di ciò che era accaduto. Faticava anche in quel momento a credere di stare davvero con Derek Hale, ma osservare il profilo rilassato del lupo alla guida, accanto a lui, bastava a metterlo di buon umore e fargli passare ogni dubbio.

Dopo pochi minuti Derek accostò vicino al vialetto di casa Stilinski e spense il motore, voltandosi poi a guardare Stiles.

-Bè, grazie del passaggio Big D...ehm, stavo pensando...-iniziò impacciato il ragazzo grattandosi la testa nervoso.

-Stiles...-lo avvertì l'Alpha. Le idee del giovane non portavano mai a nulla di buono.

-No, aspetta. Ascoltami, è una cosa seria stavolta.-lo fermò il più piccolo intuendo i pensieri che gli erano passati per la testa.-Stasera mio padre ha il turno di notte e...ecco, mi chiedevo se volessi...cioè se tu volessi fermarti per cena. Posso ordinare delle pizze e chiamo anche Scott e Isaac...se ti va...-propose stentato il ragazzo. Non lo aveva fatto perchè era San Valentino, certo che no, gli sembrava solo carino per una volta invitare Derek a cena facendolo passare dalla porta, anziché vederselo entrare in camera entrando dalla finestra come un criminale. Questo non significava assolutamente che volesse a tutti i costi passare con lui la festa degli innamorati...o, forse sì. Niente forse, era sicuramente così e a lui avrebbe fatto davvero tanto piacere se Derek avesse accettato.

-Stasera c'è la luna piena. Io e Peter dobbiamo tenere d'occhio gli altri.-spiegò quasi dispiaciuto il licantropo.

-Ah...-esalò l'umano, dimentico di quel piccolo dettaglio.-Ok, non importa, sarà per un altra volta, vorrò dire che mi incollerò al televisore e mi cimenterò in una maratona del Signore degli Anelli. Ci vediamo domani Derek.-si riprese subito allegro, mentre si apprestava a scendere dall'auto.

-Stiles!-lo richiamò il lupo sporgendosi leggermente avendo colto immediatamente la nota di delusione nella voce dell'altro.

Il ragazzo si voltò verso di lui ostentando un espressione curiosa.

-Resta in casa e fa attenzione ok?-gli raccomandò Derek.

-Ok.-bisbigliò l'umano uscendo e camminando verso la porta di casa con le spalle curve.

Alla fine si era davvero piazzato in salotto a strafogarsi di qualsiasi possibile schifezza. Ma non aveva prestato molta attenzione alle avventure di Frodo e compagnia bella, troppo preso a deprimersi. Era il primo San Valentino in cui poteva dire di avere un ragazzo – e che ragazzo – precisò una vocina euforica nella sua testa, e lo passava solo come una cane. Non poteva nemmeno dare la colpa a Derek, era l'Alpha e come tale aveva certi doveri da rispettare per il bene del branco e dell'intera Beacon Hills, ma questo non toglieva il fatto che sarebbe stato davvero, davvero felice di trascorrere quella serata in compagnia della sua dolce metà, snobbando ampiamente la luna piena. Gli sarebbe piaciuto ricevere qualche regalino stupido, un bigliettino, un insignificante cioccolatino. Si sarebbe accontentato perfino di un “Buon San Valentino” ringhiato.

Ma comunque non poteva farci niente, tanto valeva affogare i dispiaceri nel sacchetto di caramelle gommose.

Si risvegliò alle 3.00 passate, notando che il salotto era davvero un macello, piatti e sacchetti untuosi sparsi un po' ovunque e rendendosi conto di aver indecentemente sbavato sul cuscino su cui si era appisolato. Trascinandosi qua e là un po' come uno zombie, riuscì in qualche modo a risistemare e a riportare l'ordine, prima di dirigersi verso le scale, che salì quasi strisciando, diretto in camera sua. Entrato nella stanza, per un attimo si aspettò di trovare Derek in un angolo, o seduto sul letto, come aveva preso a fare negli ultimi giorni, ma ovviamente di lui non trovò nemmeno l'ombra, fatta eccezione per un piccolo oggetto posato sopra la sua scrivania.

Stiles si avvicinò titubante, prendendo in mano quello che aveva tutta l'aria di essere il suo pugnale, quello con cui aveva affrontato l'Alpha nemico nella riserva e che credeva di aver irrimediabilmente perduto durante lo scontro. Evidentemente Derek lo aveva recuperato per lui e giungendo a questa conclusione non potè resistere a stirare le labbra in un sorriso ebete pensando che quel gesto valeva più di qualsiasi regalo o frase zuccherosa di San Valentino.

Ormai aveva deciso, l'indomani quando l'avrebbe visto, se lo sarebbe avvolto per bene in un abbraccio stritolante, non gli importava che lui avrebbe probabilmente reagito ringhiandogli contro e minacciandolo di aprirgli la gola con i denti.

Derek entrò silenziosamente nella stanza scavalcando la finestra.

Facendo ben attenzione a non fare alcun rumore si avvicinò al letto sopra al quale il suo piccolo umano stava beatamente dormendo a pancia in giù. Rimase a guardare quel faccino buffo per qualche minuto, notando solo di sfuggita il pugnale posato sopra al comodino accanto al letto. Gli accarezzò con un dito una guancia morbida e si chinò per posargli un bacio sulla fronte.

-Buon San Valentino Stiles.-bisbigliò prima di dirigersi nuovamente verso la sua personale uscita.

Stiles nel dormiveglia si lasciò sfuggire un risolino.

-Ti ho sentito lupo romanticone. Buon San Valentino anche a te Sourwolf.-disse facendolo sobbalzare sorpreso.

Il lupo si voltò a guardarlo torvo.

-Torna a dormire deficiente!-ringhiò, mentre con un piede era già fuori dalla finestra.

-Sì, sì, ti amo anch'io.-biascicò l'umano.

Derek era quasi uscito del tutto non appena si rese conto di ciò che aveva detto il ragazzo, rientrò velocemente nella stanza inginocchiandosi davanti al viso del giovane.

-Stiles?-lo chiamò piano, ma quello si era già addormentato.

Il licantropo scosse la testa sorridendo mentre si alzava lanciando un'ultima occhiata al ragazzo che ora russava leggermente.

Stiles gli avrebbe sicuramente dato del filo da torcere, ma non se ne preoccupò, in fin dei conti era proprio per quel motivo che lo amava.

Fine

Noticine:

Lo so, è un po' una stupidaggine, ma mi sembrava carina. Il famoso pugnale non doveva ricomparire in queste circostanze, però mi è piaciuta di più questa idea rispetto a quella che avevo precedentemente.

Ringrazio già coloro che leggeranno e lasceranno qualche piccola recensione.

Alla prossima fan-fiction.

Ciao!!

FireMC