16/02/2013
3 recensioni
Kurayami
[1]
Start.
(Chapter soundtrack - A little faster)
Avanti, indietro, avanti e ancora indietro.
I piedi si muovevano lentamente, penzoloni.
Guardava i loro movimenti ritmici, sporgendosi in avanti, incantata.
Avanti e indietro.
Le mani appoggiate sulla superficie delle travi, ai lati dei fianchi sottili.
-Questo-, incominciò una voce leggermente roca, -è un enorme parcogiochi-.
Tsuki si voltò a guardare l'uomo.
-Il mio nuovo parcogiochi-, specificò sicuro si se'.
Confusa, la ragazza boccheggiò.
-Shh-, l'uomo si mise una mano sulla fronte, -qualunque cosa tu diresti sarebbe stupida-.
L’albina abbassò lo sguardo sulle sue gambe, fermando il movimento ritmico dei suoi piedi.
Tirò su un piede, poi anche l'altro, alzandosi.
-Non sono stupida-, ammiccò, -smettila di definirmi stupida-.
Mephisto si voltò a guardare la ragazza.
-Oh, questo non lo metto in dubbio, cara-.
Tsuki sospirò.
-Cosa devo fare?-, domandò scocciata, -so che mi hai chiamata qui per farmi fare qualcosa a conto tuo, tsk-.
Distese le braccia davanti al busto, incrociando le dita, chiudendo gli occhi e schioccando la schiena, inarcandola leggermente.
-Devi entrare nella mia scuola-, ghignò lui.
Aprì gli occhi di scatto.
-Non sei serio-, si voltò velocemente verso il demone, incredula.
-Oh, sì. Sono serissimo-, portò la tazza alle labbra e bevve un piccolo sorso di thè.
La ragazza distese le braccia lungo i fianchi, abbassando le spalle.
-No-, disse seria, -non farò nulla del genere-.
-Invece lo farai, devi farlo-, rise Mephisto.
-Yarō(stronzo)-, ringhiòlei, digrignando i denti.
Il demone la guardò con la coda degli occhi, poggiando la tazza su un piccolo piattino.
-Uhuhuh, questi termini non sono adatti ad una ragazza carina come te-, la prese in giro.
Tsuki strinse i pugni e lo ignorò.
-Quando?-, chiese solo.
-Anche domani può andar bene-.
Rilassò i muscoli delle braccia, cercando di calmarsi.
Sto solamente ribollendo di rabbia, pensò respirando profondamente.
-Ah-, continuò l'uomo dai capelli blu, -questa è la infinity key-, le porse una chiave color oro, con vari ghirigori sulla piccola impugnatura.
-A che serve?-, la afferrò e se la rigirò tra le dita sottili, osservando il leggero luccichio provocato dalla luce fioca della luna sulla superficie laccata d'oro.
-Con questa potrai aprire ogni porta e ritrovarti al corso speciale per esorcisti-, comunicò il preside, sghignazzando sommessamente.
-Che?!-, gridò la ragazza, girandosi completamente verso lo stravagante individuo.
Mi rifiuto di frequentare il corso per esorcisti, non sono così idiota da collaborare con persone che vogliono uccidere la mia specie, eh!
-Hai capito bene, madame-.
-Mi rifiuto, Mephisto-.
Fece un passo indietro e fece per andarsene, ma si bloccò difronte ad una figura sconosciuta.
-Scusa il ritardo, fratello-, si scusò inespessivo. Non gliene fregava nulla, in realtà.
-Da quanto tempo… Amaimon, re della terra-, sorrise il preside.
-U-uno degli otto principi di Gehenna...-, Tsuki si bloccò completamente, voltandosi verso l'esorcista.
-Allora? Vuoi ancora ribellarti?-, chiese questo, sorseggiando ancora il thè.
-Ho altra scelta?-.
Mephisto sembrò pensarci su'.
-Credo proprio di no-, sghignazzò.
L'albina sospirò e si passò una mano tra i capelli, poggiando una mano su un fianco.
-Dove prendo la divisa?-.
Amaimon guardò il fratello e la ragazza.
-Quand'è che posso divertirmi anche io?-, si rigirò il leccalecca tra le labbra e fissò insistentemente Tsuki, tanto che lei avvampò dopo nemmeno due secondi.
Che cazzo si fissa? Vuole un autografo?, pensò.
-Presto, molto presto-, rise il demone.
-Dunque-, riprese, -domattina passa dal mio ufficio, ti consegnerò la divisa e inizierai a frequentare la scuola-, disse soddisfatto, sorridendo allegramente.
-Quel sorriso sai dove te lo infilerei?-, ringhiò l’albina, contrariata.
Amaimon sbattè le palpebre e guardò il fratello.
Mephisto, invece, preferì ignorare la ragazza e la sua finezza.
-Puoi andare-, la congedò, senza levarsi l’irritante sorriso dal volto.
Tsuki si voltò con sdegno, sorpassando Amaimon a passo deciso.
-Questa me la paghi, brutto pagliaccio-, bisbigliò non facendosi sentire.
Arrivò alla fine della superficie della trave e saltò giù, finendo a terra, alzando un grande
polverone.
-Idiota io che lo ascolto-, si diede una manata sulla fronte, alzandosi in piedi.
Angolo Cì :3
Ciaaaaao Bella genteeeeH c:
Dunque, ecco di nuovo la vostra Cì all'attacco con un'altra fantastigherrima Fanfictioooonn asdfghj.
Okay, okay, so che mi odiate çwç
Comuuunque:
Ho avuto molti problemi sia in famiglia che col computer, non ho avuto nemmeno il tempo di mettermi al pc per scrivere cwc
Ma mamma mi ha prestato il suo e quindi per il momento ho scritto questo :'D
Vabè, credo sia chiaro che non aggiornerò in fretta çwç
Sto già scrivendo il secondo capitolo, non temete!
*le arrivano pomodori in faccia*
Spero vi sia piaciuta e spero che lascerete alcune recensioni *si pulisce con un fazzoletto* c:
Ja, mi dileguo, tauuuu.
Sayonaaaaraaaaa.