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Autore: _kishimasa_    16/02/2013    3 recensioni
Eleonora, la sorellona di Feliciano e Lovino,per la prima volta esce allo scoperto e va a frequentare l'AccademyWW, la prestigiosa accademia delle nazioni. Chi sa quali nuove amicizie farà Eleonora nell'accademia e sopratutto quali eventi succederanno... scopritelo voi!
[REVISIONE IN CORSO: capitolo 3, presto(si spera!) anche gli altri!]
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti questa e la prima fic e spero che vi piaccia,BUONA LETTURA!!
 
Ero davanti al portone, era enorme. Ero in ansia e avevo paura, non avevo mai socializzato con nessuno di questa scuola, a parte i miei fratelli, prima d'ora.  Poi..la gonna della divisa era troppo corta ed io sono abituata ad indossare solo  pantaloni!

Appena entrai vidi il preside, l'avevo riconosciuto poiché era molto più anziano, ma sopratutto perché aveva la targhetta con scritto "Preside". 

- Tu dovresti essere la studentessa nuova, molto lieto di fare la vostra conoscenza signorina. Sareste così gentile da dirmi il vostro nome?- mi  chiese  gentilmente e con il n sorriso sulle labbra.
- S-si! Piacere, io mi chiamo Eleonora Vargas- dissi velocemente, troppo. Ma non ci potevo fare nulla, ero troppo imbarazzata. 
- Eleonora Vargas eh?- disse lui compiaciuto e senza abbandonare il sorriso sornione che aveva assunto da 5 minuti buoni.
- Sì signore.- 
- Tu già mi piaci Eleonora, sei una ragazzina educata e con le buone maniere. Era ora che entrassero nell'accademia dei veri studenti. Prego mi segua pure, le mostro la sua  classe.-
- Grazie signor preside.-
- Eheh, non c'è di che cara.- disse lui, sempre in modo gentile. Almeno questo preside si mostrava simpatico e disponibile, almeno per ora. 

Lo seguii lungo i numerosi corridoi, la scuola era veramente grande, non per nulla era una delle più prestigiose. Arrivati in un certo punto, il preside puntò il dito verso un cartello appeso di fianco alla porta di fianco a noi, e mi invitò a guardarlo. C'era scritto 2°C, la classe dove mi avevano assegnata.

Appena entrata tutti i sguardi furono puntati verso di me, senza contare il terribile fatto che non c'era nessuno dei miei fratellini, ero nel panico più totale.
Dopo pochi minuti l'insegnante entrò in aula, notandomi mi incoraggiò:
- Ah devi essere Eleonora Vargas, la nuova giusto? Su presentati ai tuoi nuovi compagni di classe.- mi disse gentilmente. Certo che i prof. qui sono veramente disponibili!
-S-si, certo! Bene..ecco...io mi chiamo Eleonora Vargas e rappresento  l'Italia centrale e ho 17 anni, o almeno ne dimostro 17,  piacere di conoscervi.-
- Ciao Eleonora! Benvenuta nell'Accademia!- dissero in coro.
-Bene cara tu ti puoi accomodare vicino a Kiku vicino alla finestra.-
Mi sedetti acconto a lui. E' un ragazzo orientale dai capelli corti a caschetto, gli occhi scurissimi e dai lineamenti delicati ma fortemente maschili. Sembrava un tipo tranquillo e discreto, anche molto gentile in quanto si presentò appena finì la lezione.

*DIN-DON-DAN-DON*
Il suono soave della fine delle lezioni preannunciò la ricreazione!

Ho voluto vedere il tetto della scuola, così ci andai. Anche se sembro una ragazza beneducata. alle superiori avevo formato persino una band: "The funny music ". A quei tempi ero una studentessa ribelle, non sapevo neanche il significato della parola educazione! Pian piano però, imparai che essere ribelli può causare problemi a  te e, "occasionalmente" anche a chi ti sta vicino, quindi ho smesso e ora cerco di fare la brava ragazza, con tanto di aureola sulla testa.


Si stava bene sul tetto dell'Accademia, c'era il silenzio e la calma. Tutto qui quello di cui avevo bisogno, mancava solo una cosa importante:il mio adorato PC! Senza di lui non saprei sopravvivere, quindi decisi che dal giorno dopo lo  porterò, di nascosto, e durante la ricreazione ci giocherò.

All'improviso sentii spalancarsi la porta e vidi un ragazzo con una graziosa molletta a croce. Aveva i capelli di un biondo chiarissimo e degli occhi dallo stesso colore di mare blu.  Mi pose una serie di domande:
-Tu chi sei?- lo chiese con una voce piatta e indifferente.
-Ah.. io rappresento l'Italia centrale, piacere di conoscerti.- dissi con il sorriso sulle labbra.
-Il mio nome è...-  si sentì il rombo di un aereo sopra di noi -ma tutti mi chiamano Norvegia, anche se un certo idiota mi chiama Norge. Ma tralasciando questo, qual è il tuo nome? Non che mi interessi saperlo ovviamente...-
-Se non ti interessa perche me lo chiedi?!- -Perche io sono il rappresentante di classe e devo sapere tutti i nomi dei studenti che sono in questa classe.- questo Norvegia mi sembrava sempre più strano, ma era anche troppo egocentrico e serio!
- Va bene.. io mi chiamo Eleonora Vargas.-
-Grazie per l'informazione, ora ho un impegno. Se mi vuoi scusare..- dopo questo uscì sbattendo anche la porta, che antipatico!


*DIN-DON-DAN-DON*

"Oh no! Farò tardi alle lezioni, e non sarà certo una cosa positiva! Presto, presto!- dissi tra me e me.
Corsi come una pazza verso l'aula e per sbaglio sbattei contro una persona, era un ragazzo biondo che portava un paio di occhiali, aveva anche grosso un ciuffo all'insù.
 -Scusami, scusami! Non volevo, stai bene?- chiesi leggermente preoccupata, visto che il ragazzo biondo stava disteso a terra da almeno due minuti.
-No, sto bene, io sono l'eroe e sono anche un'astronauta! Vedi che belle stelline svolazzano sopra di me? Riesco a vedere persino dio, ahahah!-
-Stai malissimo..-
All'improvviso sentii qualcuno dietro di me urlare:"Largo, largo!"
- America... che ci fai steso per terra??-chiese lo sconosciuto abbastanza irritato.
- Sembra che stia per abbandonarci...- dissi beffarda.
- E tu chi sei?!- esclamò lui, a quanto pare non mi aveva notata.
- Ah io sono Eleonora Vargas, ma questo non è la cosa più importante ora. Chi è questo e come si fa a RIANIMARLO?!-
- Lui rappresenta i Stati Uniti D'America, comunque..niente di più facile, basta pronunciare una semplice parola e si sveglia.-
- E la parola quale sarebbe??-
-Hamburger.- disse lui guardandomi con ovvietà.
D'improvviso l'ex-svenuto si rialzò e gridò:
-Dove? Dove?? Dimmi dov'è!!- guardò intorno e vide l'altro ragazzo.
-Inghilterra, smettila di usare i tuoi trucchi con me!- urlò quasi, mentre faceva un broncio.
-Sbrighiamoci, la lezione sta per cominciare.- disse Inghilterra.
-Si, arriviamo arriviamo!- sbuffò sonoramente America, per poi dirigerci insieme verso l'aula.
-In tempo per un soffio!- disse con un sospirò stanco l'inglese.



REVISIONE FATTASI IL 01.03.2013, e mi raccomando, se trovate degli errori non esitate a segnalarceli!
 
  
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