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Autore: foreveryoung__    16/02/2013    1 recensioni
"Lui, quel ragazzo moro dagli occhi verdi, era perfetto.
Mi presentò ai suoi amici, e infine si presentò lui.
Si chiamava Richard".
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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New friends, new loves.

 
 
«Roose! Svuota le valige!»ordinò la madre.
La ragazza dalla folta chioma di capelli color nocciola annuì e si mise a disfarle.
Si chiamava Rose, Rose Smith.
Proveniva da una famiglia americana benestante, la cui si era trasferita a Londra per disagi.
Rose era castana, magra ed alta. Quel solito fisico perfetto che vorrebbero avere tutti, insomma.
«Che noia queste valige!» borbottò Rose, stanca dopo tutto il viaggio.
Ordinò i vestiti nell’armadio e finito di sistemare tutto il resto si buttò sul letto distrutta.
Prese il telefono e inviò un messaggio alla sua migliore amica: «sono appena arrivata, appena puoi, chiamami».
Mezz’ora dopo la sua migliore amica, Charlotte, la chiamò.
Dopo una lunga chiacchierata, le due terminarono la telefonata. Rose era stanca, erano le 8.45 di sera, voleva dormire, ma sapeva bene che i suoi genitori non l’avrebbero lasciata dormire senza aver mangiato. 
Scese le scale e andò in cucina.
 «Cosa c’è da mangiare?» domandò Rose con aria disinteressata a ciò che lei stessa stava chiedendo.
«Adesso cucino!» rispose la madre.
Rose non voleva mangiare, desiderava solo riposarsi, ma per evitare ulteriori sgridate doveva farlo.
Mangiò di fretta un piatto di pastasciutta per poi trovarsi in camera sua al computer.
Si collegò su Twitter per controllare i dm ma non ne vide nessuno, perciò lo chiuse e si sdraiò sul letto. Prese il suo libro preferito, lesse il titolo, e lo riposò.
Amava quel libro, era la sua ossessione, lo aveva già letto tre volte, si intitolava Delirium.
Chiuse gli occhi e pensò a come sarebbe stata la sua nuova vita a Londra.
Nuova scuola, nuovi amici, tutto nuovo.
Voleva essere diversa, originale.
Voleva essere una di quelle ragazze che quando passi per i corridoi sei osservata da tutti e invidiata.
Si alzò disinvolta e decise di scegliere i vestiti che avrebbe usato per il giorno successivo.
«questo no, questo no, questo forse» Era complicata, parecchio.
Decise di indossare dei pantaloncini corti a vita alta insieme ad una camicetta, abbinata a delle scarpe Vans.
Fece la cartella e finalmente andò a letto.
Si mise sotto le coperte e dopo qualche minuto crollò in un sonno profondo.

**
 
Suonò la sveglia.
«Maledetta sveglia, maledetta scuola. Voglio dormire!» Gridò Rose con voce assonnata.
Si preparò in fretta e fece lo zaino.
Scese al piano di sotto, fece colazione e andò alla fermata dello scuolabus.
Entrò e fu osservata da tutti; era normale, era “quella nuova”.
Lei se ne fregò e si sedette in un posto qualsiasi.
A qualche fermata dopo entrò una ragazza bionda, che tutti osservarono, ma in modo diverso, la guardavano come se fosse superiore a tutti.
“Spostati bella” disse a Rose.
“Ci sono tanti altri posti, perché mi dovrei spostare?”
“Questo è il mio posto, alzati”
Rose si alzò e si sedette in un altro posto, perché quello evidentemente tanto ‘qualsiasi’ non era.
 
**

Entrò in classe, si scelse un posto, e si sistemò.
“Buongiorno ragazzi!” salutò il professore di economia aziendale.
“Buongiorno!” risposero gli studenti.
“Vi presento una nostra compagna, Rose”
Rose alzò lo sguardo, e salutò.
Non sembrava essersi integrata bene, ma in fin dei conti era solo il primo giorno di scuola.
 Passata economia aziendale ci fu lingue e poi lettere.
Al momento dell’intervallo Rose era sola seduta al banco, ma le si avvicinò un ragazzo.
“Ciao”
“Ciao” mi iniziò a battere forte il cuore.
“Come stai?”
“Neanche mi conosci, e già mi fai domande?”
Si fecero una risatina.
“Comunque.. sto bene, grazie, e tu?”
“Bene, grazie. Vuoi che ti presenti a dei miei amici? Sei nuova e non conosci nessuno..”
“Mi farebbe piacere, grazie”
Lui, quel ragazzo moro degli occhi verdi, era perfetto.
Mi presentò ai suoi amici, e infine si presentò lui.
Si chiamava Richard.
 
Altre due ore di scuola e poi sono corsa a casa, pranzai e chiamai la mia migliore amica per raccontarle tutto.
Mi mancava un sacco, mi mancava un sacco l’America; pensavo di essermi inserita, grazie a Richard, abbastanza bene.
 
Il giorno finì; rose pensò a Richard, alla scuola, ai suoi nuovi amici, alla bella giornata che aveva passato. Pensava di non inserirsi bene, invece.. Rose, per la prima volta da quando era in UK, era felice, felice per davvero; chiuse gli occhi, e provò a dormire. Tra uno sguardo ed un pensiero, si addormentò.
 
 
 
 
 
 
Zzzalve. c:
mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace.
Non convince tanto nemmeno a me, forse ci riguarderò e cambierò qualcosa anche i futuro.
È  la mia prima vera storia che mi ispira, è stata una fiamma fin da subito.
Penso che ognuna di noi ha, almeno una volta, immaginato di essere una di quelle ragazze americane bellissime e, diciamo, mi sono immedesimata in Rose.
Spero vi piaccia come inizio, e darò del mio meglio anche nel secondo capitolo, prometto.
Ciao e grazie per la lettura dfghjgb
hrf. 
profilo twitter: @zaylenia

 

  
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