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Autore: Stregatta    05/09/2007    9 recensioni
Sembrava una serata come tante,spesa fra colate di scura birra profumata e grasse risate con i suoi migliori amici ,ma il destino riservava ben altri disegni al signor Brian Molko,tali da svelargli qualcosa di più sulle leggi che governano il mondo…E sulla profonda demenzialità di esse! Fiction molto surreale con ambizioni lol...Spero vi piaccia,altrimenti....Me ne farò una ragione,che devo dirvi XD?
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Brian.M/Matthew.B
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sympathy for the Devil




Sembrava una serata come tante,spesa fra colate di scura birra profumata e grasse risate con i suoi migliori amici ,ma il destino riservava ben altri disegni al signor Brian Molko,tali da svelargli qualcosa di più sulle leggi che governano il mondo…E sulla profonda demenzialità di esse!


Molko uscì dal pub spalancando le porte baldanzosamente senza aspettare i suoi amici caracollanti e ridacchianti, con la testa leggera e il sorriso sulle labbra,effetto di un massiccio abuso di squisita e brunita Guinness irlandese e di un’adorabile cameriera dai civettuoli occhi cerulei….Nonchè dotata di un culo che parlava,anzi,molto probabilmente era pure poliglotta…. Si soffermò con la mente su di lei,e si leccò le labbra che ancora sapevano di quello strano aroma di birra e…. Boh?
“ Mhm,sarebbe da scriverci  una canzone,su quella birra! ” ,pensò il cantante allegramente,per poi rammentare che una canzone sugli alcolici già esisteva…
Il pensiero volò subito all’autore di essa,facendolo ringhiare sommessamente.
“ Matthew Bellamy grrrrrrrrrrr……..”
Quell’odioso,piccolo,arrogante moccioso inglese! Il solo pensarci gli faceva venire i crampi allo stomaco ( e anche  una strana sensazione di…uhm…”pesantezza” nei bassifondi,anche se non l’avrebbe mai ammesso…)!
 No,un momento…Non poteva essere solo il pensiero di quella creatura infernale a procurargli quei dolori lancinanti appena sotto lo sterno…
All’improvviso Brian sentì le gambe tremanti e la bocca asciutta,ed ebbe appena il tempo di formulare nella sua mente  un “Ma che cazz…” prima di sprofondare nel buio più profondo e terribilmente silenzioso che avesse mai visto,inseguito vanamente dalle voci preoccupate e concitate dei suoi compagni di band.


Morto....Sono morto,non c’è dubbio…Chissà che c’era in quella cazzo di birra…”Dai,Bri,assaggiane un goccio,non te ne pentirai!”…Fottiti,Stef,e non sognarti nemmeno di presentarti al mio funerale,perché giuro che se ti vedo mi alzo dalla bara e ti stendo con un cazzottone sul muso!Oh,i miei poveri fans!Già immagino i loro volti rigati di lacrime per la mia prematura scomparsa alla tenera età di trenta e *coff coff* anni…Gli album postumi…I soldi che farò intascare col mio estremo  sacrificio  a Steve e Stef…La mia splendida tomba ornata da un mio busto…Naaaaaah,facciamo una bella statua a figura intera in posa classica stile David di Michelangelo! Oppure un bel tempietto ad otto colonne con capitelli in stile corinzio,il mio nome inciso in alfabeto greco e…E…Ma cos’è ‘sta musica?

Delle inquietanti note di pianoforte penetrarono nel turbine dei suoi pensieri,dissolvendoli come fumo .Brian aprì gli occhi socchiudendoli subito dopo per via di una luce accecante che permeava l’ambiente circostante,mentre le note continuavano a propagarsi nell’aria…Un’aria impregnata di un odore sgradevole che riconobbe come quello tipico dello zolfo.

…zolfo??

” Oh santissimo Dio….Non può essere vero… ”pensò il povero Brian,attanagliato dal terrore.” Sono finito all’….”

-…Inferno,già.- Una voce maschile finì il suo pensiero. Gli occhi di Molko cominciavano ad abituarsi al bagliore di quel posto e colsero l’immagine di un uomo seduto ad un pianoforte trasparente (sembrava di cristallo…) che gli dava le spalle. L’uomo indossava giacca e pantaloni rosso scarlatto e aveva i capelli neri.
Brian cercò di ridere,ma dalla gola gli uscì solo un verso stridulo e isterico. -E’ uno scherzo,vero?O molto probabilmente è solo un’allucinazione,o un incubo,o non so cosa altro…-
L’uomo in rosso scoppiò a ridere,una risata che alle orecchie di Molko suonò stranamente familiare…
-No,decisamente non è uno scherzo,caro,o un incubo e via discorrendo…-  Il tizio cominciò lentamente ad alzarsi dallo sgabello e si voltò altrettanto lentamente verso il leader dei Placebo,il quale alla vista di quel viso non potè trattenere un urlo di stupore.
L’uomo era Matthew Bellamy.
-C-cosa ci f-f-fai tu qui??- balbettò terrorizzato Brian. L’inglese inclinò il capo fissandolo con uno sguardo comprensivo.
- Hai paura,vero,piccino?- Si avvicinò per dargli un buffetto affettuoso sulla testa. Molko si stizzì per quel gesto e reagì bruscamente :- Guarda che non sono un marmocchio!Io ho già la bellezza di trenta e…Ehm…E passa anni,sai?!-
 Matthew si sedette di nuovo sullo sgabello,con quel medesimo sguardo compassionevole negli occhi blu come il cielo.
- E finiscila di rimirarmi in quel modo! - strillò Brian  –Piuttosto dimmi che diamine di posto è questo e che cosa ci facciamo qui!-
 Matt sospirò lievemente,chinando il capo per poi risollevarlo subito dopo.
 – Questo,mio caro Brian,è il luogo dove non vi è posto per la speranza,per la pace,per la felicità…-
 Sì alzò di nuovo e avanzò verso l’altro risolutamente.
 -…l’Inferno,Molko. Proprio così,credimi. -
 Si fermò a pochi centimetri dal suo volto.
 - E credo che tu sia riuscito anche a capire il perché della mia presenza…-
Brian si specchiava nelle iridi penetranti dell’altro,cercando di dare un senso alle sue parole,quando Bellamy avvicinò le labbra al suo orecchio destro sussurrando:
- Io sono il Diavolo,Bri…-
 Il povero cantante dei Placebo ammutolì…Per circa 5 secondi,e in seguito cominciò ad urlare come un ossesso: –MA CHE CAZZO STAI DICENDO?!!!-  
Matthew si allontanò infastidito. - Non c’è bisogno di sfondarmi i timpani,imbecille! - lo rimproverò,piccato. – Comunque la verità è questa,bello! Io sono il Diavolo,Satana,Belzebù,l’Anticristo,George W. Bush o come cazzo preferisci chiamarmi!-
 I suoi occhi si strinsero in due sottili linee minacciose. - E ti consiglio di non farmi alterare,perché può essere molto pericoloso…-
 Molko preferì non rischiare,e cercò di diminuire i decibel della sua voce. - Ok,ok…Però ancora non capisco cosa ci faccio qui! -
 Bellamy l’Anticristo sollevò un sopracciglio ironicamente. - Andiamo,Molko…Pensavi davvero di andare in Paradiso?Non sei propriamente stato un asceta casto e pudico in vita…Per non parlare della tua …vabbè,definiamola “musica”,per comodità…Direi che ce n’è abbastanza per relegarti nella mia “città dolente”…- e sorrise,soddisfatto della sua citazione colta. Brian non la notò,perso nei suoi pensieri convulsi.
 - Ehi,s-se questo è veramente l’Inferno d-dove sono le fiamme?E…E i diavoletti vestiti di rosso con i forconi ? E i torrenti di lava che…-
- Porca miseria,Molko,mica siamo in una barzelletta,sai ?? E comunque è vero che ho apportato qualche piccola modifica,da quando è uscito quel compromettente dossier sulla struttura dei gironi e sull’organizzazione delle anime perdute,anche se questa dannatissima puzza di zolfo non sembra volersene andare e,credimi,ho provato di tutto…- Matt atteggiò il viso in un’espressione grottescamente simile a quella delle massaie disperate per via delle macchie “impossibili da togliere” delle pubblicità dei detersivi,ponendosi le mani sui fianchi. - Chissà come era venuto in possesso di simili informazioni,quel Dante Alighieri…Fra l’altro ha pure falsato diverse cose… Ha addirittura descritto le mie fattezze come quelle di un mostro immondo con ali di pipistrello e mangiatore di traditori alla Bruto e Cassio!Voglio dire…Ma come si fa?? -
- Ehm…Eh,sì,già….- mormorò l’altro,ricordando le ore passate a interpretare l’astrusa lingua del poeta italiano per dovere scolastico,cercando di figurarselo come agente segreto al servizio di chissà chi….Forse l’arcangelo Gabriele…..
 – E così,dunque… Tu saresti il Diavolo… E gli altri due? - chiese,riferendosi al bassista e al batterista dei Muse.
– Oh,Chris l’ho raccattato in una bettola dell’Inghilterra del Nord nel 17esimo secolo mentre era ubriaco fradicio… Mi ha venduto la sua anima in cambio di una pinta di sidro caldo…Povero caro,tanto bravo a suonare,per carità,ma il cervello è sempre stato il suo punto debole! - Matt si sfiorò una tempia con un dito,per meglio esprimere il concetto.
 – Tutto il contrario di Dom…Una canaglia di prima categoria!E’ finito nelle grinfie del marito di una bella nobildonna su cui aveva allungato un po’ troppo le mani,nel ‘5oo o giù di lì,con delle conseguenze a dir poco spiacevoli…Quando mi è venuto in mente di formare una band ho cominciato un casting  dei dannati e i loro provini mi hanno davvero convinto! -
La bocca di Brian  era una “O”.
 Casting??? Provini???
- Hai altro da chiedere? - disse gentilmente Bellamy al suo compagno.
 – Ehm…Sì…Scusami,ma… Perché mai il Diavolo dovrebbe decidere di fondare un gruppo?! - domandò Brian,curioso.
 – Oh,è una storia lunga!- esclamò il suo interlocutore.
 – E’ cominciato tutto quando io e San Pietro…- e a questo punto Molko lo interruppe con un : - Tu e chi…??-
 Matt assottigliò di nuovo gli occhi irosamente.
 – Detesto essere interrotto, Molko…-  L’altro si costrinse a tacere per evitare dolorose ritorsioni,e rivolse la sua attenzione al racconto dell’inglese.
 – Dicevo,un giorno stavo amabilmente conversando a proposito dei nostri gusti musicali con San Pietro nel nostro posto segreto appena sotto le pendici del Purgatorio (dobbiamo sempre vederci di nascosto,perché se il suo “boss” scopre la nostra amicizia lo licenzia in tronco!) e ci siamo ritrovati a litigare selvaggiamente sulle capacità canore di un cantante italiano per il quale lui va matto,tale Gigi d’Alessio,e che io trovo di un lagnoso indicibile…Così lui mi ha sfidato dicendomi :”Ah,sì?Bè,perché non ci provi tu a fare musica,allora??”…Io l’ho preso in parola e da lì è iniziato tutto! Poi lui ha voluto darmi una lezione formando pure lui un gruppo,che devo ammettere non è niente male,anche se è da un po’ che non ne sento più parlare…-
- Ah… E… Quale sarebbe il nome di questo gruppo? Così,per curiosità….- chiese Brian timidamente.
Bellamy si guardò attorno furtivamente. – Mhm…. Le pareti qua sono un po’ troppo sottili…E se lui mi sente mentre svelo il suo segreto minimo mi sguinzaglia dietro quei simpaticoni dei 4 Cavalieri dell’Apocalisse… Vabbè,te lo dico all’orecchio…-
 Si avvicinò e sussurrò a Brian una parolina che sconvolse il cantante.
 – COSA?!- urlò,per poi farsi piccolo piccolo sotto l’incandescente sguardo di Matt.
– Sc-scusa…. Mi dimentico sempre…Di moderare…I decibel…- mugolò umilmente. - E’ solo che è talmente incredibile…Chi potrebbe immaginare che San Pietro è il leader dei Radi…- ma non fece in tempo a finire la frase che il suolo venne scosso da un fremito e una voce tuonò dall’alto : - BELLAMY….QUESTA PROPRIO NON ME LA DOVEVI FARE!!!-
L’ultima cosa che gli occhi di Brian Molko videro fu l’espressione sospesa tra il seccato e l’intimorito sul volto di Matthew,che gradualmente si trasformò nella ormai familiare espressione demoniaca che assumeva quando era “alterato”… E il povero traumatizzato leader dei Placebo capì con una gelida morsa di terrore allo stomaco che ce l’aveva con lui,quando l’altro alzò minaccioso l’indice indicandolo,sibilando fra i denti : - You’ll burn in the hell for your sins…-


Poi il buio e un coro smorzato e lontano che sembrava scandire il suo nome…


Aveva paura ad aprire gli occhi,per timore di ritrovarsi davanti il ghigno sardonico di Bellamy… Di Satana in persona…Ma li spalancò in fretta nel sentire la voce familiare di Steve che sussurrava concitatamente : - Ehi,ha mosso le labbra!-
 Brian era ancora  confuso…Dove cavolo si trovava?
Sentì una superficie morbida sotto la schiena e una ancora più morbida sotto la nuca. Un letto. E la stanza aveva muri dipinti di un candore gelidamente asettico. Una tipica stanza d’ospedale,insomma.
 L’abbraccio dei suoi amici gli tolse il respiro. – Cazzo,Bri,che strizza che ci hai fatto prendere! - esclamò Stefan dopo aver stritolato affettuosamente la gabbia toracica del suo amico con la gentile collaborazione di Steve.
 La vittima dei due boa-constrictor sbatacchiò gli occhi verdi per la sorpresa.
- Ma….Cosa…..- ebbe il tempo di mormorare,prima che un uomo in camice bianco entrasse nella stanza sfoderando un sorriso a trentadue denti. – Oh,si è svegliato,finalmente! - esclamò giovialmente il medico. – Sa,non tutti riescono a sopravvivere ad una dose così massiccia di veleno per topi….-
Veleno…?
- La cameriera,Bri…Quella col culo poliglotta,per capirci…Il suo ragazzo lavora come lavapiatti nel pub,ha visto che lei ci provava con te e di nascosto ti ha “corretto” la birra…..Tranquillo,l’hanno già beccato….Nonchè sputtanato su ogni tg del mondo intero! - rise Steve,osservando il volto stupito del suo convalescente amico. Smise subito per rispondere al suo cellulare,che stava trillando da qualche secondo.
- Sì,chi è?....oh,cavolo…No,scusa,è che,sai…..No,non me lo aspettavo! Aspetta,è sveglio,se vuoi te lo passo….Ok,ciao….- l’uomo schermò il telefonino con una mano,sussurrando: - Ehi,Bri,indovina chi c’è al telefono…..La tua nemesi inglese….- e sghignazzò,trovando la situazione estremamente comica.
Brian allungò la mano per afferrare il cellulare,sentendo lo stomaco contrarsi in uno spasmo che non aveva nulla a che fare con il veleno,stavolta.
-….p-pronto?- esordì timidamente,aspettandosi quasi di veder uscire uno sbuffo di vapore sulfureo al posto della voce dell’altro.
- Ehi,Molko,come va? Ho saputo della tua disavventura…- rispose Bellamy,mangiandosi allegramente le parole,come di consueto.
- Uh,ehm…..Eh,già….- dalla gola di Brian uscì un isterico risolino di sollievo. Diamine,perché doveva avere così paura di quel nanetto logorroico? Solo per colpa di uno stupido,irritantemente privo di senso incubo?Ma suvvia……
- Eh eh eh….Ma non ti illudere…..Prima o poi brucerai all’Inferno per i tuoi peccati! - scherzò il leader dei Muse,ma smise di parlare dopo aver udito un tonfo sordo dall’altra parte.
- Molko? Molko?? Ehi,c’è qualcuno? Ma cos’è successo?? -




   
 
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