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Autore: smile_book    17/02/2013    1 recensioni
"E ora, sotto le stelle, in strada, per terra, sul tetto, sotto le onde, cavalcando uno stallone, mangiando un gelato, pedalando, osservando, sorridendo, cantando, facendo la doccia, ovunque, io ti giuro, che adesso, in questo momento, noi siamo infinito."
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Noi siamo infinito.
 
 





Caro Bret,
 
questa è la centotrentottesima lettera che ti scrivo.
Sono passati cinque mesi dal tuo funerale.
Ci sono tante cose da dire, e nessuna davvero importante.
Perché sai, da quando te ne sei andato, da quando il mio letto è freddo, da quando in frigo c'è solo birra, tutto mi sembra superfluo.
Dopo il tuo funerale, come sai, mi hanno costretto ad andare da uno psicologo. E questo, come già ti ho detto, mi ha consigliato di scriverti delle lettere ogni volta che sentivo la necessità di averti vicino.
Non posso scriverti ventiquattro ore su ventiquattro, però, così mi accontento di alcuni giorni particolarmente belli, o, nella maggior parte dei casi, particolarmente brutti.
Ma, ancora una volta, tutti i miei problemi, le mie sofferenze, le lacrime, mi sembrano nulla una volta che mi siedo davanti al computer per scriverti. E' allora che mi accorgo che dietro tutte le crisi, i pianti, le urla, la disperazione, ci sei tu. Ci sei sempre tu. Il mio problema più grande sei tu. Tu, che non ci sei più; tu, che mi avevi promesso che noi saremmo stati quel 'per sempre'; tu, che credevi in me; tu, che mi facevi trovare un succo d'arancia ogni pomeriggio quando tornavo a casa. Eri fissato con il succo d'arancia.
Mi fa sorridere ricordare le tue piccole fissazioni. Piango anche, silenziosamente, ma sorrido. Sapere che nonostante il tempo passi non dimentico nulla di te, mi fa stare bene. Perché io non dimenticherò nulla di te, non ti dimenticherò.
Vorrei che fossi qui con me, adesso. Ti direi di alzare lo sguardo. Di puntarlo su quei milioni di puntini luminosi che si vedono da qui giù. Sono davvero belli. So che tu sei uno di loro, ma vorrei lo stesso che potessi vederli, vedere te stesso, da qui, da dove sono io. Perché guardandoli, perdendoti in quel mare di costellazioni e misteri, immergendoti nelle tue fantasie, abbandonandoti alla loro magia, allora, ti sentiresti vivo. Vivo come mi sento io adesso. Ti fa trattenere il fiato guardare quell'oceano dal basso. Da piccolo mi ricordava la pelle spruzzata di lentiggini di mio nonno, e te lo dicevo ogni sera, quando ci fermavamo a fissare le stelle. E ci sentivamo vivi. E io adesso mi sento vivo guardandole, mi sento come se tu fossi qui con me, vivo.
Vorrei che fossi qui, perché ti sentiresti vivo.
Ah, già... tu sei morto.
Fa venire i brividi scrivere quelle parole. Non a caso non le ho mai pronunciate. Non mi sono mai piaciute, e non le voglio associare a te.
Tu hai sempre sorriso, con gli occhi e con la bocca, non potrei mai mantenere il tuo ricordo, il ricordo del tuo nome, con accanto la parola "morto". Non rientra negli aggettivi associabili a te.
Non ti affibbierò mai un'etichetta del genere, Bret, non preoccuparti.
La tua etichetta, il gruppo del mio cuore a cui apparterrà il tuo nome è uno, e uno soltanto, e molto ristretto: ci sei solo tu. Si chiama "Amore".
Sì, si scrive con la "A" maiuscola. Perché? Perché il nostro è uno dei pochi amori degni di essere chiamati tali. Sai, oramai anche a undici anni si parla di amore. Tra ragazzini ci si dicono le parole "ti amo" con una tale leggerezza da farle sembrare banali, superficiali, inutili. Ma noi no. Noi siamo Amore, siamo quell'amore descritto nei romanzi che tanto ti piacevano. Noi siamo Amore, quell'amore che non può essere spezzato da niente e nessuno, siamo quell'amore che si è saldato pezzo dopo pezzo, come un puzzle, i cui pezzi sono stati messi insieme dalle mani del tempo.
La colla che ci tiene uniti è un Attack potenziato al massimo. Noi siamo l'inseparabile. Siamo Amore, quell'amore che si dimostra in uno sguardo e in una carezza, quell'amore complice, quell'amore limpido, come tutte le cose pure, quell'amore trasparente, senza segreti, quell'amore forte, che sfonda i muri che gli si parano davanti a calci e, infine, quell'amore rosso, infuocato di passione.
Non tutti capiscono, anzi nessuno.
Nemmeno gli innamorati, quelli che lo sono per davvero, possono capire.
Ognuno ha il suo modo di amare, di dimostrare amore e di trattare quello che si riceve. Noi abbiamo il nostro.
Nessuno lo capisce, e a volte persino io facevo difficoltà a comprenderne la logica. Ma da quando te ne sei andato, ho smesso di rifletterci troppo. L'unica cosa che conta è che noi abbiamo il nostro modo di amarci, e funziona alla perfezione. Come gli ingranaggi di un'automobile. La nostra macchina è d'epoca, infatti il nostro amore ha radici profonde; il motore non è mai stato cambiato, è "il primo", infatti noi viviamo il nostro amore come il primo giorno; il carburante è costoso, come il prezzo che ogni amore deve pagare; le ruote sono consumate, ma vanno ancora, come i nostri cuori, che per quante cicatrici portino, continuano ad amare. Infine, le rotelle che mettono in moto il tutto, collaborano alla perfezione tra di loro, come la perfetta intesa tra i nostri occhi e i nostri cuori. Un'intesa che non può essere spazzata via dal vento, lavata via dalla pioggia, sommersa dalla lava di un vulcano o cadere preda dell'erosione. E' semplicemente immortale.
Pochi credono all'immortalità. Io sì, da quando ti amo.
Siamo come i numeri primi, infiniti.
Siamo come i segni di un Uni Posca, indelebili.
Siamo come le radici di un albero, profonde.
Siamo come le allucinazioni di un ubriaco, magiche.
Siamo come i sogni dei bambini, sinceri.
Siamo come un bacio rubato sotto la pioggia, indimenticabile.
Siamo come la fede di un religioso, cieca.
Siamo come l'orgoglio di un padre per il figlio, onnipresente.
Siamo come lo sguardo d'amore di due anziani, imbattibile.
Siamo Amore, incondizionato.
E ora, sotto le stelle, in strada, per terra, sul tetto, sotto le onde, cavalcando uno stallone, mangiando un gelato, pedalando, osservando, sorridendo, cantando, facendo la doccia, ovunque, io ti giuro, che adesso, in questo momento, noi siamo infinito.
 
Per sempre tuo,
    
             Patrick. 










*angolo autrice*


l'ho scritta ieri notte (o stamattina presto) dopo aver visto il film 'noi siamo infinito'.
quel film è qualcosa di fantastico.
ho preso i personaggi da lì, ma la os non c'entra nulla con la trama del film.
se non l'avete visto vi consiglio di farlo, logan lerman e emma watson sono stati fantastici anche lì.
grazie per aver letto,
-l.
  
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