POV TAEMIN

Non ci riesco, non ce la faccio più. Non riesco a dividere la mia stanza con lui, non riesco a stargli vicino, non riesco a sostenere il suo sguardo e a sentirlo parlare, a vederlo sorridere. E’ una tortura, come lo è fare finta di niente. Sono sbagliato, tutto in me lo è. Ma la colpa è solo sua, di Choi Minho, solo sua.

Sua soltanto.

Con i suoi sorrisi, le sue premure, le sue carezze, i suoi occhi grandi, il suo profumo…è sua la colpa se sono diventato così.

E’ sua la colpa.                      

Io ero normale, io volevo una ragazza, io volevo essere come tutti gli altri, invece adesso devo lottare con me stesso per capire cosa mi stia succedendo e devo lottare con il mondo, perché pensarmi tra le sue braccia e sulle sue labbra non è normale. E’ solo ammirazione…continuo a ripetermelo, idealizzazione. Affetto fraterno, amicizia. Ma perché in sua presenza le gambe hanno iniziato a tremare, il cuore a battere forte e la testa a girare? Fa male, un male fisico insopportabile, un male dell’anima atroce.

Perché mi hai fatto questo Hyung?

Perché mi hai tolto il respiro?

Perché mi hai fatto diventare strano?

Perché mi costringi a nascondermi?

Pensavo fossimo amici, io e te. Invece ora ho delle sensazioni a cui dare un nome, dei demoni da affrontare da solo, sorridendo quando invece la mia anima è logora. E tu continui a parlarmi, a sorridermi, a scrutare il mostro che hai creato senza nemmeno saperlo. Non lo immagini minimamente, non lo sai che ogni tuo sorriso lo scambierei con un bacio, che ad ogni tua carezza tra i miei capelli vorrei stringere la tua mano nella mia, che ad ogni tua pacca sulle spalle io farei coincidere un abbraccio. No, tu non devi saperlo, perché non lo so nemmeno io.

 E chissà quanto tempo ancora durerà, chissà come farò a fare bene il mio lavoro, a stare su quel palco sapendo che tu sei al mio fianco, sentendo milioni di occhi addosso con la paura che possano leggere i miei pensieri.

E sono diventato paranoico, ogni persona che mi guarda ho l’impressione che sappia, che mi giudichi, che mi veda. Ed è per questo che non riesco più a sorridere, ho paura, ho una paura tremenda di me stesso, degli altri, di te.

E adesso ti chiedi perché con le lacrime agli occhi sto chiedendo a Kibum di fare cambio di stanza, sei deluso e lo posso vedere. E’ meglio così Hyung, questo è l’unico modo per salvarci entrambi, lo capisci vero? No, non lo capisci. Sto inventando bugie su bugie per fornire una motivazione adatta ad entrambi, e sto pregando con tutto il cuore quel Dio che spero non mi odi per quello che provo, che non facciate più domande.

Ed il discorso finisce così, con io che prendo la mia roba per trasferirmi nell’altra stanza. Non parli Hyung? Non mi dici niente? Sento la tua presenza alle mie spalle, ma non sento la tua voce. Forse lo hai capito, forse li hai visti i miei pensieri. E forse ti fanno schifo, ecco perché non mi fermi, ecco perché ti sta bene così. Ma allora cos’è quella tristezza sul tuo volto?

Lasciami andare, perché è soltanto colpa tua, non parlare, perché tu non potrai mai capire.

Ed andremo avanti così d’ora in poi. Fingeremo che non sia successo niente, o meglio, fingerò che non mi sia successo niente. Perché forse l’ho capito cosa provo. Forse l’unica cosa che provo è l’odio.

Ti odio Hyung, perché ho capito che ti amo…




Non so...senza pretese ^^ spero si sia capito qualcosa xD l'idea è nata dal fatto che in corea nonostante il fanservice l'omosessualità è comunque un tabù....e bho, è uscita questa cosa, avevo bisogno di scriverla ^^ grazie mille a chi ha letto <3