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Autore: _itsforgabbe    17/02/2013    2 recensioni
Alec rimase immobile a farsi baciare, gli occhi azzurri aperti ad osservare quelli felini del suo ragazzo, poi li chiuse e ricambiò il bacio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera o pomeriggio, non so fate voi, sono le 18.35
Vi propongo una nuova OS Malec, dove viene raccontata la prima volta di Alec.
Sono abbastanza fiera di questo lavoro, perchè l'ispirazione mi è venuta d'un colpo e il bello pè che sono riuscita a portare a termine la storia, cosa che, solitamente faccio fatica.
Quindi spero tanto che vi piaccia.
Le critiche, le osservazioni, o dei semplici comenti sono ben accetti.
Buona lettura.
Baci Giada.


La porta si richiuse dietro le spalle di Jace e il loft fu invaso da un silenzio imbarazzante. Non tanto per Magnus ma alquanto per Alec.

 

Alec aveva barattato per poco tempo la sua “libertà” per quella di Jace, per fare in modo di svincolarlo alla “prigionia” che Magnus gli aveva imposto sotto l'ordine dell'Inquisitrice.

Il giovane Nephilim rimase per degli istanti indefiniti a fissare le venature della porta di legno d'acero, poi lentamente, cercando di sembrare a proprio agio, si girò verso lo Stregone.

“Ora che hai ottenuto tutto ciò, che vuoi fare?” il tono di Alec non era risentito ma preoccupato, come se potesse aspettarsi di tutto da Magnus, e così era solitamente.

I due uscivano insieme da qualche settimana, i loro incontri erano fatti da attimi di dolcezza, di inquietudine e di litigi, ma i migliori erano sempre quelli in cui entrambi venivano invasi da un'attrazione reciproca, come se fossero due corpi celesti in un unico universo: nello stesso luogo ma sempre troppo lontani anche solo per sfiorarsi.

Magnus si avvicinò al suo amante e lo attirò verso sé, facendo scivolare la mano sinistra lungo la schiena del Nephilim che fu invasa da brividi “non so, tu che vuoi fare?” quella frase fu un soffio sopra le morbide labbra di Alec che ormai erano già state catturate da quelle sottili ed esperte dello Stregone.

Alec rimase immobile a farsi baciare, gli occhi azzurri aperti ad osservare quelli felini del suo ragazzo, poi li chiuse e ricambiò il bacio.

Le sue mani ricoperte da vecchie cicatrici vagarono sul petto di Magnus, poi si fermarono sopra al suo cuore che scandiva dei lenti battiti.

Le prime volte ne era rimasto sorpreso, non si aspettava che il battito cardiaco degli stregoni fosse più lento, ma poi, pian piano fu come se s'appropriò del suono scandito e deciso di quel cuore che batteva da più secoli.

Le mani flessuose di Magnus s'insinuarono sotto la maglietta nera e sgualcita del cacciatore, questo sussultò e tolse la vestaglia di seta che Magnus portava come soprabito.

Magnus si spostò sul divano attirando sotto di sé Alec e posizionandosi sopra di lui a cavalcioni, poi con la bocca passò a torturargli il collo dove gli lasciò dei segni violacei.

“Direi che per aver iniziato con non sapere che fare, la situazione ha avuto un'ottima svolta” disse lo Stregone più a se stesso che ad Alec mentre si era leggermente allontanato per riprendere fiato.

Le guance del Cacciatore divamparono di rosso “taci Magnus” lo prese per il colletto e lo riattirò a se, poi fece scivolare le sue mani sulla schiena flessuosa dello Stregone, raggiunse l'orlo della maglia e gliela tolse, lo Stregone fece lo stesso.

Nelle mani dei due amanti c'era urgenza, come se non avessero abbastanza tempo per toccarsi, come se i continui sfioramenti non erano a sufficienza, come se nel mondo tutto fosse sparito e loro due, erano gli ultimi rimasti, gli ultimi che di lì a poco sarebbero spariti, ma entrambi sapevano che quelle sensazioni non sarebbero mai sparite, che quegli attimi sarebbero rimasti per sempre.

La mano bianca di Alec scese dalla pancia piatta e senza ombelico di Magnus ai suoi pantaloni, dove tremante li slacciò.

“Alexander?” lo Stregone, ormai sdraiato sopra al Nephilim, si alzò un po' per guardarlo negli occhi.

Le guance di Alec divennero rosse, ma stavolta i suoi limpidi occhi azzurri, ormai febbricitanti dall'eccitazione, rimasero fissi in quelli verdi e brillanti di Magnus “shh” gli sussurrò mentre lo faceva avvicinare a sé per baciarlo, poi con un unico e sinuoso movimento gli tolse pantaloni e boxer.

Magnus, molto lentamente, e aspettando un segno di consenso, fece lo stesso con il suo ragazzo.

Il Nephilim osservò il corpo nudo del suo amante, non aveva mai visto niente di simile, non aveva mai visto delle linee perfette e armoniose in un unico corpo.

Era spaventato all'idea di mostrarsi incapace, il suo corpo tremava di eccitazione, e il respiro si faceva sempre più affannoso mentre i muscoli si contraevano tutti all'unisono per poi rilassarsi in un unico punto toccato dallo Stregone.
 

Alec era appoggiato al petto nudo dello Stregone che si alzava e abbassava regolare al ritmo del suo respiro, con le lunghe dita stava disegnando degli invisibili arabeschi che nella sua mente diventavano reali per aggiungersi a tutta la perfezione del corpo del suo ragazzo.

Magnus, con uno schiocco delle dita aveva acceso il camino, poi si era messo a giocare con delle ciocche nere dei capelli di Alec, ed era rimasto in silenzio.

Erano anni che non apriva il cuore a qualcuno, erano anni che non faceva più l'amore con qualcuno, e fra tutte le persone viventi sul pianeta Terra, il suo cuore aveva scelto un Nephilim dai sentimenti incasinati.

L'ultima volta che aveva amato qualcuno ne era uscito a pezzi, come se tutti i suoi sentimenti fossero stati calpestati da persone noncuranti dal fatto che anche lui, per quanto poco lo mostrasse, era in grado di soffrire.

Magnus?” il suo nome fu sussurrato da Alec, e lo Stregone si accorse quanto amasse il modo in cui suonava il suo nome pronunciato dalle labbra del cacciatore.

Dimmi, Alexander”.

Pe- perchè proprio me?” la mano del giovane ragazzo si fermò e si appoggiò all'altezza del cuore di Magnus che sospirò in cerca di una risposta.

Hai presente quando non sei tu a scegliere ma è il cuore?” quella di Magnus non era una risposta perchè di risposte non ne aveva. La sua mente aveva smesso di funzionare razionalmente da quando aveva incrociato quegli occhi azzurri e limpidi come il cielo d'estate.

“Magnus?” Alec alzò la testa per guardarlo negli occhi, e Magnus girò la sua per ricambiare lo sguardo “si?” chiese lo Stregone.

Il cacciatore abbassò lo sguardo imbarazzato “ io..io non so bene cosa sia l'amore, ma p-penso di essermi innamorato” finì la frase tutta d'un fiato e il viso gli si tinse di rosso, lui era così diverso da tutti gli altri pensò Magnus. Lo stregone lo attirò a se per baciarlo.

Stavolta fu un lungo e dolce bacio, dove la passione era stata messa da parte e l'amore aveva preso il sopravvento per celare quel momento per sempre nei loro cuori.

  
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