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Autore: FrancescaGii    17/02/2013    0 recensioni
La storia rigurda una specie di viaggio nel passato, immaginando come sarebbe stata questa avventura. spero vi piacerà.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Francesca, e ho 18 anni ormai compiuti da un po’. Sono sempre stata una ragazza indipendente, che ama cavarsela da sola. Sono abbastanza alta, diciamo sul metro e settantacinque. I miei capelli sono color mogano ramato, tinti recentemente. Li ho tenuti con molta cura, ottenendo il risultato sperato. Saranno lunghi una trentina di centimetri. Io stessa ho legato alcune ciocche in sottili treccioline. Solitamente intorno al capo porto un elastico abbinato agli indumenti che indosso. Il mio abbigliamento è composto da pantaloni con cavallo che arriva alle caviglie (assolutamente confortevoli) con colori misti, e semplici canottierine che scoprono una leggera striscia di pancia monocolori. La mia migliore amica, Lucia, e io da sempre ci siamo capite. Forse perché abbiamo sempre avuto lo stesso desiderio: partire per girare il mondo. E fu proprio questa idea fissa a spingerci ad attuarla.
Un pomeriggio di Aprile del 1982, ci recammo insieme dal carrozziere lì vicino. Prima di varcare il cancello, la interrogai un’ultima volta per assicurarmi della scelta
Luci, sei sicura? Dovremo intraprendere questo viaggio tanto bramato, se portiamo a termine l’acquisto.. devi esserne certa anche tu. Non sono pochi soldi. È una grande spesa per noi. Ma piuttosto, se i piani non seguiranno lo schema potremo anche rivenderlo, in futuro. Varrebbe comunque una buona somma” e sospirai, aspettando una risposta
Sono sicura. È da tutta la vita che lo sognamo, Fra. Fermarci ora sarebbe da pazzi. Siamo a un passo dal mettere in pratica tutto ciò che fin’ora avevamo costruito nelle nostre menti. Dobbiamo andare avanti. È la strada per noi.” Esclamò convinta.
Speravo avesse ragione, ma sicuramente tirarci indietro ora, all’ultimo istante, sarebbe stato sciocco. E sicuramente non solito ai nostri modi di fare.
Valicammo il cancello, e davanti a noi si prospettò una visione meravigliosa: parcheggiati uno accanto all’altro, lungo due file ai lati, si estendevano innumerevoli furgoncini, esattamente come nei nostri sogni.
Ora dobbiamo trovare quello che più ci ispira” fu il mio intervento
Cominciammo dal lato sinistro. Come colori erano piuttosto semplici. Colori di base principalmente
Scusi, se si volesse, si potrebbe spruzzare questi furgoni? È solo una mia curiosità” domandò la mia amica al venditore che ci stava guidando lungo l’esplorazione
No, mi spiace. Se li preferite più decorati, dobbiamo passare al lato destro.” Fu la sua risposta di rimando
Cosa dici Fra?” mi chiese lei, voltandosi
Direi di passare all’altro lato. Preferisco l’arte più creativa.” Conclusi io
Quindi passammo ai veicoli sul lato opposto. La mia impressione fu molto postivia, rispetto alla precedente. Si estendeva infatti una lunga collona di auto di questo tipo, decorate con fantasie di ogni tipo: a partire dai fiori per finire con triangoli. I colori si mischiavano tra loro, dando spruzzi di vivacità. I raggi del sole evidenziavano i colori caldi, mentre i colori freddi calmavano quell’esplosione di luce.
Alla fine scegliemmo il nostro. Era un piccolo furgone camper della Volkswagen. Lo sfondo era color azzurro. Davanti era decorato con un grosso arcobaleno, in parte coperto dalla ruota di scorta appesa, rivestita con un telo colorato. Su ambi i lati erano sparsi vari fiori di colori e dimensioni differenti, che si intrecciavano ai raggi del sole, rappresentati come piccoli arcobaleni che si diramano da esso. L’interno era meraviglioso. Sui sedili erano stati disposti i copri sedili appositi, interamente colorati e arricchiti da fiori e arcobaleni, come il motivo esterno. Il volante (e che volante) era rivestito da una copertura morbida grigia e marrone. Alle piccole finestre erano state appese leggere tendine bianche, rese particolari dalle macchie di colore sparse. Sul retro erano disposti altri due sedili, che per la notte erano comodamente allungabili, e gli si potevano aggiungere i materassi posizionati momentaneamente sotto di essi. Allo specchietto retrovisore erano appesi vari ciondoli a forma di simboli della pace,  foglie di marijuana e forme del genere. La radio era di vecchio standard, ma funzionava ancora bene. 
  
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