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Autore: jaysmile    18/02/2013    6 recensioni
-Jane, da quanto non mangi?-
Questa era la domanda che mi ripetevano in continuazione.
Chiunque, in qualsiasi momento, amici, conoscenti e parenti.
Tutti sembravano improvvisamente e misteriosamente interessati a me.
Dopo che per anni nessuno si era mai fatto minimi scrupoli sulla mia salute e non mi riferisco soltanto a quella fisica.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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28 giugno 2011

-Jane, da quanto non mangi?-

Questa era la domanda che mi ripetevano in continuazione. Chiunque, in qualsiasi momento, amici, conoscenti e parenti. Tutti sembravano improvvisamente e misteriosamente interessati a me. Dopo che per anni nessuno si era mai fatto minimi scrupoli sulla mia salute e non mi riferisco soltanto a quella fisica.

La presenza dei miei genitori era pressocchè nulla. Gli amici, si, loro. Avevano cominciato a sparire mesi fa, forse sono stata io, forse no, ma non è questo il punto. L'unica persona che aveva continuato a starmi vicina era Lui. Lui c'era sempre per me. Sempre. Il mio migliore amico, Justin.

Colpa della società. Colpa di teste di cazzo. Colpa della mia fragilità. Colpa del fatto che i giudizi degli altri mi colpiscono in faccia come secchi di acqua. Colpa del mio corpo. Colpa... mia.

"Jane sei grassa."

"Jane ti sei vista? Ci vorrebbero due macchine per portarti al ballo."

"Jane fai schifo."

Poi gli insulti avevano cominciato a cambiare.

"Jane sei anoressica."

"Jane sei un mucchio di ossa, fai schifo."

Poco importa, l'argomento principale era sempre il mio fare schifo.

-Jane!- urlò. Lui. Quella voce, quella voce perfetta. Perfetta da fare schifo, Lui perfetto da fare schifo. Tutta questa perfezione che mi affascinava. Tutta questa perfezione dalla quale dipendevo. Tutta questa perfezione di cui mi ero innamorata.

-Jay... sono qui.- sussurai, sentivo i suoi passi sempre più vicini.

Ecco, ora era proprio dietro di me. Mi mise una mano sulla spalla, cominciò a farmi un leggero massaggio.

L'avevo convinto a partire con i suoi migliori amici per la vacanza dei loro sogni, la vacanza che avevano proggettato da bambini, non avrei mai potuto impedirgli di andare. Non gli avrei mai permesso di passare il tempo a casa ad accudirmi, piuttosto che staccare da tutto e divertirsi, come un ragazzo normale, perchè si, lui lo era... a differenza mia. E' stato via due settimane. Mi è mancato da morire, mancato come l'aria. Ho trascorso due settimane da sola, come in isolamento nella nostra casa. La casa che condividiamo da sei mesi. La casa che condividiamo da quando ho cominciato a dimagrire.

Si chinò e mi baciò la testa, continuando lo stranamente piacevole massaggio.

-Sei dimagrita ancora...-

-No Jay, ti sbagli.- ma chi cercavo di prendere in giro? Se ne sarebbe accorto chiunque.

-Smettila di dirmi cazzate! Smettica cazzo! Ma ti rendi conto di come ti stai riducendo? Jane quanto pesi?-

Silenzio da parte mia.

-Dimmelo! Dannazione Jane sono il tuo migliore amico!-

-39...-

-Come scusa?-

-Peso 39 kg, Jay.-

Il suo viso divenne rosso, completamente. Si allontanò da me sbattendo rumorosamente la porta del bagno. Lo sentì buttare diversi oggetti a terra. Sto rovinando la vita di tutti. Della mia poco mi importa, ma la sua... è tutt'altra faccenda.

La chiamano "anoressia nervosa", che stronzata. Non sono affatto nervosa, sono stanca, svogliata e non riesco a trovare felicità nelle cose che faccio, nella vita che vivo. Potrei essere depressa, forse, ma sicuramente non nervosa. Ho cercato un'infinità di volte "anoressia" su google. Mi definiscono pazza, ma in realtà i pazzi sono loro. Pazzi che non capiscono che la fame nel mondo è grave tanto quanto quello che affronto io ogni giorno. Gente, pazza, che crede che risolvendo la fame e magari anche scoprendo una cura contro il cancro si risolva tutto. La realtà è che il mondo fa schifo perchè fanno schifo metà delle persone che lo abitano. Non avrei mai iniziato a fare al mio corpo una cosa del genere senza quei commenti cattivi sul mio fisico. Poi sicuramente la cosa è degenerata da sola.

Justin stava ancora distruggendo tutto il bagno quando decisi di alzarmi con mia grande fatica, raggiunsi il bagno. -Jay per favore... Smettila!- non ricevetti risposta. Ma pochi minuti dopo la porta si aprii, giusto un pochino, tanto quanto bastava per vedere i suoi meravigliosi occhi color nocciola. Li aveva lucidi, stava piangendo.

-Perchè fai questo?- sussurrò quasi in maniera impercettibile. Domanda retorica: sapeva la vertità. -Jane io ti amo... ma non mi piaci più. Non mi importava di quello che dicevano gli altri, io ti vedevo perfetta. Ti vedevo con le curve al punto giusto ed eri bellissima. Cazzo Jane, ti vedi?- come poteva essere innamorato di me? Come poteva non avermelo mai detto? Avevo passato giorni a chiedermi come fare per confidargli i miei sentimenti, all'epoca mi sembravano ricambiati. Justin era piuttosto popolare a scuola ed io ero l'amica sfigata. Ma mi aveva sempre difesa dai commenti di quelle teste di cazzo che mi "prendevano in giro". E per un po' avevo anche creduto di interessargli, era tanto che non lo vedevo uscire con una ragazza. Così un giorno avevo commesso l'errore madornale di andare a casa sua, prima che andassimo a vivere insieme, e l'avevo trovato a letto con un'altra. E non una qualsiasi ma una con la U maiuscola. La ragazza più sexy dell'intera scuola, una ragazza con il fisico perfetto. Ragazza alla quale avevo cercato di assomigliare per anni. Stupida.

Prendendomi per la mano mi trascinò in bagno, davanti allo specchio ad altezza naturale.

-Sei pelle e ossa. Cristo non vedi che questo "magro" non è sinonimo di bello?! Non ci arrivi da sola cazzo?!-

Involontariamente delle lacrime mi scesero dagli occhi e iniziai a singhiozzare. Era troppo per me, non aveva mai fatto una cosa simile. Justin mi aveva sempre aiutata da quando avevo iniziato a perdere peso. Aveva sempre cercato di dirmi quanto le mie curve fossero belle. Non gli avevo mai dato retta e tutta questa sua rabbia mi colpì profondamente.

Mi fece girare verso di lui e mi abbracciò forte. Mise le mani sul mio fondoschiena ormai ridotto a ossa e mi diede l'invito ad aggrapparmi con le gambe al suo bacino. -Perdonami piccola Jane... scusami. Non avrei mai dovuto perdere il controllo con te.- mi sussurrava piano nell'orecchio. Annuii e le sue mani mi strinsero ancora più forte. Si allontanò dal bagno e si sedette sul letto ancora con me abbracciata al suo petto.

E con le mani che tremavano decisi di parlare, una volta per tutte. -Jay credevo che provassi qualcosa per me... ma poi ti ho visto con Samantha e lei era così perfetta, perfetta da far schifo. Così magra... e allora ho deciso che sarei dovuta diventare come lei per piacerti. Ma man mano che cominciavo a dimagrire ero sempre meno soddisfatta del mio lavoro e così per rabbia verso il cibo, non mangiavo. E di quel poco che riuscivi a farmi assumere me ne liberavo.-

-E' tutta colpa mia... è colpa mia se stai così...- mi allontanai dal suo corpo e prendendo il suo viso tra le mani. -Jay non dirlo. Io ti amo. E' merito suo se sono ancora qui.-

-Non avrei mai dovuto lasciarti qui tutta sola... Perdonami ti prego... ti amo anche io.- si avvicinò al mio viso e premette leggermente le labbra sulle mie. Risposi al suo bacio, e aprii la bocca per permettere l'accesso alla sua lingua che delicamente passava sulle mie labbra delineandone il contorno. -Promettimi che ne usciremo insieme.- mi sussurrò sul viso.

-Non posso prometterti nulla Jay... ma ho un motivo per farcela e vorrei sfruttarlo al meglio. Voglio tornare a piacerti.- mi baciò di nuovo.

28 giugno 2012

A distanza di un anno posso dire che quel giorno le cose cominciarono a cambiare. E non mi riferisco soltanto al mio corpo ma anche alla mia mente. Abbandonai completamente il sinonimo di "bello" accanto a "magro". Forse avevo bisogno di un motivo, forse avevo bisogno di amore, forse di qualcuno che lottasse per me, insieme a me.

Le cose non sono state affatto facili all'inizio, anzi. Ci sono voluti 4 mesi perchè cominciassi a prendere su qualche kg. E momenti in cui avevo creduto di non farcela erano stati innumerevoli. Ma l'avevo promesso, non tanto a Lui quanto a Me. Avevo promesso di smetterla di condurmi alla morte, di sentirmi inferiore alle ragazze magre, perchè capii dopo diverso tempo che non ne avevo davvero motivo.

Sono riuscita a prendere 13 kg e mezzo. Mi sento meglio, mi vedo meglio. Non sono più un mucchio di pelle e ossa. Sono leggermente più normale, ma ho ancora intenzione di prendere alcuni kg.

Justin ed io decidemmo di avere anche un aiuto esterno. I dottori mi dissero che avrei impiegato diverso tempo ad ingrassare e ad avere un peso "normale" di nuovo. Infatti prendere circa un kg al mese non era di certo il massimo.

Per molti l'anoressia è una cazzata.

Si sbagliano.

E' uno dei problemi più ricorrenti nelle donne, e poco anche per gli uomini.

Non tutti sanno che per uscirne non bastano soltanto forza di volontà e quantità industriali di cibo.

Sono riuscita a superarla, in parte. Credo che non la supererò mai del tutto. Ma l'importante è aver capito l'errore. L'errore di credere che per piacere dobbiamo essere magre, possibilmente con i capelli lunghi e perfetti, truccate fino allo sfinimento. La bellezza non è questo. La bellezza è ciò che abbiamo dentro, ciò che ci distingue dagli altri, ciò che spinge le persone ad innamorarsi di alcune piuttosto che di altre.

Andate oltre ciò che la società etichetta come "bello". D'altronde "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace", non vi pare?

 

 

Spazio autrice.

salve a tutti! spero che la mia storia vi sia piaciuta, visto che mi sono impegnata e documentata a lungo per scriverla. se non vi è di disturbo lasciate una recensione, grazie!

 

 

 

 

 

  
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