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Autore: f9v5    18/02/2013    1 recensioni
Un tributo ad uno dei miei villain preferiti: Chaos!
Un personaggio su cui ho letto poco (o niente)e, considerata la grande ammirazione che provo nei confronti di tale personaggio, non ho potuto non dargli un pò di gloria.
Questa song-fic parlerà dei pensieri del dio del Chaos quando ancora era sigillato all'interno dello Smeraldo Gigante, mentre si limitava ad osservare lo svolgersi degli eventi.
Genere: Introspettivo, Song-fic, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I am a little bit of loneliness a little bit of disregard 
Handful of complaints but I can't help the fact that everybody can see these scars 
I am what I want you to want what I want you to feel 
But it's like no matter what I do, I can't convince you, to just believe 
this is real 
So I let go, watching you, turn your back like you always do 
Face away and pretend that I'm not 
But I'll be here 'cause you're all that I got 



Credete che sia facile essere un dio? 
Io che lo sono, posso rispondervi sinceramente: non lo è neanche un pò! A parte un primo momento, ho sempre vissuto e continuo a vivere in una dimensione parallela, lì il tempo scorre in una maniera differente rispetto al pianeta Mobius. Da qui ho sempre osservato paziente gli avvenimenti che si susseguivano inesorabili: ho visto la popolazione mobiana crescere ed evolversi, forgiare città, colonizzare territori prima inesplorati, ideare un suo linguaggio e una sua società.
Dovevo ammettere di provare ammirazione per loro, erano partiti dal nulla ed erano arrivati fino a quel punto, un gesto degno di rispetto, anche un dio lo deve riconoscere.
Ma credo che sia il caso di parlare di me; come tutti gli dei sono immortale, ma non eterno, questo vuol dire che anche io sono nato, seppur non ricordi niente, ne il dove, ne il come, ne il quando. Però ricordo cos’ero inizialmente:un chao! Si esatto, un comunissimo esserino azzurro che su Mobius si può incontrare ovunque. Capirete, quindi che anche io sono originario di lì. Poi un giorno, anche se non ricordo precisamente come, è passato moltissimo tempo in fondo, venni a contatto con un’energia straordinaria, che veniva da un altro pianeta, o probabilmente nata in mezzo allo spazio infinito:gli Smeraldi del Chaos. Il contatto con essi avviò in me la trasformazione che mi ha reso quello che sono adesso!


I am a little bit insecure a little unconfident 
Cause you don't understand I do what I can but sometimes I don't make 
sense 
I am what you never wanna say but I've never had a doubt 
It's like no matter what I do I can't convince you for once just to hear 
me out 
So I let go watching you turn your back like you always do 
Face away and pretend that I'm not 
But I'll be here 'cause you're all that I've got
 


 

Una volta divenuto ciò che sono, le cose iniziarono a cambiare:il popolo delle echidne, mi pare che si chiami così la loro razza, ha iniziato a venerare quello che chiamano “Il culto di Chaos” che, se ho ben compreso, è il nome che mi hanno affibbiato. Mi avevano preso come una specie di protettore e, in mio onore, forgiarono, mi chiedo ancora come ci siano riusciti, il ben noto Smeraldo Gigante, al fine di sigillare il potere degli Smeraldi, qualora fossero stati usati per scopi malvagi. Io, senza alcuna esitazione, ne divenni il primo guardiano.
Condividevo i loro ideali di pace, non ebbi alcun problema ad addossarmi quel compito.
Col passare del tempo, il popolo delle echidne si divise in più tribù, addirittura si dimenticarono di me e degli Smeraldi che, tuttavia, continuai a sorvegliare al tempio di Angel Island. Un giorno, dopo tantissimo tempo, il mio luogo segreto, perché lo era diventato, venne scoperto:lei si chiamava Tikal, era una giovane echidna. Capì subito che non aveva cattive intenzioni: il modo amorevole con cui trattava gli altri chao, gli unici che avevano impedito che la mia fosse vera solitudine, era segno di un’immensa bontà d’animo che le si poteva leggere nello sguardo. Non solo giurò di mantenere il segreto e di venire spesso a trovarci, promesse che mantenne, divenne pure sacerdotessa del mio culto, al fine di aiutarmi a mantenere l’equilibro.
Eppure, non so come, la sua tribù venne a conoscenza della mia locazione; in quel periodo le tribù delle echidne, non memori del loro unifico passato, erano in costante lotta tra loro. Il padre di Tikal, Pachamac, capo della tribù, penso allora di usare il potere degli Smeraldi per ottenere un sostanzioso vantaggio sui suoi nemici e spazzarli via.
Tikal e tutti i miei amici chao tentarono di convincerlo che avrebbe portato solo sofferenza usare il loro potere per scopi violenti, eppure lui non volle ascoltarli e non esitò a far del male ai miei “fratelli” e venne, con i suoi guerrieri, fino al mio tempio e tentò di impadronirsi delle pericolose gemme.
Non solo aveva fatto del male a degli innocenti, quell’essere aveva osato pretendere che io obbedissi ai suoi ordini, credeva davvero che io, che sono un dio, avrei obbedito ciecamente ai suoi ordini come un cucciolo ammaestrato. La mia rabbia si scatenò, gli insegnai cosa accadeva a chi mi faceva sentire impotente e inutile, a chi mi reputava un semplice strumento. 
Una volta assimilati i sette smeraldi, ultimai la mia trasformazione:Perfect Chaos!
In preda alla furia attuai un vero e proprio sterminio, delle echidne non restarono in vita che pochi fortunati sopravvissuti, perché Tikal, sigillandomi insieme a lei dentro lo Smeraldo Gigante, riuscì a placarmi temporaneamente. 


 

I can't feel the way I did before
Don't turn your back on me
I won't be ignored
Time won't heal this damage anymore
Don't turn your back on me
I won't be ignored



Quindi, ora, sono in questa dimensione di cui vi ho già parlato e neanche da solo. Sono in costante osservazione del mondo, continuando a provare in misto di sentimenti che mi sta confondendo:come ho già detto inizialmente, ammiro il grande intelletto di questa specie, capace di elevarsi col tempo e migliorarsi.
Ma questa ammirazione sta, pian piano, venendo soppiantata dall’odio ed il disgusto:guerre, continuamente guerre, per il semplice desiderio di potere! Il popolo mobiano è rimasto ubriacato dal potere, pretende di averne ancora e c’è chi non si fa scrupoli a calpestare gli altri.
Questo sta portando all’accrescimento del mio odio.
Tikal non fa che ripetermi -Non sono tutti uguali! Purtroppo ci sarà sempre qualcuno che percorrerà la via del male, ma ci sarà egualmente qualcuno che, percorrendo la via bene, farà sì che gli equilibri rimarranno stabili. Devi solo avere fiducia-
Eppure, ormai, non riesco più ad ascoltarla, ho visto abbastanza, anche troppo!
Ormai ho deciso:non appena l’occasione mi si presenterà, partirà la mia opera di purificazione.
Tutta Mobius saprà cos’è il vero dolore!

  
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