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Autore: Rowena    18/02/2013    2 recensioni
Un altro piano fallito. Un'altra incarcerazione. Un altro medico da strapazzo che vuole curarlo. Ma Joker ha sempre un asso nella manica per ribaltare la situazione...
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Di nuovo in cella. Malmenato più o meno come al solito, ferito nell'orgoglio per aver perso ancora una volta contro il suo acerrimo nemico, il pipistrello. Ed eccolo di nuovo a dovere sbrigare le pratiche più tediose, si ricorda sbuffando. A ogni ritorno ad Arkham, si trova a dover eseguire attività sempre più ridicole, propinate da giovani e ancora idealisti psichiatri, tutti desiderosi di diventare famosi come il “nuovo luminare delle neuroscienze che ha guarito il temibile Joker”.

Quello di questa settimana a portato i pastelli colorati, pastelli a cera innocenti e infantili, e gli ha chiesto di disegnare ciò che gli viene in mente parlando a ruota libera.

Joker ha ridacchiato, come solo lui sa fare, poi ha iniziato a imbrattare un foglio dietro l'altro. Fiori e unicorni alternati a esplosioni e a cadaveri sanguinanti. Lo psichiatra osserva ponendo domande qua e là, le più banali del solito repertorio. Non si premura neanche di registrare le sue caratteristiche: aspetto, occhiali, taglio di capelli alla moda... Tutti dettagli inutili, che presto dimenticherà. Vede troppi dottori, a suo parere, ma la società continua a ritenerlo pazzo, ed eccoli di nuovo in un banale interrogatorio freudiano.

Sua madre, l'infanzia, nevrosi, manie di protagonismo... Il Joker finisce di colorare un arcobaleno e tira su la testa dal foglio, annoiato.

“Perché non arriviamo alla domanda fondamentale e la chiudiamo qui, dottor...”

“Fitz”, risponde quello senza scomporsi.

“Dottor Fitz. Sa, sono stato via per un certo periodo e devo assicurarmi che la mia cella non sia stata occupata da abusivi... L'Enigmista e personaggiucoli di quella risma non aspettano altro!” spiega il folle criminale spostandosi il ciuffo dagli occhi truccati pesantemente. “Avanti, non abbia paura, me lo chieda.”

Il dottorino fa scattare la penna più volte, la punta fa avanti e indietro, mentre il suo proprietario si domanda se sia sensato saltare i normali schemi di analisi... D'altra parte è curioso, il Joker lo sa: vede il suo interesse in quegli occhietti acquosi, il morboso desiderio di sapere.

“Perché l'ha fatto, dunque?”

“Perché o fai di tutto per vivere, o fai di tutto per morire”, risponde senza neanche prendersi un minuto, ghignando come suo solito. “E nel mio caso, le due opzioni sono incredibilmente coincidenti. A proposito, sa che è incredibilmente facile trasformare un pastello a cera in una carica esplosiva?”

Il dottore non fa in tempo a rispondere, perché il criminale prende tutti i colori e glieli lancia addosso: ha approfittato di ogni istante in cui lo psichiatra era concentrato sui suoi scarabocchi per usare tutto il composto esplosivo che è riuscito a far entrare di straforo quando è stato arrestato, una miscela così instabile che neanche lui conosce gli effetti che provocherà.

Un bel sorriso, gli regala il Joker, prima di spostarsi contro la parete opposta per tentare di ripararsi dall'esplosione. Boom, un bel botto, proprio come aveva previsto.

Dell'uomo non rimangono che le briciole, mentre nel muro si è aperto uno squarcio sufficiente a evadere. Povero pipistrello, andrà su tutte le furie quando saprà della sua nuova evasione! “Beh, a non rivederci dottore, la ringrazio per l'illuminante seduta” recita rivolto all'aria prima di andarsene. Un comico tiene sempre una buona battuta per i momenti clou.










Angoletto dell'Autrice: Buonasera, ho fatto un'incursione in questo fandom istigata da quella cattivona di Trick, che passa prompt e pacchetti ispiranti come il peggiore dei pusher sotto le sessioni esami. Ti amo e ti odio, dearie. L'ispirazione per questa storia sono il prompt "pastelli colorati" e la citazione «O fai di tutto per vivere, o fai di tutto per morire», da Le ali della libertà. Io amo il Joker in stile The Killing Joke, per capirci, tengo quella storia come una Bibbia. Mi ispirava vedere il Joker con un oggetto così comune come i colori, che abbiamo usato tutti almeno un miliardo di volte... E la frase mi sembrava proprio da lui, perché nella sua follia a volte mi appare così spaventosamente lucido da far paura. Spero vi sia piaciuta. ^^
Se voleste lasciarmi un parere, sarei davvero felice di leggerli. Grazie di essere passati e alla prossima,

Rowi

   
 
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