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Autore: infinity    19/02/2013    2 recensioni
Dal testo:
Se c’era una cosa che Ji Yong amava fare era cantare, sentire musica e scrivere canzoni, poteva stare ore lì su un figlio bianco a riempirlo di parole [...]
GTOP :D
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: G-Dragon, T.O.P.
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Declaimer [Una volta tanto me ne ricordo!]: I personaggi non mi appartengono, in  quanto reali, la fan fiction non è scritta a scopo di lucro.


Ma giustamente mi porterei a casa tutti i Big Bang senza pensarci due volte!





Rebirthing  now
I wanna live for love, wanna live for you and me
Breathe for the first time now
I come alive somehow
Rebirthing  now
I wanna live my life, wanna give you everything
Breathe for the first time now
I come alive somehow
Right now
Right now
[Skillet, Rebirthing]



 
Know Ji Yong era sempre stato un ragazzo problematico, fin dalla tenera età, quando da bambino preferiva stare da solo che con i coetanei, i genitori si erano preoccupati ed anche parecchio.
La sua vita non era mai stata allegra, la sua infanzia era trascorsa ne troppo felice ne troppo triste (Se comunque si vuole escludere il fatto che tra lui e gli altri bambini c’era una sorta di barriera invisibile) diciamo che era passata, non si sentiva triste quando all’asilo i bambini lo scansavano e gli dicevano che con loro non poteva giocare perché era strano, era sempre vissuto in un mondo tutto suo, fatto di Ji Yong, la mamma e il papà.
Questo ovviamente fino a quando non raggiungi i sedici anni e capisci che è sbagliato, che il mondo non è fatto di tre persone, ma che c’è una marea di gente in giro, quando capisci che non ti puoi nascondere in eterno e scappare dalla realtà troppo a lungo.
Ji Yong aveva preso una brutta strada e no, non era quella del’alcol o della droga, semplicemente aveva preso a chiudersi in se stesso ancora di più, se prima il mondo era fatto di mamma, papà, Ji e qualche sporadico amico adesso era composto soltanto da Ji Yong, tutta via non era caduto in depressione, i medici lo assicuravano, stava benissimo, la sua psiche era apposto.
“Vuole una ragione per vivere signora, si vede che lui stesso e la sua famiglia non sono abbastanza”
Aveva confidato lo psicologo alla madre, la quale era scoppiata a piangere.

Se c’era una cosa che Ji Yong amava fare era cantare, sentire musica e scrivere canzoni, poteva stare ore lì su un figlio bianco a riempirlo di parole, ma ovviamente nessuno lo sapeva, poteva starci ore o giorni a sentire canzoni e a canticchiare quelle scritte da lui, inoltre amava girovagare su internet e tenersi aggiornato sulle nuove tendenze, questo forse era l’unica cosa che lo faceva sentire veramente parte di quel mondo.
Poi un giorno lo aveva visto passare fuori dalla porta della sua stanza.
Un enorme ragazzo con assurdi capelli blu era passato fuori dalla sua stanza, che fossero entrati i ladri e non se ne fosse accorto?  Eppure, i suoi genitori erano nel salotto, poteva chiaramente sentire la voce gioviale della madre che parlava con un’altra donna, che i ladri fossero entrati in casa e stessero prendendo un tea con sua madre, ancora più improbabile, sorrise dandosi dell’idiota e si avvio nella stanza da dove provenivano le voci “Se un ragazzo con degli improbabili capelli blu gira per casa ci sarà un motivo” si disse.
Raggiunse i genitori chiedendosi cosa diavolo stesse succedendo.
<< Ji caro – gli sorrise la madre – guarda i nostri nuovi vicini di casa ci sono venuti a salutare, sii cortese presentati! >>
Il quadro fu completo, l’essere dai capelli blu era con molta probabilità il figlio
<< Know Ji Yong, piacere di conoscerla signora >>
La donna davanti a lui ridacchiò imbarazzata e in quel momento il ragazzo dai capelli blu tornò a sedere vicino alla signora posando gli occhi neri come la pece su di lui.
<< presentati caro >>
L’esortazione della donna parve destare il blu che con un rapido inchino di presentò
<< Choi Seung Hyun, per gli amici TOP >>

Sarebbe stato un ipocrita, Ji Yong, nel dire che Seung Hyun non lo aveva attratto da subito, insomma, sfidava qualsiasi essere vivente a non esserlo.
Tuttavia c’era una cosa di “TOP” che non aveva capito:i suoi gusti, insomma uno per chiamarsi TOP, appunto, doveva proprio avere un’alta autostima di se, poi con quei capelli BLU era un cazzotto nell’occhio, Ji Yong fu veramente tentati di dirgli che nei paesi europei quel colore era passato di moda almeno vent’anni prima e che quell’anno faceva tendenza il rosa, ma le parole gli morirono in gola non appena puntò lo sguardo nel suo.
Non si era mai sentito tanto in imbarazzo neanche con una ragazza, per quanto comunque ne frequentasse, quindi figuriamoci con un ragazzo che ad occhio e croce doveva avere almeno due anni più di lui.
TOP era un tipo abbastanza invadente e anche vagamente idiota, non capiva cosa gli altri volevano, ma teneva conto solo dei suoi voleri e, cosa molto importante, non aveva una vaga idea di cosa fosse tenere le mani a posto e stare almeno a cinque centimetri di distanza l’uno dall’altro.
Era successo spesso ultimamente che la madre di Ji Yong fosse fuori a fare spese con quella di Seung Hyun, tanto spesso che il ragazzo si chiese se la madre ogni tanto si ricordasse di avere un figlio, e che quindi, il “povero Seung Hyun” che ancora non conosceva altri ragazzi al di fuori di lui, si imbucava a casa sua, o meglio, nella sua stanza a dieci millimetri dal suo corpo
<< Seung Hyun ma non hai caldo così? >>
Gli chiese in un afosa giornata d’agosto asciugandosi il sudore che, a causa del corpo eccessivamente caldo dell’altro spiaccicato addosso e dei quaranta gradi fuori dalla stanza, lo stava facendo annegare.
Seung Hyun non rispose alla domanda, o almeno, fece quello che – di regola – non si fa, rispose alla domanda con un’altra domanda, ma se almeno questa fosse stata inerente al discorso sarebbe anche andato bene, ma quando si sentì rispondere “Tu non hai voglia di tonno?” non potè fare altro che sbattere la testa sullo spigolo della porta, trascinando TOP con se ovviamente.

<< Mamma, perché è qui? >>
Chiese quella mattina quando, alzandosi, aveva trovato Seung Hyun in cucina con un improbabile grembiulino rosa a fiorellini intento a preparare quelle che dovevano essere frittelle, ma che potevano facilmente essere una potenziale arma di sterminio visto il colore, tuttavia non ricevette risposta visto che la donna non era in casa.
<< Ji hai visto sto facendo le frittelle~ >>
Canticchiò sorridente muovendo i fianchi in modo osceno al ritmo della canzone kpop che stavano passando alla radio in quel momento
<< Ti prego, smetti di… ballare, se proprio lo devo chiamare così e dammi quella cosa che hai tra le mani >>
TOP gli passò la ciotola standogli comunque attaccato mentre Ji Yong aggiungeva del latte, cercando di far tornare morbido l’impasto che assomigliava molto di più a del cemento.
<< Sai cucinare! >>
Affermò guardandolo ammirato, Ji Yong sorrise, solo per un attimo, comunque TOP lo colse al volo sorridendo a sua volta.
<< Sai com’è, se non voglio morire di fame quando mamma non c’è devo e poi il mondo della cucina è, in un certo senso, affascinante, puoi scoprire sempre sapori diversi! Io adoro pasticciare con i dolci! >>
<< Non pensavo potessi parlare così tanto Ji >>
Gli sorrise il maggiore attaccandosi a lui e abbracciandolo da dietro, Ji Yong arrossì mordendosi deliziosamente un labbro.
Ji Yong non era solito sorridere, non amava mostrarsi troppo agli altri, perciò lo faceva di rado o per meglio dire non lo faceva mai, tutte le persone che erano nella stessa classe con lui fin dalle elementari poteva affermare tranquillamente che dall’età di otto [Se non anche prima, ma informazioni così futili il cervello umano tende ad eliminarle subito] fino agli attuali sedici lui era un musone asociale, le occasioni in cui le sua labbra si tiravano dolcemente verso l’alto e scoprivano i denti bianchi e perfetti si potevano contare sulle dita di una mano: quando scriveva canzoni o scopriva in  anteprima le tendenze di quell’anno, tuttavia ultimamente qualcosa lo stava “forzando” a sorridere di più, quel qualcosa [O per meglio dire qualcuno] era Seung Hyun, Ji Yong aveva trovato da subito difficile non rispondere ai sorrisi del ragazzo e era finito giorno dopo giorno a doversi sforzare a non stendere le labbra.
Era un giorno d’inverno, il vento soffiava forte fuori dalle finestre colpendo i vetri con gli sporadici fiocchi di neve che ancora si ostinavano a cadere e che, se il vento non li avesse portati qua e la, si sarebbero dovuti congiungere ai compagni che avevano arrestato la loro corsa sul freddo asfalto di Seoul, i riscaldamenti erano al massimo e con lo scalda-bagno acceso Ji Yong era più che pronto per una rilassante doccia, stava per entrare sotto il getto dell’acqua bollente quando la porta si aprì, sulla soglia Seung Hyun lo guardava quasi a volerlo mangiare
<< C-che ci fai qui? >>
Arrossì, il Blu non rispose.
<< Insomma Choi Seung Hyun vedi che sono impegnato, vattene e lasciami stare!  >>
Perse la pazienza tirandogli una saponetta, la quale colpi in fronte il ragazzo che, confuso si girò ed uscì dalla stanza.
<< Dove è finito TOP? >>
Chiese alla madre raggiungendola in cucina e aiutandola a tagliare le verdure per la cena, il padre oziava sulla poltrona approfittando del suo giorno libero, aveva ripetuto almeno quaranta volte in un’ora quanto amasse la neve, la donna lo guardò confusa
<< C’era Seung Hyun-ah?  >>
<< Ah… come no! È entrato nella doccia mentre ero dentro! >>
<< No tesoro, guarda che non è venuto oggi! >>
<< Ti dico di si mamma, era li davanti alla porta con la faccia da pesce lesso! >>
<< Ma no, non sono a Seoul, sono da un’amica di famiglia e torneranno solo dopo domani, è impossibile >>
Ji Yong annui distratto alle informazioni della madre
“è stato solo un attimo, forza dell’abitudine, solitamente è sempre qui”
Si disse, lasciò la cucina decretando che per quella sera la madre poteva farcela anche da sola, visto che metà della cena era gia pronta, si diresse in camera e controllò immediatamente i messaggi sul suo cellulare, solitamente TOP gliene mandava almeno uno ogni due ore [Avvolte parlava addirittura da solo per messaggi solo perché lui non aveva voglia di rispondere] invece quel giorno la sua casella era tristemente spoglia, gli balenò l’idea di mandare lui un messaggio a Seung Hyun, chiedergli se fosse finito sotto a due metri di neve per non avergli detto che per almeno tre giorni non era a casa, poi scotè la testa dandosi dell’idiota, che senso aveva darsi tutta quella pena per un tizio che era perennemente a casa sua, attaccato come un polpo, con un sorriso dannatamente idiota in faccia, i movimenti aggraziati come quelli di un elefante ballerino e le sopracciglia schifosamente sex… no poteva anche evitare di pensare l’ultima parte, era Seung Hyun cavolo!

A Know Ji Yong non era mai mancata tanto una persona, neanche all’asilo, quando i bambini piangono perché le mamme li lasciano li per adempire ai propri compiti, quando le urla e le gonne delle madri sono tirate all’invero simile, quando i bambini entrano e poi scappano fra le braccia della genitrice, a lui non era mai dispiaciuto stare solo senza sua madre [Certo un po gli mancava quando non la vedeva per un lungo lasso di tempo ] alla fine, non l’aveva mai sentita totalmente parte della sua vita, per questo si sentiva un po un ingrato, le madri ti portano per nove mesi dentro di loro, ti nutriscono, ti insegnano a vivere, darebbero la loro vita in cambio della tua, ma per lui alla fine era sempre stata una persona come le altre e se la madre non aveva mai avuto un posto speciale quale “Ji Yong-ah sente la mia mancanza” quel posto era stato inevitabilmente sostituito da un tizio strano, con i capelli blu e gli occhi scurissimi e profondi.
Seung Hyun ancora non era tornato e, per la prima volta nella sua vita, Ji Yong si sentì dannatamente solo e che stava bene e non gli mancava non voleva neanche pensarlo, afferrò il cellulare e mando quel messaggio che voleva spedire da tanto tempo, poco importa se lo aveva scritto solo due giorni prima, le 48 ore che erano passate erano state lente e ricche di agonia.

To: TOP        From: Ji Yong
“Mi manchi”

Si chiese se facesse tanto fidanzatino abbandonato, ma ormai la frittata era fatta, la risposta arrivò subito con una secca vibrazione del palmare.

To: Ji Yong     From: TOP
“Anche te~”

Sorrise ancora, per colpa di quel tizio.
Aveva un cellulare stretto al petto, per colpa di quel tizio.
Era tornato a vivere, per merito di quel tizio.
Gli avrebbe dovuto confessare un sacco di cose a quel tizio.
Forse doveva che ringraziarlo a quel tizio.






Note Autrice:
Salve Salve! ^^
Inizio con il dire che è la mia seconda Fan fiction sui Big Bang, quindi finche non ci prenderò un po la mano non vi aspettate niente di che! xD
Non ho molto da dire sulla storia, è una GTOP [Lo so, non lo avreste mai detto x3] e io amo la GTOP, la canzone è degli Skillet [Chi ha letto l’altra mia Fan fiction sui Big Bang sa che adoro gli Skillet] all’inizio doveva essere qualcosa di dannatamente triste e lacrimevole, poi ho cambiato canzone [In tutta onestà spero di mettermi un punto qui con le fan fiction sulle canzoni degli Skillet Cx]
Quindi, chiedo scusa per gli errori, ma la scrivo e la pubblico prima che venga casualmente attratta dal cestino che fa bella mostra di se sul desktop, la canzone è Rebirthing degli Skillet [Lo so, li ho nominati quattro volte di seguito xD]
Le critiche sono ben accette, sono qui per migliorare e mi impegnerò per farlo! :D
Ringrazio tutti quelli che sono arrivati fino a qui e che mi hanno retta! ^^
  
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