Ci arrendemmo all’evidenza di quella rivelazione, tanto sconvolgente da far impazzire le persone. La gente urlava, gridava. Era tutto così semplice! Il nulla è semplicissimo. Da spiegare e da realizzare. Noi siamo il nulla. La risposta a centinaia di anni di divagazioni filosofiche, in 10 minuti di trasmissione. Era un pomeriggio di dicembre; il cielo era grigio, sembrava intimorito. Alle 18 passai vicino ad un negozio di elettrodomestici e osservai i televisori in vetrina, volevo comprarne uno da tempo. Ad un tratto tutti gli apparecchi si accesero contemporaneamente. Erano tutti sintonizzati sullo stesso canale. Il primo quesito dell’umanità aveva ricevuto risposta, non siamo soli nell’Universo. Ma forse sarebbe stato meglio. “Terrestri. Il vostro lavoro è stato eccellente, ora possiamo tornare a casa. Vi ringraziamo per tutto. Fra qualche ora ci riprenderemo ciò che è nostro. Saluti.” La gente rimase attonita a fissare gli schermi spenti. Poi cominciammo a capire, ad urlare, tutti insieme. Mai la Terra vide una scena così. Le mamme abbracciarono i propri figli, gli animali capirono tutto e scapparono in branchi, tentando di migrare chissà dove. Sono le 19. Il cielo è così nero. Uomini e donne corrono per le strade, sembrano formiche da quassù. I miei occhi vedono tutto correre intorno a me. Fino al capolinea.