Katherine sorride,poggiata con una
spalla alla porta.
Sorride. Semplicemente.
Ha vinto. Di
nuovo. Vince sempre.
Ora che la cura è al sicuro e il piano
progettato da Elijah sta veramente funzionando,niente può
impedirle di diverirsi con i suoi sventurati amici di Mystic Falls.
Sarà per colpa di tanto rilassamento,tanta pace dopo
secoli,che la furia omicida di Elena Gilbert la coglie impreparata.
Ricorda la spinta da parte della giovane vampira che costringe il
suo corpo ad essere catapultato all'indietro,in mezzo al giardino,e
la raffica di pugni che la investe una volta atterrata al suolo.
Eppure non la ferma. D'istinto ha cercato di bloccare sul nascere
il primo colpo scagliato dalle piccole mani della ragazza con il
proprio braccio per poi tirarle un calcio e ridacchiare della sua
debolezza. E' più forte di lei,molto più forte di lei.
Potrebbe staccarle la testa senza il minimo sforzo.
Qualcosa,però,l'ha convinta a rimanere immobile. A lasciar
continuare la sua doppelganger. A ricevere colpi
che,dopotutto,neanche le causano tanto dolore.
E' stato nel
momento in cui ha intercettato il suo sguardo.
Sofferente,spaventato,impazzito.
Cosi simile al proprio
quando ha ritrovato la sua intera famiglia massacrata nella casa dove
fino all'età di quindici anni aveva vissuto.
Ed
improvvisamente,l'idea di beffarsi di Elena non le è sembrata
più divertente.
Infondo,mesi fa,disse a Stefan che qualche
volta permette al briciolo di umanità che le è rimasta
di uscire allo scoperto.
Non può,comunque,fare a meno di
sorridere ricordando quanto ad Elijah piaccia la sua umanità.
Sarebbe fiero di lei se la vedesse distesa a terra mentre permette ad
Elena di sfogarsi.
-Perchè? Perchè l'hai fatto?!-
Chiede a ripetizione quest'ultima con la voce incrinanta dal pianto.
-Perchè,cazzo!- Ripete ancora quando Katherine non accenna a
rispondere.
Ripensando alla scena nella grotta. Con se stessa
intenta a fingersi Elena e pochi secondi dopo a consegnare il piccolo
Gilbert a Silas,la vampira quasi,solo quasi,avverte dentro di sè
un minimo di rimorso.
Le era sembrata la scelta più
giusta. C'era un altro cacciatore da usare,ma non ha pensato
seriamente a quell'ipotesi. A lei non può fregare di meno di
chi muore e chi resta in vita. Come a nessuno importa della sua,di
vita.
Jeremy era un cacciatore. In ottima forma,per giunta.
Una
parte di lei,però,ammette di non aver calcolato il fatto che
Silas lo avrebbe ucciso senza riserve.
Credeva che sarebbe
riuscito a liberarsi dalla presa dello stregone,visti i suoi nuovi
poteri.
Ha sbagliato. Ops.
Le viene quasi da ridere,ma
l'ennesimo pugno di Elena in piena faccia non glielo consente.
-Perchè?!- Domanda di nuovo. Se possibile,ancora più
singhiozzante.
Katherine solo adesso si rende conto che lo
sguardo di Elena non è solamente simile al suo di cinque
secoli fa.
Le sembra di star fissando un...animale inferocito.
Un
animale ridotto alla pazzia.
Per poco non arretra
intimorita,dimenticandosi per un attimo di essere lei la più
forte.
-Perchè l'hai fatto?- Sussurra,singhiozzando,Elena.
Smette di prenderla a pugni. Piange e basta.
Piange e le
lacrime cadono sulla maglietta della vampira adulta.
Ed ora,non sa
il motivo,non sa cosa il suo animo stia provando alla vista di tanta
fragilità e disperazione,risponde e il labbro inferiore le
trema,come se si vergognasse del gesto che l'ha portata alla
vittoria.
-Non lo so.-