-Se stai leggendo Questa lettera vuol dire che ho finalmente trovato il coraggio di scriverla.. Gia', perche' mi ci e' voluto coraggio anche solo per ammettere che mi piaci, quindi...
Ah, gia', ecco perche' ti scrivo, perche' mi piaci.
Da quando?
Non lo so... Forse da quando abbiamo iniziato ad essere amici...
Non l'ho detto prima perche' avevo paura di rovinare tutto, paura che tu non mi parlassi piu'...

Ti amo.
E' strano come tre semplici sillabe possano significare cosi' tanto...
O forse e' meglio cosi' visto che non sono mai stata brava a trovare le parole giuste...
Ti amo, ti amo e tu ancora non l'hai capito.-


La penna scorreva veloce sul piccolo foglio che avevo davanti a me.
"Dovresti fargliela leggere" disse la mia compagna di banco sbucando all'improvviso. A lei raccontavo tutto e quindi era al corrente della cotta che avevo per uno dei ragazzi della mia classe.
"Non ne avrei il coraggio" dissi
"Dai, cos'hai da perdere?"
"E' solo che io..."
"Se vuoi gliela porto io da parte tua."
"No, senti, veramente, e se poi mi dice di no?"
"Meglio che illudersi per il resto della vita, no?"disse lei strappandomi la lettera dalle mani e portandola da lui.
O.mio.Dio, lo aveva fatto sul serio, e adesso lui stava leggendo.

Qualche secondo dopo venne verso di me.
"Ehi!" Oh,Cazzo.... respira,ricordati come si respira.... non sparare una delle tue solite cazzate, qualunque cosa lui ti dica.... "Per caso riconosci la scrittura?" chiese mostrandomi le prime parole della lettera.
"No" mentii cercando di tenere il piu' possibile ferma la voce. Porca merda, ma poteva essere cosi' stupido da non riconoscere la mia scrittura dopo tutte le cazzate che scrivo sul banco e lui si diverte a cancellare? 
"Fanculo."sussurro' per poi correre a implorare la mia compagna di banco di dirgli chi fosse il mittente della lettera, arrivando perfino a minacciarla, ma lei continuava a dirgli,imperterrita, che era un segreto. Quanto potevo amare quella ragazza?
E cosi' la giornata scolastica passo'.
Erano piu' o meno le tre, le quattro quando le parole della mia amica mi tornarono in mente. "Cos'hai da perdere?"
Gia' , cosa avevo da perdere? il coraggio, l'autostima, o almeno quel poco che ne rimaneva..., e, cosa piu' grave, avrei perso un amico...
Ma Fanculo a tutto il pianeta, raccolsi quel poco coraggio che avevo e feci scorrere veloci le dita sui tasti del telefono:
-Ciao,
Senti, la lettera di oggi...
Be', ecco, l'ho scritta io.-
I minuti passavano interminabili, quando, finalmente, ricevetti una sua risposta.
-Mi dispiace, non lo dico per ferirti, ma a me piace un altra.-

In un attimo tutto il mondo mi crollo' addosso.