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Autore: kagome123    07/09/2007    1 recensioni
Salve ragazzi! Ecco a voi la mia nuova storia sulla mitica coppia InuxKag. Questa volta non mi sono rifatta a nessun episodio dell'anime ma ho semplicemente deciso di continuare da dove si interrompe la trasposizione televisiva. Aspetto come sempre le vostre critiche e i vostri commenti. Si comincia!!!
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: OOC, Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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hhhhhh E arrivò l'inverno...

Erano giunti ormai sulle montagne e Inuyasha aveva sconfitto altri quattro dei nove Draghi Dell’Apocalisse. Non era stato affatto facile sconfiggerli ma lui doveva difendere Kagome, la sua Kagome, e il bambino che cresceva sempre di più dentro di lei. Kagome stava per terminare il secondo mese ed il pancione era ormai evidente. E già da qualche settimana il piccolo aveva cominciato a tirare dei forti calci. Inuyasha era felicissimo di poter sentire il bambino e non perdeva mai l’occasione di appoggiare il suo orecchio sul grembo di Kagome. ‘

Giunta la sera, i due decisero di accamparsi in una piccola capanna abbandonata lì vicino. Inuyasha aiutò Kagome a sistemare le coperte per la notte e, dopo essersi assicurato che fosse ben coperta, si diresse verso la porta della capanna.
I : “Vado a prendere qualcosa da mangiare, sono stufo di mangiare solo e soltanto ramen ogni giorno…e poi non fa bene al bambino! Tu non muoverti di qui! Faccio in un attimo!”
K : “Va bene, non preoccuparti! Torna presto però…”
Inuyasha sorrise e sparì nel buio della notte.
K : “Mamma mia! Se non fosse per il fuoco acceso qui sarebbe tutto buio! Brrr…Che paura! Spero che Inuyasha torni presto!”
In quel momento il bambino tirò un forte calcio. “Mmmm? Che c’è? Anche a te manca il tuo papà?” e mentre diceva queste parole arrossì e accarezzò dolcemente il pancione. Tutto era successo così velocemente: prima avevano sconfitto Naraku ed erano finiti nello specchio, poi lei ed Inuyasha si erano dichiarati il loro amore e adesso lei aspettava un bambino da Inuyasha. Sorrise a questo pensiero e al fatto che molto presto avrebbe potuto abbracciare il suo bambino. (“Chissà se sarà un maschio o un femmina? Dalla forza con cui tira i calci penso proprio che sarà un maschio! Ma non mi dispiacerebbe avere un femmina…forse ad Inuyasha si…”) e immaginando la faccia che avrebbe fatto Inuyasha se fosse nata una bambina, cominciò a ridere. Poi improvvisamente si fermò. Un pensiero le aveva attraversato la testa come un fulmine. La sua famiglia! Se n’era completamente dimenticata! Come avrebbero reagito a una tale notizia? Come avrebbero reagito soprattutto sua madre e il nonno? Un brivido le attraversò la schiena.Doveva assolutamente parlare con Inuyasha. Forse insieme avrebbero trovato sicuramente un soluzione.
Pochi minuti dopo arrivò Inuyasha con in mano una coppia di conigli.
I : “Kagome! Ecco qui! Un po’ di carne fresca ci farà bene! Preparo subito il fuoco!….ma Kagome che hai?…Perché stai tremando?”
K : “Inuyasha….ecco…io…abbiamo un problema….”
I : “Che succede, Kagome? Ti senti male? È successo qualcosa al bambino?…”
K : “No non è questo….Inuyasha…stavo pensando alla mia famiglia….e a come prenderà la notizia che io avrò un bambino. Nella mia epoca non è una cosa normale che una ragazza di soli quindici anni partorisca un bambino…Non è che io non ne sia felice, per me infatti è la cosa più bella che mi sia capitata ma….non so se la mia famiglia mi vorrà più bene…”
I : “Kagome…”
Kagome gli si avvicinò abbracciandolo e posando la testa suo petto. “Ho paura, Inuyasha. Non voglio perderli!”
I : “Kagome, perdonami…è tutta colpa mia se adesso sei in questa situazione! Ti prego non odiarmi!”
K : “No, Inuyasha, che dici? Non è affatto colpa tua! Noi non potevamo evitare che questo accadesse…il bambino che porto in grembo è il frutto del nostro amore…io ti amo, Inuyasha. Non potrei mai odiarti!”
I : “Ti amo anch’io Kagome ma, non voglio che per causa mia tu perda la tua famiglia! So già quando è doloroso…Facciamo così: parlerò io con tua madre e tuo nonno! Non preoccuparti, ci penserò io!…e spero che mi lascino vivere….(gocciolone sulla testa)”
K : “Ohhhh, Inuyasha!!!! Grazie….grazie…snif…”
I : “Bene! Ora mangiamo, prima che si freddi tutto!”
K (sorridendo) : “Si!”

Il paesaggio, man mano che salivano tra le montagne, si andava coprendo da una spessa coltre di neve e il freddo diventava sempre più pungente. Kagome si trovava sulla schiena di Inuyasha con addosso due coperte pesanti. Il calore del corpo di Inuyasha combinato con quello sprigionato dalle coperte la faceva stare perfettamente al caldo. E lui ne era molto felice. Improvvisamente arrivò al suo sensibilissimo naso un odore che gli era diventato familiare negli ultimi tempi : l’odore di drago.
I : “Abbiamo compagnia!”
K : “Cosa?”
Infatti apparve quasi subito una grande ombra che cominciò ad attaccare i due lanciandoli contro piccoli coltelli affilatissimi. Inuyasha abilmente li schivò tutti e si preparò all’attacco sguainando la sua Tessaiga.
I : “Fatti vedere, BATARDO!!!”
$& : “Hey! Vacci piano con le parole, maledetto mezzo sangue! Nessuno tratta in questo modo i terribili fratelli Myu e Ryu!
K : “Sono due!!”
I : “Grrrrrrr….!!!!Fatevi sotto! Voglio proprio vedere se siete così terribili! Kagome, tu rimani qui…ci penso io a loro!”
K : “Stai attento”
I : “Non preoccuparti. Ci vorranno solo pochi minuti!” e detto questo si getto subito all’attacco.
I due draghi si muovevano così velocemente che era quasi impossibile vederli, attaccando da tutte le parti il povero Inuyasha e colpendolo ripetutamente con i coltelli.
In poco tempo Inuyasha era coperto di ferite dalle quali usciva copioso il sangue. “Maledizione!!!!” urlò Inuyasha “se almeno non fossero così dannatamente veloci!!”
Man mano che passavano i minuti Inuyasha respirava sempre più affannosamente man mano che le ferite aumentavano.
$& : “Te lo avevamo detto, mezzo sangue! Noi siamo troppo forti per te! Non riesci nemmeno a vederci….di questo passo morirai dissanguato!”
I : “Maledizione…anf…anf…se non trovo subito un modo per fermarli….anf….qui ci lascio le penne…”
$& : “Cos’è?? Il cagnolino non ce la fa più? Se vuoi ti diamo subito il colpo di grazia così….potrai riposarti per molto, molto tempo!! Ah ah ah !”
I : “GRRRRRRR…….lo vedremo!!!!! KAZE NO KIZU!!!!!!”
$& : “Cosa credi di fare con quel misero vento? Ora ti facciamo vedere noi il vero vento!”
Dopo che i due draghi ebbero pronunciato una frase in una lingua incomprensibile, si formò davanti a loro un enorme tornado che iniziò a risucchiare ogni cosa con una forza tale da risucchiare persino enormi alberi secolari tra cui anche quello vicino al quale si trovava Kagome.
K : “AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH! INUYASHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! AIUTOOOOO!!”
I : “KAGOMEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!”
Con uno sforzo enorme Inuyasha si gettò in aiuto di Kagome ma a causa delle ferite che non smettevano di sanguinare stavano rischiando di finire all’interno del tornado.
K : “Inuyasha, ho paura!!!!!!”
Kagome tremava e si teneva stretta a lui. Inuyasha non sapeva più cosa fare ma non poteva permettere che succedesse qualcosa a Kagome e al bambino. Il tornado intanto li stava risucchiando al suo interno sempre più velocemente. Inuyasha doveva agire ora e quando stava ormai perdendo le speranze ebbe un’idea.
I : “Kagome, sali sulle mie spalle e cerca di tirare una freccia verso il centro del tornado. Poi mantieniti forte a me!”
Kagome fece come le aveva detto e tirò la freccia verso il centro del tornado. Grazie alla freccia scoccata da Kagome si era creata una crepa all’interno del tornado.
I : “Bene!! Adesso Kagome stringiti a me più forte che puoi!!!”
Inuyasha si gettò nel tornado e usando la Tessaiga rafforzata dal Kongossoha lo tagliò in due. La potenza restante del colpo servì a distruggere i due draghi cogliendoli di sorpresa.
$& : “NON E’ POSSIBILE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! NOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!” e si disintegrarono.
I : “C’è…..l’ho….fatta…..!….!” e svenne.
K : “Inuyasha, sei stato grande….Inuyasha?? INUYASHA!!!!!!!!!!!!”
Kagome era disperata. Cominciò a scuoterlo ma niente. Inuyasha non accennava a svegliarsi. Lo guardò: Inuyasha era tutto ricoperto di sangue e respirava a fatica.
Usando tutta la forza che disponeva trasportò Inuyasha in un luogo riparato, dato che si era alzato improvvisamente un vento gelido e aveva cominciato a nevicare.
Lentamente gli tolse la parte di sopra del kimono e lo medicò.
Poi, esausta, dopo aver coperto entrambi con la coperta che li era rimasta, si addormentò abbracciata al suo Inuyasha.


Non era ancora l’alba quando Kagome si svegliò. Aveva nevicato per tutta la notte e il paesaggio era completamente ricoperto da un folto strato di neve. La luna era ancora alta nel cielo ma si potevano già i primi raggi di sole che preannunciavano l’inizio di una nuova giornata.
Kagome aveva dormito poco quella notte a causa dell’ansia e per i calci del bambino che non aveva smesso per un solo attimo di muoversi. Si alzò stancamente da terra, anche a causa del peso del pancione che aumentava ogni giorno di più, e si girò verso Inuyasha. Dormiva ancora ma per fortuna il suo respiro era tornato normale. Sorrise e gli accarezzò delicatamente una guancia. Lentamente iniziò a cambiare le fasciature ad Inuyasha. Le ferite più superficiali si andavano già rimarginando mentre quelle più profonde sanguinavano ancora. Prese il disinfettante dalla borsa che miracolosamente si era salvata e lo passò sulle ferite ancora aperte. Il viso di Inuyasha si contorse per un momento in un espressione di dolore ma poi tornò quasi subito serena. Kagome infatti stava cercando di fare più delicatamente possibile. Quando ebbe finalmente finito lo coprì con la coperta. Sospirò: si sentiva già stanca pur non avendo fatto niente quella mattina. Accarezzò dolcemente il pancione e non passò un minuto che subito il bambino le rispose tirandole un forte calcio.
K : “Sei sempre sveglio tu, eh? Non sei ancora stanco dopo quello che hai combinato stanotte?….sei proprio instancabile, come tuo padre…” e mentre diceva questo una lacrima scese lungo il suo viso.
I : “Inuyasha…promettimi che non metterai più così a rischio la tua vita!! Io…non voglio perderti…snif…”
Kagome pianse a lungo abbracciata ad Inuyasha poi, esausta, si addormentò.

Erano passate molte ore quando finalmente Inuyasha si svegliò. Il suo sguardo cadde subito su Kagome che dormiva beatamente tra le sue braccia. Sorrise e si chinò su di lei baciandole la fronte.
I : “Kagome…non so come tu abbia fatto a trasportarmi fin qui e a curarmi nel tuo stato….ma ti ringrazio” e la baciò nuovamente questa volta però sulla bocca.
Le dolci dimostrazioni d’affetto di Inuyasha fecero svegliare Kagome che non perse tempo a rispondere a quel dolcissimo bacio.
K : “Inuyasha…..snif….sei tornato da me!…..snif! Sono così felice!!! Promettimi di non fare più cose così azzardate!!”
I : “Kagome….tu sei la cosa più bella della mia vita. Pensavi che ti avrei lasciato proprio ora che manca poco alla nascita del nostro bambino? Non ci penso proprio!!! Noi staremo insieme per sempre!” e si baciarono di nuovo questa volta con più passione.
Improvvisamente lo stomaco di Inuyasha tuonò.
I : “OPS! Bè….scusa ma…ho una fame che non ci vedo!”
Kagome rise. “ Bè….ora che mi ci fai pensare, anch’io non ho mangiato nulla questa mattina!”
I : “COSA????? NON HAI MANGIATO NIENTE??? Aspetta qui vado subito a prenderti qualcosa di sostanzioso da mangiare!”
K : “HEY! Tu sei ferito!!!! Dove pensi di andare?”
I : “Fhè! Ma se sono soltanto quattro graffi! Faccio subito!!!” e uscì come un fulmine. Pochi minuti dopo era già di ritorno con in spalla un enorme cinghiale.
K : “WOW! È enorme!!! Come faremo a mangiarlo tutto?….ah, già! Ora ricordo che tu hai uno stomaco senza fondo!”
I : “Fhè! Pensa a mangiare anche tu un po’ di più! Mangi come un uccellino, e poi ti lamenti del fatto che ti senti stanca! È naturale che poi il bambino si nutra della tua energia! Come farai quando dovrai partorire? Ti ricordo che tra una settimana entrerai nel quarto mese!”
K : “Uffa! Sei peggio di mia madre, quando ti ci metti! E va bene! Farò uno sforzo!”
I : “Brava!”

Era calata la notte e i due stavano abbracciati godendo del calore sprigionato dal fuoco.
I : “Domani mattina ci metteremo in cammino! Tra qualche giorno, al massimo una settimana giungeremo sulla cima della montagna più alta, dove c’è la porta!”
K : “Cosa????? Vuoi già muoverti??? Ma….le ferite non si sono ancora rimarginate del tutto! Ti ricordo che manca ancora un altro drago da sconfiggere ed essendo l’ultimo sicuramente sarà il più forte! E se ci attaccasse all’improvviso? E se tu non fossi ancora in piena forma? Aspettiamo ancora qualche giorno!!”
I : “Non ti preoccupare. Entro domani le ferite saranno tutte guarite e poi qualcosa mi dice che troveremo l’ultimo drago quando saremo arrivati sulla cima della montagna! Ma ora non è questo il problema più importante: dobbiamo assolutamente trovare un villaggio e prenderti dei vestiti pesanti per te e qualcosa per il bambino! Sarà sempre più freddo man mano che andremo avanti…e non voglio che tu muoia assiderata!”
K : “E va bene!…sai Inuyasha, sei diventato così premuroso nei miei confronti che quasi non ti riconosco più!”
I ( con le guance in fiamme) : “Bhè…..ecco….io….credo che sia normale che il compagno si preoccupi della sua compagna e del suo bambino….”
Kagome iniziò a ridere. Era troppo buffo quando arrossiva! Sembrava un cucciolo! Poi gli si avvicinò ancora di più e lo baciò sulla guancia.
K : “Inuyasha, ti amo” gli sussurrò dolcemente.
I : “Ti amo anch’io, Kagome” e le accarezzò dolcemente una guancia. Poi lentamente scese sul pancione e si sorprese non poco della potenza con cui il piccolo tirava i suoi calci. Sorrise e scese a baciarla là dove era arrivato il calcio. Poi vi posò l’orecchio e rimase a lungo così, cullato dall’odore di Kagome.


   
 
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