20/02/2013
24 recensioniPrologue.
Arrivarono in una fredda mattina di dicembre, alla “West High School” in Canada. Entrarono dalla porta principale della mensa, e in pochi secondi gli occhi di tutti erano puntati su di loro.
Due ragazzi sui diciassette anni.
Uno aveva i capelli color miele, spettinati artisticamente ma che riuscivano comunque a dare al ragazzo un’aria tranquilla e serena. Aveva gli occhi color caramello, la pelle chiara e due labbra rosee e all’apparenza soffici. Indossava vestiti semplici, probabilmente griffati. Una camicia grigia con sotto una maglietta bianca e dei jeans, per completare il tutto con delle nike viola.
L’altro ragazzo era incredibilmente uguale al primo. Li potevi riconoscere grazie ai loro stili completamente diversi. Infatti il secondo ragazzo aveva i capelli castani, con il ciuffo. Gli occhi grigi contornati da un filo nero di matita, le labbra leggermente più carnose e rosse. Rosso ciliegia, ecco. L’orecchio destro era pieno di piercing e di orecchini. Indossava dei jeans neri, strappati, delle converse dello stesso colore e una maglietta con delle spille applicate sopra.
Erano due gemelli. Erano come il giorno e la notte. L’alba e il tramonto. La luna e il sole. Il bianco e il nero. L’amore e l’odio. La passione e il sentimento. Ed erano tutti e due incredibilmente belli. Belli da morire.
- Oh mio Dio, li avete visti? – ansimò July accanto a me.
Io mi riscossi e abbassai lo sguardo sul mio vassoio. – Quello moro mi ispira tanto di quel sesso… - disse Innocence con un sospiro.
Richard si tappò le orecchie e sbuffò. – Non incominciate ad arraparvi tutte, per favore. –
Sorrisi.
Innocence era tutto tranne che “innocente”. Capelli biondi e corpo talmente perfetto da essere voluto da tutta la scuola. July al contrario aveva uno stile nel vestire più provocatorio, per compensare il fatto che di volto non fosse una bellezza come quella di Innocence. Capelli neri e pelle chiara. Richard era un ragazzo bellissimo. Diciamo che io lo trovavo segretamente bellissimo. Gli occhi verdi, enormi, i capelli castani spettinati verso l’alto e uno stile nel vestire impeccabile.
Nel gruppo, ero la più… anonima, sebbene il mio nome non lo fosse per niente. Apple. Inutile chiedersi come mai i miei genitori mi chiamarono così. Se non fosse per il nome, sarei completamente anonima, insignificante, rispetto alle mie amiche. Diciassettenne anni e mai dato il primo bacio, mai avuto un ragazzo, mai fumato, mai bevuto, sempre sentita fuori posto alle feste in cui mi trascinavano, capelli castani terribilmente piatti, vestiti semplici e comunissimi che non attrarrebbero nemmeno un vecchio, sognatrice che crede nell’amore vero, ma che puntualmente rimane schifata dalla tipologia di ragazzi che la circondano.
July mi diede un colpo. – E tu che ne pensi, App? Non sono così terribilmente sexy? –
Annuii distrattamente. – Ehm, sono carini, sì. –
- Carini? Ma come? Non ti aggiungi ai cori del “ommioddio, lo stupro!”? – imitò la voce di July, Richard.
Ridacchiai e afferrai una carota, mordendola e fissando i due gemelli sedersi in un tavolo tutto loro. Erano senza dubbio incredibilmente belli e strani. Tutta la mensa li stava osservando, credendo di non darlo a vedere.
Innocence batté un pugno sul tavolo. – Sono i gemelli Bieber! Justin e Drew. Drew è quello vestito in nero, Justin l’altro. –
Continuai ad osservarli a lungo, mentre July e Innocence programmavano delle scuse per parlare con loro e per farseli. July voleva Drew, e Innocence voleva Justin. Richard sbuffava e le prendeva in giro ogni tre per due.
Improvvisamente Drew sollevò lo sguardo e puntò i suoi occhi grigi nei miei. Istintivamente abbassai il capo e presi a fissare il vassoio che avevo davanti, manco fosse diventata una cosa interessantissima.
Sapevo che quei due ragazzi avrebbero portato danni alla mia salute mentale. Mai ero stata così incuriosita da due ragazzi.
- App, tu che ne dici? -
- Apple?! –
Tornai bruscamente alla realtà. Innocence, July e Richard mi fissavano. – Cosa? – chiesi.
- A te non interessano? Possiamo dividerceli noi due? – domandò Innocence indicando prima lei e poi July.
Li guardai un’altra volta. Drew non catturò più il mio sguardo. Stava immobile e ascoltava il fratello parlare. – No, tranquille, fate pure. – dissi nonostante in cuor mio pensassi tutto il contrario.
Ehm, saaaaaaaalve.
Avrei una storia in corso che non aggiorno da due mesi, ma l’altro giorno mi è venuta in mente questa cosa e ho voluto subito scriverla.
Premetto che non so quanto regolarmente aggiornerò, ma se ho un’idea in testa devo svilupparla o rischio di impazzire.
Anche perché di rado mi vengono idee per fan fiction, soprattutto in questo periodo passato, che non è stato dei migliori. Mi sono assentata completamente da efp, e mi dispiace aver lasciato la storia lì a marcire.
Cercherò di continuarla.
Premetto anche che questo è solo un prologo, e spero vi abbia incuriosite almeno un po’. Se avete voglia, fatemelo sapere con una piccola recensione (:
Grazie mille a chi ha semplicemente aperto questa pagina, davvero.
mstaylorswift, xx.