Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xfflearea    20/02/2013    2 recensioni
-non è come pensi.-
-non è mai come penso vero? non ho mai ragione, vero? anche quando ti vedo scopare una praticamente davanti a me, era un'illusione ottica, vero?-
-ti amo-
fanculo l'amore, e il perdono.
-vaffanculo.-
tornai indietro, lo baciai.
-dimenticati di questo.-
-non posso dimenticarmi di respirare-
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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“la musica è assordante cazzo! Non riesco a seguire quello che dici!”
La tirai per un braccio, dio quanto può essere stupida.
“ma sei stupida?! Eri sotto la console, era ovvio che non mi sentivi!”
ELIZABETH… vuoi calmarti?”
La guardai infuriata.
NON chiamarmi con il mio nome per intero. NON farlo FELICITY
Con un occhiolino, percorsi di nuovo tutta la pista da ballo, per arrivare al bar.
Non avevo voglia di discutere di nuovo con lei, di solito anche le ‘migliori amiche’ litigano, ma a noi capitava ogni fottutissimo giorno, per ogni cazzo di cosa, anche stupida. Non potevo farcela ancora per molto.
“vuoi qualcosa?”
Alzai la testa dal bancone, in preda ai miei pensieri.
“ tutto il bar, ma ho dimenticato dove ho la borsa.”
O la testa, meglio ancora.
Con un tonfo, poggiai di nuovo la testa sul bancone, chiedendomi adesso dove fosse finita quell’imbranata di Faye.
Ecco il soprannome che tanto amava, odiava essere chiamata per nome, esattamente come me.
Non so per quanto rimasi con la testa sul bancone, ma qualcuno mi richiamò picchiettandomi la spalla.
“hey, questa te la offre quel ragazzo laggiù.”
Quasi sembravo addormentata mentre accettavo quel drink, e mettevo a fuoco il ragazzo :
era seduto sui divanetti infondo alla discoteca, riuscivo ad intravedere un pantalone scuro e una maglia bianca con scollo a V, e probabilmente una giacca di pelle.
Notai che guardava nella mia direzione, ringraziai con un sorriso e lui, ricambiò con un occhiolino alquanto seducente.
Bevvi tutto d’un sorso il drink, e non era per niente leggero. Sentivo l’alcool attraversarmi il corpo, dalla punta delle piedi, fino alla punta di ogni mio singolo capello.
Cosa diavolo era quella bevanda?
“scusa, ma cos’era?”
“non lo so, è venuto lui dietro al bancone e ha fatto tutto”
“e il tuo capo ti fa entrare tutti i clienti dietro al bancone?”
Restò zitto, avevo ragione.
“si dà il caso, che mi ha chiesto il permesso e…”
“ quanto ti ha pagato?”
Ci pensò un po’, e ammise di aver accettato un per cinquantone per fargli fare tutto.
Mi alzai, quasi ubriaca , solo dopo un misero drink.
Aah, che dicianovenne sprecata.
Volevo uscire, il caldo e tutte quelle persone che ballavano e scopavano sui divanetti, mi stava facendo venire la nausea.
Qualcuno mi attirò a se, ma lo spinsi via, non ero in vena di ballare.
-dove cazzo sarà finita Faye.-
Il mio telefono squillò, qualcuno avrà sentito le mie preghiere.
‘Beth, dove diavolo sei?’
‘Faye, solo all’uscita, non sopporto questo posto’
Prima di staccare, ho udito un flebile –arrivo-
Qualcuno mi afferrò di nuovo.
“cosa vuoi?”
Squadrai bene il ragazzo che mi aveva afferrata, e lo riconobbi.
“è così che ripaghi qualcuno che ti offre da bere?”
“oh riguardo questo, grazie.”
Stavo andando di nuovo verso l’uscita e mi afferrò di nuovo.
Buttai gli occhi al cielo, volevo uscire.
“non mi lasci nemmeno il tuo numero?”
Non so per quanto, non gli avevo tirato uno schiaffo, ma dopotutto era stato gentile.
“dammi il telefono”
Qualche secondo dopo gli ridiedi il telefono
“ ma non so neanche come ti chiami.”
“ooh lo scoprirai presto, tesoro.”
Prima di essere NUOVAMENTE afferrata per quel maledetto polso, lo vidi farmi l’occhiolino.
Questa volta, fortunatamente era Faye, mi aveva proposto di andare a dormire a casa sua, ma non volevo.
“faccio due passi.”
La salutai velocemente e cominciai a camminare verso il mio appartamento.
Quanto tempo passai a camminare, non lo sapevo. Cominciai a sentire freddo.
-quando cazzo ci vuole per arrivare- pensai tra me e me.
Svoltai l’angolo e vi trovai un parco, su una panchina c’erano due ragazzi che pomiciavano.
Un senso di disgusto mi attraversò.
-affittate una camera d’albergo.-
Il mio telefono vibrò, un messaggio da qualcuno.
Uno sbuffo uscì dalle mie labbra.
 
From : 001 (959) 688-418
-ho dimenticato di dirti: belle gambe , e non solo ;) J. xx –
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
NON UCCIDETEMI
Davvero sono qui a pubblicare qualcosa?!
Non ci credo. lol
'l'introduzione', è di una parte avanzata della storia, don't worru (:
Provo a uscire dai miei confini, e a scrivere qualcosa
Di diverso. Naturalmente, le recensioni sono ben accette, soprattutto per quanto riguarda il 1° capitolo.
È giusto per cominciare… come sto andando?
Ahah ditemi cosa devo cambiare, aggiustare e tutto il resto.
 Sono qui. Ormai, e non lascerò.
*non promette niente di buono ;)*
 Eventuali domande sono @xfflearea su twitter c:
  
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