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Autore: _Emma    20/02/2013    7 recensioni
L'orologio segna le sette. Tra sei ore esatte sarò in piazza con tutti gli altri. Sento lo stomaco attorcigliarsi al pensiero della Mietitura. Oggi verranno scelte le due persone che parteciperanno agli Hunger Games[...]. Quest'anno sarà diverso dagli altri, però.
[Teenlock][Hungerlock][Hunger Games/Sherlock]
24 ragazzi, costretti a uccidersi a vicenda per sopravvivere alla crudeltà di una grande città. Chi sarà il vincitore?
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Mycroft Holmes , Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Se alla parola "Hungerlock" avete pensato alla dieta di Mycroft, mi dispiace; non c'entra.
Non è necessario aver letto i libri o visto il film di Hunger Games per leggere questa fic.





Mi sveglio di colpo. Mi metto subito a sedere sul letto, il sonno che scompare velocemente. Come ho fatto ad alzarmi in modo così brusco? Mi guardo attorno, ma non vedo nulla che possa giustificare questo risveglio improvviso. Uso le mani per stropicciarmi gli occhi; non ha senso tornare a dormire. L'orologio segna le sette. Tra sei ore esatte sarò in piazza con tutti gli altri. Sento lo stomaco attorcigliarsi al pensiero della Mietitura. Oggi verranno scelte le due persone che parteciperanno agli Hunger Games. Normalmente direi “il ragazzo e la ragazza”, ma quest'anno non sarà così. Ma procediamo con ordine; io sono John Watson, sedici anni. Vivo a Panem, una contea divisa in dodici distretti comandati da Capitol City. Ogni distretto è specializzato in un'area particolare; io, per esempio, vivo nel distretto due, che si occupa di estrazione di marmo, armi e addestramento dei pacificatori, persone che tengono sotto controllo i distretti[1]. La cosa non sarebbe neanche brutta, se non fosse che la città si impone in modo massiccio su di noi; io sono fortunato, il mio distretto è uno dei più ricchi, ma ce ne sono alcuni, come l'undici, che sono pieni di morti di fame. Comunque, anche se noi non siamo poveri quanto loro, non viviamo poi tanto meglio. Certo, se fai parte di una delle famiglie importanti del distretto vivi come un dio, ma se sei una persona povera o comune, come me, non è molto bello. Anzi, non lo è affatto. Tanto per dire, io posso mangiare solo una volta al giorno; mio padre pensa che questo mi aiuterebbe a superare meglio i morsi della fame quando sarò nell'Arena. Sì, lui è davvero convinto che io, raggiunti i diciott'anni, mi offrirò volontario per partecipare agli Hunger Games! Oh, sì; questi sono la seconda cosa da sapere su di noi; molti anni fa i distretti si ribellarono al potere di Capitol City, ma vennero sconfitti. Come punizione, vennero istituiti i Giochi della Fame; in pratica si tratta di un reality show volto a farci pagare in continuazione la nostra disubbidienza e ad intrattenere i ricconi della città. Da ogni distretto vengono prelevati due ragazzi tra i dodici e i diciotto anni (un maschio e una femmina) e scaricati nell'Arena, una specie di campo di battaglia che cambia ogni anno (può essere un deserto, una montagna... qualunque luogo) dove questi ventiquattro devono uccidersi a vicenda; il vincitore è quello che sopravvive. Raccapricciante, vero? E' un modo di dirci che noi siamo impotenti, che loro possono fare tutto quello che gli pare con noi. E, dicendocelo, ci guardano soffrire con tutte le telecamere disseminate per l'Arena. E' orribile vedere, ogni anno, la stessa scena; due ragazzi che vengono trascinati via dai Pacificatori, che vanno incontro ad una morte quasi certa. Comunque, la cosa che odio di più è quando vedo delle persone offrirsi come tributi, e non per salvare qualcun altro, ma solo per gloria e arroganza. Loro sì che meriterebbero di morire. Ma non nel modo in cui Capitol City li uccide. 
Quest'anno sarà diverso dagli altri, però. C'è stata un'epidemia di una malattia sconosciuta che si è propagata per tutta Panem, colpendo soprattutto le donne, quindi non ci sono abbastanza femmine da poter scegliere; perciò i bigliettini con tutti i nomi dei ragazzi verranno inseriti in un'unica boccia per ogni distretto[2]. In questo modo ci saranno meno ragazze; la cosa mi rassicura un po', lo ammetto. Così ci saranno meno probabilità che mia sorella venga pescata. Lei ha diciotto anni e questa sarà la sua ultima Mietitura, per fortuna. Si chiama Harry, e non vado molto d'accordo con lei, soprattutto perché beve... ancora non capisco dove si procuri la roba; questo distretto è controllato molto severamente da Capitol City, un mercato nero non resisterebbe a lungo. Comunque, io le voglio bene. Spero seriamente che non sia costretta ad andare laggiù... chissà se avrei il coraggio di offrirmi al posto suo. 
Ad ogni modo, non ha senso stare qui a rimuginare; mi alzo, mi vesto velocemente ed esco, cercando di non svegliare la mia famiglia. Fortunatamente hanno tutti il sonno pesante. Io, invece, mi sveglio al minimo rumore. Appena sono fuori, mi guardo intorno: tutte le finestre sono chiuse, segno che la gente sta ancora dormendo, ma è più probabile che la maggior parte di loro stia fingendo. E' difficile chiudere occhio con la Mietitura che incombe, pronta a strapparti i tuoi figli o i tuoi fratelli. 
L'aria è fresca e frizzante, e non ci sono pacificatori in giro. Il nostro distretto è davvero enorme, ma non quanto l'uno. Là si occupano di oggetti di lusso, credo. Sono i più ricchi, e a quanto ho sentito vivono in modo più decente di noi. Ma perché sto qui a lamentarmi? Insomma, ho visto come sono ridotti gli altri. Nel distretto sette, ad esempio; tagliano la legna, e hanno immense distese di alberi, come infiniti laghi verdi, ma sono anche poverissimi; ogni dieci metri si può vedere un vecchio che chiedeva aiuto, accasciato a terra, oppure un bambino che si regge a stento in piedi. Come faccio a sapere tutto questo? Beh, qui, come ho già detto, qui si addestrano i pacificatori. Hanno mandato noi “reclute” a vedere il lavoro di quelli più grandi di noi. Quelli meno disciplinati sono quelli del dodici; fanno addirittura affari al mercato nero! Li ho visti, un giorno... stavano pagando della carne. Quando hanno capito che li avevo colti sul fatto mi hanno guardato con aria terrorizzata, ma io me ne sono andato e non l'ho mai detto a nessuno. Capitol City sa essere crudele con quelli che non seguono alla lettera le sue regole, e rivelare quella particolare cosa mi avrebbe reso il colpevole delle loro morti; non vorrei mai avere un peso del genere sulla coscienza. 
Durante tutte le altre Mietiture mi sono sempre sentito molto tranquillo, lo ammetto. Contavo sul fatto che ci fossero sempre dei volontari; come ho già detto, io vivo in uno dei distretti più ricchi, insieme all'uno e il quattro (che si occupa di pesca). In questi luoghi la gente si offre per la gloria e il denaro, ma quest'anno non sarà così. La malattia ha sì eliminato parecchie donne, ma ha anche colpito parecchi ragazzi. Siamo in meno, e molti sono deboli. Credo che quest'edizione sarà molto diversa dalle precedenti... Un'altra cosa di cui ho paura è l'idea che potrebbero pescare il mio nome di proposito. So che sembra una cosa impossibile, ma qualche anno fa, nel distretto uno, è stato sorteggiato un ragazzo, che ha vinto. Fin qui tutto bene, ma l'anno successivo è stato il turno della sorella; coincidenza? Ne dubito... comunque, ha vinto anche lei.[3] Ma perché qualcuno dovrebbe volere me? Sono una persona assolutamente normale, niente di interessante... forse, se continuo a ripetermelo, riuscirò a convincermene.
Basta. Non voglio pensare agli Hunger Games; non adesso. 
Inizio a camminare, arrivando fino al confine del distretto; un cancello e delle mura. Ci sono dei pacificatori che controllano la situazione; uno di loro mi nota, ma non dice nulla. Resto solo per qualche minuto, facendo passare la mano lungo il marmo liscio e freddo della barriera. E' gelido e leggermente umido. Poi mi giro, iniziando a correre. Corro perché sono come un topo in trappola, corro perché così forse l'angoscia che sento se ne andrà, trascinata via dal vento, corro perché non posso fare altro. Mi fermo solo quando penso di essere abbastanza lontano dal confine del distretto. Sono davanti ad un ruscello; ce ne sono diversi, qui. E' sottile, ma lungo. L'acqua scorre velocemente nel suo letto, scintillando quando incontra i pallidi raggi del sole. Questo rigagnolo attraversa l'intero distretto, senza però uscirne. E' un po' come noi; ci muoviamo in questa prigione, e non possiamo aprirne le porte. E' un pensiero piuttosto deprimente, in effetti. Beh, quando diventerò pacificatore immagino che mi manderanno in un altro distretto... o almeno lo spero. 
Potrei stare qui a far niente fino all'una, ma preferisco non farlo. Conosco i miei genitori, se scoprissero penserebbero che sono scappato. Ah! Come potrei? Per quanto ne so, tutti quelli che ci hanno provato sono morti. 
Torno a casa. La mia famiglia è completamente sveglia, anche se Harry ha ancora gli occhi gonfi di sonno. 
“Dove sei stato?”
E' mio padre ad interrogarmi, sospettoso.
“Ho fatto una passeggiata.” 
Ora che è certo che non ho cercato di fuggire dal distretto è più rilassato. Guardo mia sorella, che sta fissando il suo piatto con aria torva. Nella boccia ci sono molti biglietti con il suo nome. Il numero di fogli con il tuo nome dipende dalla tua età: se hai dodici anni, uno, tredici, due biglietti, quattordici, tre... e avanti fino ai diciotto. Però non ce ne sono solo sette, per lei. I più poveri possono fare un accordo con il municipio: tessere, cioè biglietti in più, in cambio di cibo. Ci sono ventotto possibilità che lei venga sorteggiata. Io ho venti biglietti con il mio nome, invece. Vorrei urlarle che c'è molta gente che potrebbe venire pescata al posto suo, che lei è al sicuro, che non deve preoccuparsi. Ma, così facendo, le direi una bugia. Non è affatto al sicuro. Quindi mi limito a lanciarle un sorriso triste. Lei non risponde al mio gesto, e io non lo ripeto. 
A mezzogiorno, in silenzio, iniziamo a prepararci. 
Io e Harry ci assomigliamo molto, tanto che a volte la gente ci scambia per gemelli; abbiamo entrambi occhi blu e capelli color grano, e siamo abbastanza bassi. Io sono più robusto di lei, però. 
Indosso una camicia azzurra e dei pantaloni blu scuro e lei si infila un abito dello stesso colore della mia maglia. Harry non ama le cose femminili, ma alla Mietitura bisogna essere eleganti. La aiuto a sistemarsi i capelli, facendole una veloce treccia. Lei si gira di colpo, abbracciandomi. Io non ricambio il gesto, troppo sbalordito per replicare. Lei non è un tipo molto affettuoso.
“Se mi pescano...”
“Non dirlo neanche, Harry! Vedrai, verranno scelti due maschi, non tu!”
Lei sembra triste, ma la sua espressione contiene anche amarezza.
“D'accordo. Non parliamone. Così, quando sarò là dentro a morire, non saprai cosa fare.”
“Sul serio, tu non verrai sorteggiata.”
“Come fai ad esserne così sicuro?”
“Lo so e basta.”
Sta per ribattere, ma sentiamo la campana suonare; è il momento di andare in piazza. Harry sta tremando leggermente. Le prendo la mano e usciamo dalla stanza, poi apro la porta di casa, senza lasciare andare mia sorella. Ci avviamo lungo la strada, insieme a tutti gli altri. 
Signore e signori, che la sessantottesima edizione degli Hunger Games abbia inizio.


[1] All'inizio pensavo di collocare John in uno dei distretti più poveri, ma poi mi sono ricordata delle armi e, beh, nel telefilm lui è stato nell'esercito.
[2] Non c'erano abbastanza femmine, ho dovuto trovare un pretesto! Comunque, tra i tributi ci saranno anche degli anonimi.
[3] Cashmere e Gloss. 


Note;
Ok. Nella mia ultima fic ho dichiarato di volermi allontanare per un po' dal fandom di Hunger Games. Ah ah. Ed eccomi qui. Solo che la mia maledettissima mente non solo ha scritto un'altra storia su Hunger Games; no, l'ha addirittura mescolata a Sherlock! E vabbè, la colpa è di due persone ben precise:
Pervy, che ho costretto a leggere Hunger Games e a shippare Johnlock (nonostante non abbia visto il telefilm, ma ci sto lavorando). Parlando con lei di questi allegri fandom nel mio cervello è spuntata quest'idea. Ah, ed è anche stata lei a costringermi a pubblicarla, minacciando di farmi muorire nel caso non l'avessi fatto. 

Martina, che mi ha fatto leggere Hunger Games, riscoprire Sherlock e shippare Johnlock. 
Comunque, in parte è anche colpa mia; insomma, dovrei riuscire a controllare il mio cervello, ormai! Ma lui non è mai d'accordo con me. Maledetto. 
Questo è solo un prologo, quindi è probabile che i prossimi capitoli siano più lunghi (peggio per voi lol) Al prossimo!
Emma
PS: Ho già deciso tutte le morti; chi, quando, dove e come. Chiamatemi macabra; lo sono. Oltretutto, questa è la mia prima fic su Sherlock. Accidenti, mi sento nervosissima.

Ah, un attimo... vi faccio la lista dei distretti:
1-Oggetti di lusso
2-Armi/Rocce
3-Elettronica
4-Pesca
5-Produzione energetica
6-Trasporti
7-Legname
8-Tessuti
9-Cereali
10-Allevamento
11-Agricoltura
12-Carbone
Indovinate quali personaggi si ritrovano in quali distretti~ 
  
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