Cattiva, inutile, tarantola, non talentuosa, viziata, falsa.

Parole che ti accerchiano fino a soffocarti.

Sei stata cattiva Ludmilla e ora ti ritrovi sola.

E' questo quello che succede alle persone come te.

A quest'ora potevi essere allo spettacolo di fine anno, ma il tuo egoismo ha avuto la meglio su di te.

E ora ti trovi nella tua camera, sola, a piangere, mentre queste parole ti danno il tormento. Vorresti un amico non è vero, Ludmilla?

Leon ti aveva avvisata, ma tu non l'hai ascoltato.

Cosa prentendi ora? Che qualcuno venga a bussarti alla porta e salvarti dalla fossa che tu stessa ti sei scavata? 

Sai benissimo che non lo farà nessuno, sai benissimo di non aver alcuna speranza.

Non puoi realzarti e andar a riprenderti quello che vuoi, ti racaccerebbero da dove sei venuta, ti spazzerebbero via, per loro sei solo... spazzatura.

Tua madre sta sentendo i tuoi singhiozzi disperati, ma è troppo impegnata a litgare con tuo padre, neanche lei è orgogliosa di te.

Che c'è Ludmilla? Stai soffrendo? Sai che non interessa a nessuno, vero?

Ora non importa neanche a te stessa di quello che stai provando, vorresti solo essere un oggetto inanimato.

Tua sorella e tuo fratello sono troppo ingenui per capire cosa ti sta accadendo, il dolore straziante che stai provando.

Però nonostante tu ora sia sola e stai imparando la lezione, continui ad odiare Violetta, perché lei non si deve neanche impegnare e viene amata da tutti. Tu invece faresti di tutto, pur di catturare l'attenzione di qualcuno.

Lei ha avuto Thomas, tu invece non ci sei riuscita.

La sua voce riceve il cuore di tante persone, la tua non riesce ad esprimere quello che senti.

Lei ha tanti amici ed è felice, tu sei sola e triste.

Note dell'autrice:

Ho provato a scrivere quello che Ludmilla ha pensato, dopo essere stata esonerata dallo spettacolo di fine anno ed ecco cosa ne è uscito.

Sarei molto contenta di sapere un vostro parere.

Baci <3