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Autore: freak Nation    07/09/2007    6 recensioni
Fan fiction sui Pirati dei Caraibi, in precisione sulla coppia Calypso/Davy jones...forse aggiungerò un prologo e un capitolo due, che ora sono solo bozze, quindi potrebeb anche restare così :) spero vi piaccia, ma se vi fa schifo non vi fate probemi a dirmelo :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La spuma del mare giocava con la sabbia e le alghe mentre, steso sulla spiaggia, Davy Jones osservava il tramonto. Giocava anche con i suoi piedi scalzi e il vento gli sfiorava i capelli, come in una dolce carezza.
Ad occhi socchiusi, ascoltava il ciondolo d'oro al suo collo scandire la melodia che sempre accompagnava ogni suo respiro.
 Ad occhi socchiusi, ascoltava il suo cuore scandire ogni attimo della sua attesa, come i tamburi sulla nave il ritmo dei rematori.

Fù un bacio a distrarlo dal rumore delle onde, e il canto dei gabbiani, e il canto del suo cuore. Labbra calde al sapore di sale, il sapore del mare. Poteva sentire le mani di lei accarezzargli il volto, il corpo di lei premuto sopra il suo. Poteva contare il ritmo dei suoi respiri.

-Calypso....
Un sussurro, un nome rubato, il nome del suo amore sospirato al vento.

I suoi capelli, come la spuma del mare, gli sfioravano il viso, le guance, le labbra.

Un bacio, e un altro, e un altro ancora.

E gli occhi di lei, splendenti e meravigliosi,  profondi, misteriosi come i mari più lontani, fissi dentro i suoi. A pochi centimetri dal suo viso. Occhi nei quali era possibile smarrirsi, inoltrarsi nelle loro più oscure profondità e non fare più ritorno, perduti in terre sconosciute, in abissi insondati, trasportati da correnti misteriose.

- Salve, mio capitano. Davy Jones. Amante dei mari.

La voce di lei come i sussurri del vento, calda e confortevole, e le grida, gelida e sferzante.

- Calypso, mia dea, mio amore, mio cuore.

Il suo cuore davvero, perchè quando lei c'era sentiva l petto leggero e gonfio allo stesso tempo, e nient'altro importava, e il sole stesso sembrava una pallida torcia a confronto del suo sorriso.

Eppure carezzandole il viso, vedeva quel sorriso appassire, e la malinconia della tempesta invaderle gli occhi.
Voleva parlare, e chiedere, ma lei gli teneva un dito sopra le labbra, e lo scrutava silenziosa.




- Devo affidarti un compito, amato.
Tutto ciò che voleva l'avrebbe avuto, perchè allora quella tristezza negli occhi? Cosa poteva oscurare gli occhi della dea, se non la rabbia? Disperatamente desiderava parlare ma..

- Shhh, amato...ascolta prima perchè sto per chiederti  il più grande dei sacrifici, per forse la più piccola delle ricompense..-Ancora gli occhi scuori della tempesta, e la pioggia cominciava a cadere...-Ti chiedo di donarmi il.. tuo cuore
 
Chiedeva cosa già sua, come poteva ancora dubitarne?

- Non capisci, capitano.- Un sospiro come l'ululato dei venti, nelle notti più scure - Io ti chiedo di solcare i mondi con la tua nave. Un navigare infinito alla ricerca delle anime perdute, in cerca di riposo. Tu guiderai la nave che le riporterà  a casa. Ma il tuo cuore resterà a terra, perchè un capitano deve  avere un solo cuore, e questo è la sua nave.
E in un  secolo solo 10 volte la tua ciurma potrà cercare un porto, e fermarvisi. 10 volte in cento anni i nostri occhi potranno incontrarsi e le nostre labbra toccarsi. Ecco cosa ti offro, amato. 10 anni in mare, e un solo giorno a terra. 10 anni di desiderio, e un solo giorno di baci.

Silenzio. Sembrava che anche il vento, e il mare, avessero smesso di muoversi. Gli alberi immobili nel loro ondeggiare, e gli uccelli come pietrificati nell'aria.

-Il più grande dei sacrifici hai detto...per la più grande delle ricompense. Perchè un solo giorno con te, mia dea, mia signora, vale davvero un'eternità tra i mari. E 10 giorni in 100 anni, sono infiniti giorni nell'eternità del mio compito...più giorni di quanti una vita umana possa sperare. E, in fondo, il mio cuore non è stato più realmente mio, fin dal primo giorno in cui il tuo sguardo l'ha toccato.

Il tramonto scendeva sul mare, colorandolo del rosso del sangue, annegando il sole nella profondità delle acque.
Lei lo osservava, e c'era un sorriso sul suo viso, mentre con la punta delle dita gli carezzava la barba, e le labbra seccate dal sole e dal mare e dal vento.

- Allora vai! Perchè il tuo cuore è al sicuro nell'abbraccio del Mare e tra 10 anni, io sarò qui ad aspettarti.
  
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