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Autore: swanje    21/02/2013    2 recensioni
Milah è stato il grande amore di Killian, ma la loro storia non è stata approfondita per niente.
Per questo mi sono sentita di scrivere qualcosa su di loro, ovviamente inventando man mano ciò che lo show non ha mostrato.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino, Milah
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Rumori di bicchieri che si posano sul tavolo, risate e allegre grida che risuonavano per tutto il locale, parole che si mescolavano alle altre e brindisi improvvisati sempre più frequenti... Si sentiva nell'aria, in quella locanda, che un branco di pirati stava "festeggiando" il loro arrivo al villaggio. 
Killian Jones, l'uomo affascinante e giovane ma dall'aria maggiormente autorevole e importante rispetto a tutti gli altri sedeva a capotavola, stringendo nella mano poggiata sulla superficie scura del tavolo un boccale di birra che aveva già riempito per la seconda volta.
 
- Capitano, è un vero onore far parte della Vostra ciurma!
 
Disse ad alta voce un uomo di mezza età, seduto qualche posto distante dal Capitano Jones.. E subito dopo apprezzamenti dal resto della ciurma, Killian rivolse loro un sorriso compiaciuto mentre alzava il braccio stringendo il boccale di birra tra le dita... gesto subito emulato da tutti gli altri. E bevvero di nuovo. 
Amava essere un pirata, amava essere un Capitano rispettato e onorato dai propri uomini. Era anche grazie alla forte determinazione e la sicurezza che possedeva da sempre che era riuscito a diventare Capitano e possedere una propria nave come aveva sempre sognato; perché il mare era stato da sempre il suo sogno, un sogno dettato dal suo spirito libero, forte e indomito. 
 
Erano arrivati in quel villaggio da poche ore, Killian aveva deciso di attraccare con la nave proprio lì dopo l'ultimo viaggio che era durato diverse settimane, viaggio che aveva portato loro altre avventure che si sommavano a tutte quelle che avevano compiuto negli ultimi anni... riposo e rifornimento, tempo qualche giorno prima di levare nuovamente l'ancora e partire per largo, pronti ancora  a nuove sfide ed imprese. Era quella la loro vita, fedeli al mare e sempre pronti ad affrontare ciò che il mare stesso gli riservava giorno dopo giorno.
Finita la birra dal calice Killian si voltò verso la cameriera alzando un braccio per attirare l'attenzione e proprio in quel momento la porta della locanda si aprì. Lui la notò immediatamente..dopotutto come si faceva a non notare una simile donna? 
Una folta chioma scura, due occhi azzurri della stessa tonalità dei suoi; eppure quella donna aveva uno sguardo titubante, come se si trovassi lì per sbaglio. 
Incrociò quello sguardo per una frazione di secondo prima che arrivò la cameriera e la sua attenzione fu distolta dalla donna alla porta. 
Lei dal canto suo appena era entrata nella locanda si era immediatamente accorta della presenza di quel gruppo di pirati, e si era stretta la scialle che teneva intorno alle spalle forse per una sorta di timore..di storie di pirati ne conosceva poche ma non erano decisamente belle. 
Avanzò di qualche passo scrutandosi intorno, a dir la verità non sapeva nemmeno lei perché aveva deciso di entrare da sola in quella taverna.. Era uscita da casa senza pensarci su, aveva lasciato suo marito e suo figlio entrambi a dormire e come faceva già da qualche tempo si era voluta "isolare" dalla sua vita che già da molti anni iniziava a starle talmente stretta da non riuscire quasi a respirare. 
Già, perché essere la moglie del codardo del villaggio non era semplice. 
Gli scherni ricevuti quotidianamente da qualsiasi persona, le voci che continuavano ancora a girare...e suo marito non faceva nulla nemmeno per difendersi minimamente. 
Per lui era facile ingoiare, far finta di niente..ma per lei no. Per lei ogni giorno era come una tortura, quella vita infelice le stava distruggendo gradualmente l'anima.. il suo carattere solare e gioviale era ormai stato sopraffatto dalla depressione di quel matrimonio ormai infelice di cui sembrava essere ormai schiava. 
Eppure, sebbene si era sposata molto giovane, non pensava che la sua vita sarebbe presto diventata così. 
Tenendo lo sguardo basso prese posto ad un piccolo tavolo da sola, un tavolo in disparte ma che comunque le permetteva di osservare quello occupato dai pirati che facevano tanto baccano. I suoi occhi azzurri scrutavano quel tavolo, e le sue orecchie si misero attentamente all'ascolto cercando di captare i loro discorsi..non sapeva perché ma quei bucanieri la incuriosivano. 
E lo sguardo più volte cadde inevitabilmente sul pirata seduto a capo tavola, quell'uomo dal sorriso sprezzante e da quei modi così particolari che suscitarono in lei maggiore interesse. Si ritrovò inconsapevolmente addirittura a sorridere ascoltando le loro storie, le loro avventure..e fantasticò, fantasticò...quanto sarebbe bello vivere di avventure come facevano loro? E quell'uomo.. non riusciva a togliergli gli occhi di dosso. 
Passarono diversi minuti quando finalmente Milah si decise ad alzarsi da quel tavolo. Era stanca di starsene in disparte, lì come nella sua stessa vita. 
A passo deciso si diresse proprio verso il tavolo dei pirati, bloccandosi a poca distanza da Killian che si era voltato notando la donna avvicinarsi a loro. 
Lui le sorrise, inclinò la testa di lato ma prima che potesse proferir parola Milah lo anticipò.
 
- Vogliate scusarmi, ma non ho potuto fare a meno di udire i racconti sui vostri viaggi. E ne sono rimasta così...affascinata.  Mi chiedevo se posso unirmi a Voi per qualche minuto, per ascoltare ancora le vostre avventure così interessanti..
 
Milah sembrava così..naturale a parlare con loro. Eppure non si era mai rivolta a degli stranieri, tanto meno a dei pirati. 
Killian ascoltò le sue parole e dal suo sguardo non celò una sorta di ammirazione per quella donna che si era avvicinata  e aveva addirittura chiesto di sedere con loro. 
Si alzò in piedi, restandole di fronte per un breve secondo. Prese la sua sedia e la avvicinò a Milah, indicandola poi con la mano
 
- Una donzella interessata alle nostre storie è la benvenuta ovviamente! Ma permettetemi di presentarmi..
 
Allungò la mano verso la sua, e afferratola la portò alle labbra sfiorandola delicatamente con esse. Un gesto da gentiluomo che quasi la spiazzò.
 
- Killian Jones.

Disse il suo nome guardandola negli occhi. Lei dischiuse le labbra, accennando un piccolo sorriso.

-Milah.

Il Capitano inarcò un sopracciglio, lasciandole con delicatezza la mano.

-Bel nome..

Le sorrise nuovamente, strizzandole l'occhio. Prese un'altra sedia da un tavolo vicino aspettando poi che Milah si fosse accomodata per sedersi a sua volta. Poggiò poi entrambi i gomiti al tavolo rivolgendo il proprio sguardo verso quella donna che sedeva ora a poca distanza da lui. 
Milah osservò uno ad uno i componenti della ciurma indugiando poi infine lo sguardo sul Capitano.

- Grazie.. Non ho mai conosciuto dei pirati prima d'ora.

Disse rivolgendo un sorriso colmo di gratitudine a Killian che poggiò poi un bicchiere pieno di birra davanti alla donna.. Lei abbassò lo sguardo incerta sul da farsi, lui le rivolse uno sprezzante sorriso indicando poi con la mano l'intero tavolo

- Che siate quindi la la benvenuta tra i pirati, my lady! Una storia per una bevuta, non siate timorosa... Non ve ne pentirete!

Un eco di risate seguirono subito dopo  le parole del Capitano.. Milah guardò di nuovo quella birra..cosa doveva fare? Per un attimo si sentì in colpa. Che stava facendo? Era una moglie, una madre..e se ne stava seduta ad un tavolo di pirati con un bicchiere di birra tra le mani. 
Ma subito dopo una parola sussurrata le arrivò alle orecchie... "moglie del codardo...".
Milah si voltò per un attimo. Uno sguardo fisso su di lei, una donna del villaggio che l'aveva riconosciuta. Era una condanna ormai. Senza pensarci oltre si voltò e afferrò il boccale, alzò il braccio e sorrise all'uomo seduto poco lontano da lei.

- Una bevuta per una storia, Capitano.

 E mandò giù. Mandò giù la birra, mandò giù le umiliazioni, mandò giù la vergogna.
 
 
--------


 
Non sapeva nemmeno da quanto era lì e non le importava. 
Ormai le sue risate si mischiavano a tutte quelle degli altri della ciurma. 
Milah ascoltava le loro storie con curiosità ed ammirazione, faceva domande, esprimeva tutta la sua stima per ognuno di loro. Ed in particolare per il Capitano, Killian.. Un uomo che lasciava il segno sicuramente.
 
- E quindi la vostra nave è costruita con legno magico... Ma ditemi, come è possibile che avete comunque paura di quelle tremende tempeste al nord che spazzano via in men che non si dica intere imbarcazioni?
 
Lei lo guardava come rapita, ammirata ed in un certo senza quasi ammaliata.
 
- Mia cara vedete.. se non si rischia o si combatte per qualsiasi cosa, anche la meno importante, non si è un vero uomo.. e  poi in mano non si stringe altro che un pugno di sabbia. Tutti sono capaci ad ottenere una cosa quando è facile..ma la vera sfida è affrontare con coraggio anche ciò che non si è poi tanto sicuri di battere. Ed io in questo sono piuttosto bravo.. Tempeste? Ne ho affrontate e ne affronterò ancora!
 
Gli occhi vitrei e sorridenti di Killian, il suo tono sicuro di se, i gesti così naturali di lui eppure così ipnotici per lei..in poche ore quell'uomo aveva suscitato in Milah una moltitudine di sensazioni che quasi non riusciva nemmeno lei a comprendere. 
Ridevano insieme, continuavano a bere ogni tanto un sorso di birra o di Rum.. e l'ammirazione per lui cresceva smisuratamente attimo dopo attimo. 
Non aveva mai conosciuto un uomo così coraggioso, estroverso e temerario..e non si ricordava nemmeno l'ultima volta che aveva sorriso così, che si era sentita spensierata e serena. 
Ma quel sorriso sapeva bene che stava per svanire da li a poco. 
Killian trovava quella donna interessante e piena di vita, in poco tempo aveva ormai fatto conoscenza con tutti e sembrava davvero curiosa e appassionata alla vita di loro pirati. Donne ne aveva conosciute e molte, ma nessuna si era mai relazionata con loro così come aveva fatto lei sin dall'inizio. Una donna sola che si unisce a dei pirati di propria volontà...l'aveva ammirata immediatamente. 
Ma proprio mentre lui stava portando il bicchiere alle labbra per bere un sorso lei tornò seria e sospirando allontanò da lei il bicchiere riportandolo al centro del tavolo
 
- Io ora..devo andare.
 
Abbassò lo sguardo, non guardo Killian negli occhi come aveva fatto fin'ora. Lui inarcò un sopracciglio e batté leggermente la mano sul tavolo

- Cosa? Suvvia, non siamo nemmeno a metà racconto... Non vi avremo mica spaventata dolcezza, mh?

Lei rialzò lo sguardo scuotendo leggermente la testa. Cosa doveva dire? Cosa doveva fare? Per una volta dopo tanti anni si era finalmente sentita se stessa, ma doveva tornare con i piedi per terra. Non era il suo posto quello.

- Ho un marito zoppo che mi aspetta a casa purtroppo. Il..codardo del villaggio.

Pronunciò quelle parole con un senso di disgusto, arricciando le labbra e aggrottando leggermente la fronte. Non voleva dirlo a loro, ma non aveva senso mentire. Killian rimase leggermente sorpreso da quelle parole, ma ampliò il suo sorriso

- E che se ne resti seduto a casa da solo! Non avrà mica paura spero...

Disse quelle parole a voce alta e rise. Risero tutti gli altri. E rise pure lei. Gli occhi di Milah parlavano chiaro in quel momento... Lo avrebbe volentieri lasciato lì. 
Ma il senso di dovere ahimè prevaleva su ogni altra cosa.

- La cosa non mi sorprenderebbe.. Ma purtroppo devo. Stare con voi è stato bello...

Si alzò in piedi spostando indietro la sedia. Killian alzò dapprima il viso guardandola e poi si issò a sua volta, prendendole la mano per bloccarla. Non gliene fregava nulla che fosse sposata, quella donna aveva suscitato in lui interesse e ammirazione. La guardò fisso negli occhi, assottigliando lo sguardo.

- Ditemi che Vi unirete nuovamente a noi domani, e prometto che non Ve ne pentirete.

Lei deglutì, indugiando qualche secondo prima di rispondergli. Lo sguardo di lui le accelerava il cuore... drasticamente.

- A domani.

Milah sorrise, mostrando in quel sorriso quanto le parole di lui l'avessero resa felice per un attimo. 
Si voltò e afferrato lo scialle si diresse verso la porta, uscendo così dalla taverna. 
Killian si rimise seduto, e posò lo sguardo su quel bicchiere posto al centro del tavolo. Era possibile che una donna in poco tempo l'avesse così colpito? Eppure di donne ne aveva avute tante..forse anche troppe. Ma qualcosa in lei era diverso, qualcosa che l'aveva fatto comportare in modo diverso quella sera. Non il solito spavaldo e sfacciato uomo. 
Le voci dei suoi uomini lo distrassero nuovamente, e Killian si ritrovò ancora a  discutere e scherzare con tutta la ciurma a voce alta come avevano fatto finora. 
Riprese il bicchiere e se lo portò nuovamente alle labbra, gustandosi quel Rum per chiudere la serata che aveva inaspettatamente preso una piega diversa ed interessante.
   
 
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