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Autore: delia_73    21/02/2013    2 recensioni
Quello che è successo nelle ore successive al parto di Eva
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eva Cudicini, Marco Cesaroni, Marta Cesaroni
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ospedale di Roma 20 aprile 2009
 
Eva ha partorito da poco, ma nonostante la fatica del parto si sente benissimo; guarda Marco seduto sul letto vicino a lei che tiene in braccio la bimba strapazzandola di coccole.
 
Marco: Ciao scriciolo ma lo sai che sei bellissima tutta la tua mamma!!!! Eva guarda come agita le manine.
 
Eva:      E che piedini morbidi e rotondi, sembrano dei salsicciotti
 
 
In quel momento entrano la ginecologa  e l’ostetrica che hanno assistito Eva durante il parto
 
Ginecologa:  Allora Eva come ti senti?
 
Eva:              Benissimo dottoressa grazie. Ho solo un po’ di indolenzimento al basso ventre.
 
Ginecologa: Tranquilla è normale passerà in poco tempo. Non appena finisce la flebo potrai alzarti, mi raccomando fa attenzione potrebbe girarti leggermente la testa. Più tardi verrà servita la cena è bene che mangi qualcosa, ne hai bisogno.
 
Ostetrica: Anche la bimba ha bisogno di energie, ripasserò più tardi così ti do una mano per cominciare ad allattarla.
 
Eva: Dottoressa fuori ci sono i miei genitori, sicuramente staranno aspettando di avere notizie, possono entrare?
 
Ostetrica: (leggermente perplessa) Solo i tuoi genitori? A me sembra che la fuori ci sia mezza città. Comunque se promettete di non fare troppo rumore vi diamo il permesso di farli entrare.
 
Eva: (guardando Marco) mezza città? Ma fuori non ci sono solo mamma, papà e Giulio?
 
Marco: Oh si certo assieme a tutto il resto della famiglia Masetti compresi.
 
 
Pochi minuti e nella stanza irrompono tutti
 
Sergio: Bambina mia come stai? (abbracciando Eva)
 
Eva:     Papà sto benone solo un po’ stanca.
 
Giulio: Allora Marco posso tenere in braccio mia nipote oppure devo aspettare che compia la maggiore età?
 
Marco: Ah si scusa papà e che stavo….
 
Giulio: Si si ti stavi rimbambendo, anche se non riesco a capire come tu possa rimbambirti più di quello che sei già. Sa dammi qua !!!!
 
Ezio:   Certo che questa proprio non c’è la aspettavamo. Hai capito sti due zitti zitti ma intanto…eh???
 
Alla battuta di Ezio tutti si mettono a ridere e Marco che intanto si è seduto sul letto accanto a Eva le da un bacio sulla fronte.
 
Mimmo: Marco come avete deciso di chiamarla?
 
Eva:  Sai Mimmo che non ci abbiamo minimamente pensato? Anzi veramente Walter un nome lo ha suggerito ma…preferiamo pensarci. Ti spiace Walter?
 
Walter: Ma no tranquilli, è vostra figlia e avete tutto il diritto di chiamarla come vi pare. Tanto in qualsiasi caso io la chiamerò Anita.
 
Marco improvvisamente diventa serio
 
Lucia: Marco tesoro cosa c’è non stai bene?
 
Marco: Eva sei d’accordo se la chiamiamo Marta come la mia mamma? Sai lei non c’è più da diversi anni, mi manca ancora tanto e mi piace pensare che l’arrivo di nostra figlia sia un suo regalo. Sai che ha gli stessi occhi azzurri? Sei d’accordo amore mio?
 
Eva: (strofinando il suo naso contro quello di Marco, regalandogli uno dei suoi dolcissimi sorrisi) certo che sono d’accordo ma che domande fai???
 
Giulio, Rudy e Mimmo abbracciano Marco commossi: Lucia è una buona moglie e un’ ottima mamma ma Marta rimarrà sempre nei loro cuori.
 
Lucia: Bhe si è fatto tardi forse è meglio che andiamo così Eva può riposare un po’. Ne ha bisogno
 
Cesare: Già è ora che ci togliamo dalle scatole per oggi abbiamo rotto abbastanza. Namo và.
 
Marco: Io resto ancora un po’, vi raggiungo più tardi.
 
In quel momento squilla il telefono di Walter, è Simona che preoccupata per la fuga di Marco dal concerto vuole avere notizie.
 
Walter: Pronto ciao tesoro tutto ok?
 
Simona: Walter hai notizie di Marco sono tre ore che cerco di rintracciarlo ma inutilmente.
 
Walter: Tranquilla Marco è qua ora te lo passo.
 
Marco: Simona? Si lo so ho commesso un’ enorme cazzata vi ho messo nei casini e mi assumo ogni responsabilità.
 
Simona: Marco grazie al cielo stai bene ero preoccupata, ma dove sei?
 
Marco: Sono saltato sul primo aereo e sono tornato a Roma, avevo assolutamente bisogno di parlare con Eva. Solo che quando sono arrivato in Chiesa non c’era più nessuno erano tutti qua all’ospedale: prima che iniziasse la cerimonia sono cominciate le doglie. E’ nata una bambina.
 
Simona: Ma dai davvero??? E Eva come sta è tutto a posto?
Marco: Si sta qua adesso te la passo
 
Eva: Simona? Ciao si sto benissimo è tutto a posto grazie.  Ho avuto un parto un po’ agitato perché la bimba era podalica  ma è andato tutto bene. Comunque poi ti racconto. Ti ripasso Marco
 
Marco: Simona senti mi faresti un favore? Potresti ritirare tu i miei bagagli in albergo? Oggi nella fretta ho lasciato tutto là.
 
Simona: Certo io torno domani, poi te li lascio in magazzino da Walter. E sta tranquillo che qua è tutto a posto nonostante la fuga non hai incasinato niente.
 
Marco: Grazie ci vediamo quando torni.
 
Poco dopo sopraggiunge l’infermiera che viene a prendere Marta per portarla nel nido dell’ospedale:  Eva e Marco, rimasti soli, ne approfittano per scambiarsi un po’ di coccole
 
Eva: Eh ma quanti baci.
 
Marco: Ho passato sette mesi a reprimere la voglia di baciarti adesso devo rifarmi del tempo perso.
 
Eva: Scemo che sei!!!  Marco è tutto così complicato (appoggia la testa alla sua spalla)
 
Marco: Alex vero?
 
Eva: Si, ho sbagliato tutto con lui, quando è tornato dovevo mettere le cose in chiaro subito, invece mi sono lasciata incantare dai suoi discorsi e adesso sono in un bel casino. Ed è anche normale che si sia arrabbiato, non è bello il giorno del proprio matrimonio venire a scoprire che la tua futura sposa non ti ha mai amato e che il figlio che pensavi fosse tuo in realtà è di un altro.
 
Marco: Eva tu non potevi immaginare tutto questo, non hai colpe.
 
Eva: Invece si con Alex non ero mai felice, lo ero solo quando….(guarda Marco intensamente negli occhi)
 
Marco: Quando?
 
Eva: Quando ero con te.
 
Marco:  Bhe d’ora in poi niente più momenti tristi, e se ci saranno li affrontiamo insieme d’accordo.
 
Eva: D’accordo. (accarezzandogli una guancia) Ti fa ancora male il labbro?
 
Marco: Non molto è bastato qualche bacio tuo per farmi passare il dolore, ma credo di avere ancora bisogno di qualche applicazione.
 
Eva: Tesoro potessi ti farei dormire qua tutta la notte, ma dubito che ci diano il permesso quindi è meglio che tu vada a casa. Mamma e Giulio ti stanno aspettando. Io sto bene tra poco mi riporteranno Marta per darle la pappa.
 
Marco: D’accordo allora vado e torno domani. Mi raccomando mangia qualcosa e cerca di dormire, ne hai bisogno (dandole un bacio)

Continua....
  
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