The cursed grease
Piano, piano senza sbagliare.
Né troppo, né troppo poco ne doveva prendere di lei.
Bella e insicura lì, pentendosi ,quasi ,della fine che le aveva riservato .
Affrontò la paura. Si fece coraggio e la prese fra le mani.
E ora arrivava la parte difficile.
Come metterla. Una mano lisciava i capelli e l’altra si teneva lo specchio davanti per non rischiare uno sbaglio.
E invece lui, in silenzio. In assoluto silenzio senza farsi notare.
Soffocando risate.
Di dietro, di spalle.
Una chioma bruna impomatata, pronta per andare a rimorchiare, insieme al restante corpo a cui appartenevano quei capelli.
Belli e perfetti, non un ciuffo fuori posto.
Quella chioma, lì davanti allo che si guardava orgogliosa e pignola allo specchio.
-Né troppo, né troppo poco. Così si fa John, amico inesperto!- la faccina sotto la chioma, sorrise fiera.
John sghignazzò sguaiatamente mentre, la bella e insicura brillantina, finiva miseramente sul ciuffo da Teddy Boy di Paul, rovinandogli la capigliatura.
-John, no diamine!- imprecò, urlando, il povero impomatato guardando riflessa nello specchio, la sua figura piena di gelatina, da tutte le parti.
E John, rise sfacciatamente colpevole, per aver rovinato quel lento processo artistico, che per Paul è quello di riempirsi i capelli di brillantina “elegante”.
*
John, si alzò ancora assonnato, dalla branda in cui dormiva.
Quando provò a stiracchiarsi stancamente, notò che era come attaccato al tessuto delle lenzuola.
Aprì a fatica gli occhi.
Era interamente coperto da una sostanza gelatinosa azzurrognola.
Gel. Brillantina. Grease.
Si era appiccicata al tessuto dei suoi vestiti e a quello della coperta.
-Stronzo bastardo!- ringhiò a mezza voce, capendo la vendetta di Paul.
Provò alzarsi, ma quando fù in piedi, la brillantina, raccolta in quantità esagerata sulla fronte di John, scivolò per gli occhi, fino alla bocca.
Si mise a gridare furibondo.
Corse irritato verso il bagno, prese il barattolo di brillantina e scaraventò l’intero contenuto tra i vestiti del bassista.
Dopo quell’episodio, la battaglia continuò, finchè non ebbero più soldi per comprarsi altro gel.
E ora che era un Beatle famoso, un giornalista, gli chiedeva se gli sarebbe piaciuto, tornare ragazzo, vestirsi da Teddy Boy e riusare l’amata da tutti Brillantina per impomatarsi i capelli.
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Allora, capisco benissimo che sia qualcosa di orribile, ma non sono in molti quelli che leggono le mie "storie" per non dire, nessuno. Quindi vedranno le mie follie ispirate dalle notti insonni solo loro. E se qualcun'altro, sia folle come me, e legge questa "cosa" sarò ben felice se la recensisce !
bye :)