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Autore: Fede_Wanderer    21/02/2013    1 recensioni
«Oh, I could follow you to the beginning
Just to relive the start
And maybe then we’d remember to slow down
At all of our favourite parts.»
L'Ultimo Centurione rivive il primo incontro tra un se stesso ancora bambino ed Amelia Pond, mentre il Dottore e Rose tornano indietro per riguardare da lontano ogni passo del loro viaggio.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Doctor - 10, Rory Williams, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Relive the Start

«Oh, I could follow you to the beginning
Just to relive the start
And maybe then we’d remember to slow down
At all of our favourite parts.
»

1995. Amelia Pond ha sei anni, l’Ultimo Centurione ne ha all’incirca duemila. Poi c’è l’altra Amelia Pond, e anche lei ne ha duemila, o forse il suo corpo – che si potrebbe definire in coma – ne ha duemila e lei ne ha una ventina, ma in fondo non importa molto.
Quel che importa, al momento, è che Rory ha saputo da sempre che questo giorno sarebbe arrivato.
Okay, non proprio da sempre, ma più o meno dall’anno zero. L’anno zero fu un anno grandioso, lo sanno persino i muri e i rottami di plastica come lui.Uno scossone alle fondamenta dell’Universo.
E l’ultimo Centurione li ha visti, i primi cristiani: ha assistito alla più grande rivoluzione culturale della storia occidentale e tutto quello che è riuscito a pensare, nel suo piccolo interiore mondo di plastica, è stato che non era abbastanza. Oh, era un evento, eccome se lo era, solo non abbastanza grande da farlo sentire vivo.
E’ stato allora che si è reso conto che un giorno sarebbe arrivato il 1995. Così, ora è davanti a lei. Dietro di lei – nascosto nel modo migliore in cui sia riuscito a nascondersi (è pur sempre impacciato causa armatura e poi è goffo per natura, lei glielo diceva sempre).
Amy stringe la mano ad un bambino che ha tutta l’aria di esserne terrorizzato (Rory sorride e si chiede come abbia fatto a vivere duemila anni senza vedere quell’espressione autoritaria). Poi decide di punto in bianco che sì, loro due sono amici e che sì, deve invitarlo a casa sua e che sì, decisamente lo farà vestire da raggedy man; il bambino, un po’ frastornato, annuisce – non che abbia altre chance, non con lei – e le sorride timidamente.
(E quello sì, è abbastanza per far sentire vivo anche un pezzo di plastica come Rory.)

Il Dottore e Rose si sono imbarcati in avventure pericolose di ogni tipo, forse fin troppe – hanno affrontato eserciti interi di Dalek, hanno sconfitto alieni infiltrati al Parlamento Inglese, hanno attraversato universi paralleli.
Ma questa volta hanno davvero passato il limite. Il Dottore ha provato a dirle, certo, che tornare indietro nel tempo con lo scopo preciso di dare un’occhiata a se stessi è rischioso e lei lo sa bene, ma Rose gli ha assicurato che sarebbero rimasti a debita distanza e lui – inevitabilmente – ha ceduto e l’ha presa per mano, trascinandola ridendo nel loro personale passato.
In realtà deve ammettere che se la sono cavata bene, fin’ora: si sono nascosti dietro ad un manichino per osservare l’espressione spaventata di un’ingenua Rose a cui uno sconosciuto piuttosto strambo ha afferrato la mano; si sono dispersi tra la folla per assistere di nuovo alla fine del mondo; hanno spiato Charles Dickens e hanno sorriso nel ricordare il momento preciso in cui lei ha preso lui per mano per la prima volta, davanti a una popolazione di Gelth; hanno saltato gli Slitheen – perché in realtà non ci teneva nessuno dei due a rivivere quell’esperienza; hanno riso spudoratamente nel vedere il loro primo incontro con Jack Harkness; e più d’una volta Rose s’è goduta l’espressione perplessa del Dottore di fronte ai comportamenti del precedente se stesso.
Ora sono seduti in un bar: dall’altra parte del locale, riescono a intravedersi, intenti a mangiare patatine.
Ed è un po’ come guardarsi allo specchio e un po’ come guardare un film in slow motion, sapendo già cosa accadrà ed assaporando ogni istante. In fin dei conti, è la loro migliore avventura.

Titolo © Paramore, All I Wanted.
Per il resto, a cinque mesi dall’ultima storia sul Dottore, to’. Mi mancavano i miei OTP.
   
 
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