Fanfic su attori > Ben Barnes
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Autore: maty98    21/02/2013    1 recensioni
Ho immaginato un Ben diverso: liceale, rocckettaro ed alternativo, incontrerà me: pazza, psicopatica e follemente innamorata di lui. In questa raccolta di pensieri di una folle addolescente troverete una storia d'amore contornata di commenti vagamente demenziali. Premetto che i primi capitoli saranno un po' "vuoti" ma poi la storia dovrebbe diventare più profonda... Ispirazione permettendo...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Incontro con la preside e gelato in compagnia

Oddio no! Non può essere successo!!
Alzo il viso, di una colorazione tra il rosso e il viola, e lo guardo, lui mi guarda e ride. Anzi ridiamo.
Cavoli potrei stare così per sempre… yeah banalità time!
Ma in quel momento arriva la preside con un cipiglio decisamente poco rassicurante che ci rispedisce in classe con l’ordine di “passare a trovarla” al termine delle lezioni.
Tutto quello che penso mentre mi congedo è: “Che bello: tra due ore lo rivedo” che di tutte le cose stupide che ho pensato probabilmente è la più stupida.Soprattutto perché mia madre mi ucciderà appena scoprirà che sono stata convocata dalla preside. “Sua figlia era sdraiata sopra un ragazzo in corridoio!” Ok detta così suona decisamente male…
Ho una paura fottuta! Non sono mai stata dalla preside, e mi sa che questa è la volta buona che mia madre s’incavola…
Cavolo sabato c’è anche il ballo! Devo escogitare un modo per andarci…

Persa nei miei pensieri, arrivo all’ufficio della preside, busso ed entro. Ben è già seduto.
“Prego accomodati” mi fa la preside. Mi siedo titubante. Lui mi guarda e io mi trattengo a stento dal ridere.
L’ho già detto che è troppo bello quando sorride?
Mi volto verso la direttrice e aspetto che cominci la predica, che stranamente non arriva.
“Il suo amico, mi ha spiegato cos’è successo oggi, e sebbene sia stata una situazione equivoca, non posso punirvi per il fatto di essere inciampati- sbaglio o c’è una nota di disappunto nella sua voce? Mah –tuttavia –ah ecco mi pareva strano!-resta il fatto che eravate molto in ritardo per la lezione e che non va bene che voi vi intratteniate nei corridoi al termine dell’intervallo. Se verrete ripresi un’altra volta per questo motivo dovrò informare i vostri genitori.”
Cosa?! Mia mamma non ne saprà niente?! Allora potrò andare al ballo! Siii!
Usciamo dall’ufficio e sono troppo contenta perciò mi metto a saltellare. Lui mi guarda stupito e poi dice “Certo che sei strana forte tu…” “Non è vero: è solo che sono felice perché mia madre non scoprirà niente di tutto questo e quindi potrò andare al ballo sabato…” “Oh ci vai anche tu… Io non so ancora…”
Cosa?! Non viene?! E  io chi fisserò tutta la sera?!
“Non ti piace ballare?”
“Non è questo: è che c’è sempre troppa gente, non si riesce nemmeno a muoversi…” “Mmm… Si è vero…”
Ci incamminiamo verso l’uscita… “Che ore sono?” gli chiedo. “L’una e un quarto, perché?” “Noo! Cavolo ho perso il pullman!”
“Oh mi spiace quand’è il prossimo?” “Tra due ore…” “Allora ti va un gelato?” “Siii!!!”
Ehm forse l’ho detto con un po’ troppo entusiasmo…

Andiamo in piazza e ci sediamo sui gradoni, è metà settembre e c’è ancora un bel sole caldo, infilo gli occhiali da sole e le cuffie e attacco il mio gelato. Buono! Poi per miracolo qualcosa nel mio cervello si muove e penso che non è molto carino ascoltare la musica senza considerare minimamente chi è con te… Fra l’altro lui è anche rimasto a farmi compagnia… Così mi sfilo un’auricolare e mi giro verso di lui incrociando le gambe. Lui mi sorride e mi chiede cosa sto ascoltando. Gli porgo una cuffia e mi avvicino in modo da poter ascoltare la musica insieme… Dopo aver cantato la maggior parte delle canzoni sul mio ipod la batteria muore e ci mettiamo a parlare… Iniziamo di nuovo con la musica ma poi passiamo all’arte, ai libri, ai film, alla scuola, agli amici, parliamo di noi, di cosa ci piace, di cosa vorremmo fare, delle nostre idee…
E’ davvero coinvolgente: ha sempre qualcosa da dire su tutto, si interessa di tutto ed è simpatico e spigliato. (Immagino che avrete già capito che sono un po’ cotta… XD)
Passiamo mezzo pomeriggio a parlare e quando alzo lo sguardo al campanile della chiesa mi accorgo che ho perso anche il secondo pullman. 


Holaa!!! :D Eccomi qui! Finalmente ho trovato la voglia ed il tempo di andare avanti con questa storia... Allora volevo farvi notare che i pensieri della protagonista/voce narrante sono in verde, perché qualcuno (<3) mi ha fatto notare che in effetti era un po' incasinato tutto uguale. Spero che così si distingua meglio ciò che accade e ciò che quella pazza della mia alter ego pensa... Fatemi sapere se così e meglio e, se ne avete voglia, anche cosa pensate della storia! A presto!! (Spero) :*
Maty










  
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