22/02/2013
3 recensioni
Nota: Prima classificata al contest Una citazione per ispirarti di Layla84.
NON TERMINANO MAI I RACCONTI
Ecco, è finita. È tutto finito. Sei un eroe, non è vero? Te l’hanno detto tutti che sei un eroe.
I bambini pensano sempre che l’eroe, una volta sconfitto il mostro, torni a casa, sposi la principessa e viva felice e contento per il resto dei suoi giorni. Solo ora ti rendi conto che quella è una bella favola, un lieto fine per consolare i piccoli che hanno paura del buio.
Gli eroi invece, ma l’hai capito troppo tardi, sono quelli che si sono sporcati le mani, quelli che sono scesi così tanto dentro al buio che l’oscurità gli è rimasta attaccata addosso come una vernice che non va più via.
Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita. Come fai ad andare avanti, quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro. Ci sono cose che il tempo non può accomodare. Ferite talmente profonde che lasciano un segno.
Guardi la tua pelle liscia e intatta. Non si vede la più piccola cicatrice, anche se hai combattuto a lungo e sei stato ferito tante volte. La tua pelle è liscia come quella di un bambino, ma la tua anima è diventata quella di un uomo: piena di cicatrici che fanno male, di azioni di cui ti sei pentito troppo tardi, di volti che non riuscirai a dimenticare. Quello che hai perso, l’hai perso per sempre.
Avresti potuto fare altro? Forse. Avresti potuto far finta di nulla, dimenticare, lasciarti proteggere dagli altri invece di provare a proteggerli tu stesso… ma anche in questo modo avresti perso l’innocenza, e ti saresti disprezzato per sempre.
Ogni tanto sorprendi tuo padre a fissarti con un’espressione seria che non avevi mai visto prima. Quando se ne accorge, ti molla un pugno o fa una battuta cretina, ma tu non ci caschi più. È come se i suoi occhi ti dicessero “noi sappiamo”.
Noi, adulti, sappiamo cosa vuol dire combattere: il sapore amaro della sconfitta e quello agrodolce della vittoria. Il sollievo di aver salvato qualcuno, lo strazio di non essere riusciti a salvarne altri. Tendere la mano per sostenere un compagno, guardare un nemico negli occhi e ritrovarci il tuo stesso dolore.
Ricordi il volto di Rukia, l’ultimo sorriso che ti ha rivolto prima di svanire. Ricordi tua madre, quel grande buco che ti è rimasto dentro come se fossi anche tu un misero hollow.
Sai anche che non è finita, che niente finisce mai davvero, che le grandi storie non hanno mai una bella pagina bianca con su scritta la parola “fine”[i]. Devi giocarti bene la tua parte perché non ne avrai un’altra. E quando avrai finito, dovrai lasciare la scena con grazia, come ti disse tuo padre quel giorno, col sorriso sulle labbra.
Ne sarai capace, Ichigo?
[i]Altro riferimento al Signore degli Anelli: “Non hanno dunque una fine i grandi racconti?”. “No, non terminano mai i racconti”, disse Frodo. “Sono i personaggi che vengono e se ne vanno, quando è terminata la loro parte”.