Pov Baelfire
"Bae..." "papa" "nooo" urlai svegliandomi dal solito incubo che per quasi 300 anni mi accompagnava ogni notte. Ultimi istanti della mia vita, laggiù dove sono nato, istanti del volto di mio padre così codardo da preferire la magia, che gli dava potere a me. L'unico membro della famiglia che gli era rimasto dopo la fuga della mamma con il pirata.
Ogni singola notte fino a quasi 11 anni fa' quando per sbaglio mentre stavo rubando un vecchio maggiolino giallo non incontrai Lei, Emma, un angelo che mi consolò per un breve ma intenso periodo da quella vita solitaria che vivevo da un tempo assai lungo da non voler manco più contare. 
Emma stava li nell'auto con un lungo cacciavite dal manico rosso e dopo averla messa in moto con paura guidava veloce da farmi sbattere e farmi svegliare di sopprassalto dal mio più ricorrente e doloroso incubo.
Dopo il nostro incontro ci innamorammo, lei orfana come me era entrata velocemente nel mondo dei piccoli furti e sopravviveva grazie a questi espedienti. 
Ci divertivamo a truffare i piccoli negozi e dopo un'ultima rapina basata su una "gravidanza" ci recammo in un Motel diverso di Portland dove trovando uno scacciasogni e discutendo sul non scappare più ma vivere la nostra vita insieme, arrivammo ad una conclusione Tallahesse, Florida.
Lei era la mia vita, la donna della mia svolta, del mio cambiamento, dell'addio al passato. 
Un volantino con la mia taglia per il furto d'orologi era ancora in circolazione ed io non potevo muovermi dalla città, Emma si offri di ritirarli lei dalla cassetta della stazione dove gli avevo nascosti. Tutto era andato alla perfezione e dopo esserci accordati di trovarci al nostro solito posto, lei sparì dopo avermi dato il bacio più bello. Io uscii dalla macchina ma sentivo che qualcuno mi stava inseguendo. Era August w. Booth si presento dicendo "considerami come l'angelo custode di Emma" .
Mi confuse ed io preso dal panico mi fidai di lui, anche lui veniva da là. Dal mondo delle favole. Mi fece vedere una cassetta con dentro una macchina da scrivere, su quella si trovava un foglio con scritto una frase che avrei voluto non leggere : "so che sei Baelfire". Mi sentii gelare dentro, il suo di quel nome, il mio vero nome che avrei voluto dimenticare per sempre mi rese quasi schiavo di nuovo e pensai che infondo quello strano tipo avesse ragione. Quando l'incantesimo si fosse spezzato avrei di nuovo rivisto la Mia Emma. 
Lei era stata arrestata però al posto mio. 11 mesi di prigione e poi sarebbe stata libera e educata per compiere la sua missione. Io credevo ad August...pensavo fosse un bravo ragazzo e gli affidai la nostra auto ed il portachiavi con il cigno: lei si chiamava Swan di cognome.

10 anni dopo, NY

Stavo tornando da lavoro, ero una specie di vigilante, avevo una nuova vita a N.Y.C. quando mentre chiudevo la finestra il mio cellulare vola si sotto e pochi istanti dopo una colombina con un cartolina: " StoryBrooke, Maine...SPEZZATO"
Quel pezzo di legno di Pinocchio era riuscito a far spezzare l'incantesimo a Emma. Non ne diedi peso...avevo paura che mio padre venisse a cercarmi. Emma aveva rotto il mio incubo adesso sognavo solo Lei, mi mancava ma in quegli anni pensando che non mi perdonasse mai più avevo si o no bazzicato qualcuna ma gli occhi di Emma rimanevano dentro i miei .

Qualche mese dopo, sento suonare alla porta. "C'è un pacco per lei"
Mi precipito correndo dalle scale di sicurezza ma vengo rincorso da una ragazza, cerco di divincolarmi e sbarazzarmi di lei ma bum ci sbatto contro.
Ci alziamo tutti e due presi e doloranti dalla botta.
No... non ci posso credere è Lei, Emma...