22/02/2013
4 recensioniCapacità d’osservazione
Si può dire che Kurt abbia sempre sognato il grande amore, ma ha capito che il posto in cui abita non pullula di ragazzi dichiarati pronti a iniziare una storia seria.
Quando esce dalla sua città, però, non può far a meno di sognare. Mentre cammina per le strade non fa a meno di immaginare un ragazzo carino che gli offre qualcosa, lo invita a girare il posto insieme o gli chiede il numero. Il problema è che, anche se esistessero ragazzi del genere, si allontanerebbero dopo averlo visto in compagnia di Rachel.
Come questo giorno, in cui sta girando insieme a lei nel centro commerciale di Westerville, il più vicino della zona. L’ha accompagnata per auitarla nella scelta di un vestito per un matrimonio, ma vuole anche approfittarne per incontrare volti nuovi. Prova interesse nell’osservare gente sconosciuta, forse è qualcosa che nasce quando vivi a contatto con le solite persone.
Sono entrati in un negozio che sembra adatto alla richiesta di Rachel, e quest’ultima ora è in camerino a provarsi un vestito appena scelto. Kurt è seduto davanti alle porte chiuse dei camerini, in attesa del giudizio finale. Tutto questo sarebbe perfettamente nella norma, se non fosse per il fatto che accanto a lui è seduto un altro ragazzo.
È un classico figlio di qualcuno che ha un buono stipendio, lo possono confermare il maglioncino e i pantaloni di marca elevata. I capelli sono tenuti dal gel, operazione che Kurt giura abbia richiesto tempo e pazienza. È seduto in un modo tutt’altro che composto: la schiena poggiata al muro, il bacino leggermente spostato in avanti e una gamba accavallata..
In mano tiene un cellulare e i suoi pollici possono confermare che sta messaggiando, segno che non è interessato a fare compere. Batte un piede tenendo il tempo, dato che alle orecchie ha due cuffiette bianche, e Kurt riesce a sentire qualche nota di Katy Perry.
Improvvisamente la porta del camerino accanto a quello in cui è rifugiata Rachel si apre, e Kurt è costretto ad abbassare lo sguardo ed arrossire. Esce una signora con uno sguardo altezzoso e un paio di vestiti che Kurt aveva precedentemente classificato come ‘Quelli che comprano i ricchi senza un minimo di buon gusto’.
“Andiamo, ho finito” Dice la donna, e il suo tono non ammette repliche. Il ragazzo si alza, mette il telefono in tasca e la segue. Quando passa davanti a Kurt, si gira verso di lui e i loro occhi si incrociano. Kurt non fa in tempo a capire il colore delle due iridi, ma può affermare che un brivido lo ha completamente scosso.
“Kurt, come sto? ” Rachel nel frattempo è pronta, e Kurt è costretto a distogliere lo sguardo dal ragazzo che si sta allontanando.
“Stai benissimo, Rach” Risponde sbrigativo, ma quando gira la testa verso la cassa non vede nessuno.
Vi è mai successo di incrociare, per sbaglio, lo sguardo di uno sonosciuto e pensare ‘Poteva essere l’uomo della mia vita’?
L’angolo di Pervinca:
Io non ho commenti e chiedo umilmente venia a chi ha avuto il coraggio di leggere questa cosa. *spazio post pubblicazione* mi hanno fatto notare che avevo sbagliato un participio passato. Ora ho corretto e ringrazio explodeinthesky, sarei persa senza lei.